Cronaca
Le gemelle scomparse finiscono in Governo (Svizzero)
Una deputata svizzera chiede la creazione di un'apposita commissione su questo tragico caso
Cerignola - domenica 29 novembre 2015
17.56
di PATRIZIA GUENZI
Un rapporto completo sul ruolo avuto dalla polizia il giorno in cui le gemelline di Saint-Sulpice sono scomparse nel nulla mentre erano in viaggio col padre, Matthias Schepp, morto poi suicida sui binari della stazione di Cerignola. Era il 31 gennaio 2011, le bimbe avevano solo 6 anni. "A tuttoggi polizia e ministero pubblico non hanno mai detto se hanno fatto un'inchiesta interna sulla vicenda e, soprattutto, se c'erano state eventuali pecche nelle indagini", ha spiegato a Le Matin Dimanche la deputata socialista Jessica Jaccoud che ha chiesto al governo vodese la creazione di un'apposita commissione su questo tragico caso.
In sostanza, Jaccoud chiede l'apertura di un'inchiesta sul lavoro svolto dalla polizia e dal ministero pubblico, per capire la dinamica dei fatti e sapere se occorre migliorare la vigilanza delle autorità nei casi di rapimento dei minori.
Che ci fosse qualche falla nelle ricerche sulla sparizione delle figlie l'ha sempre sostenuto anche la mamma, Irina Lucidi, che recentemente ha raccontato in un libro, scritto da Concita De Gregorio, la sua tragica vicenda. Irina ancora oggi si chiede perché la polizia vodese non abbia immediatamente attivato l'allerta rapimento in Svizzera.
Secondo lei gli agenti avevano tutti gli elementi in mano, nelle ore successive la sparizione, per far partire il sistema federale di ricerca. E allora, forse, i criteri per attivarla sono troppo rigidi. In realtà all'epoca, secondo le autorità, un parente solo raramente veniva considerato una minaccia. "Assurdo", reagisce la deputata che si augura che questi criteri non siano più usati dalla polizia cantonale.
A quasi cinque anni dai fatti potrebbe sembrare un po' tardi l'iniziativa di Jaccoud. "Solo recentemente ho incontrato Irina e i membri della sua fondazione Missing Children Switzerland- precisa la depuata-. Le sue sono domande legittime che sino ad oggi non hanno ancora avuto una risposta dalle autorità.
fonte: caffe.ch