Le dichiarazioni dell’on Marcello Gemmato in merito al Coronavirus in Puglia
Gemmato: «Dati pugliesi superiori a quelli delle altre regioni meridionali». La richiesta ad Emiliano di predisporre un piano di controllo più serrato rispetto all'autodenuncia per chi torna dal Nord
Puglia - domenica 3 maggio 2020
10.40
l'On. Marcello Gemmato, Segretario della Commissione Sanità della Camera dei Deputati che nei giorni scorsi ha ottenuto la guida del Dipartimento di Fratelli d'Italia in quel settore, esorta la Regione Puglia a non abbassare in alcun modo la guardia in questo inizio di seconda fase.
«I dati pugliesi ci raccontano che il Coronavorus è ad uno stadio ben diverso da quello narrato dal presidente Michele Emiliano - Spiega l'on. Gemmato - in Puglia il tasso di mortalità, confrontato con quello delle altre regioni del sud Italia e delle isole, risulta più alto. Infatti, dati alla mano, il tasso di mortalità grezza è di un pugliese per ogni 10.000 abitanti, mentre il tasso di mortalità specifica è di 10,23 decessi per ogni 100 casi positivi».
È evidente che in vista della Fase2 e dell'imminente esodo verso la Puglia, la guardia non va abbassata: faccio appello al presidente Michele Emiliano affinché disponga un piano di controllo più serrato ed efficace rispetto al metodo dell'autodenuncia, e che cambi posizione sul tamponamento come metodo preventivo».
«Il governatore pugliese ha infatti dichiarato che "i tamponi non servono a niente dal punto di vista preventivo perché esistono i falsi negativi" – racconta il deputato di Fratelli d'Italia in una delle ultime dirette - In parte vero ma in questo momento il tampone è l'unica strada percorribile per il monitoraggio della diffusione del virus, soprattutto per quelle categorie professionali maggiormente esposte al contagio, vale a dire il personale medico sanitario e le forze dell'ordine».
Di qui la richiesta dell'on Marcello Gemmato alla Regione Puglia:
"Importante sarebbe anche che la Puglia si prepari alla ripartenza attrezzandosi per la fornitura dei kit per effettuare esami per fasce di età, settori ed aree, che consentirebbero di mappare il virus e definire chi ha già sviluppato gli anticorpi. Grande importanza rivestirà poi la prudenza ed il senso di responsabilità individuali. Si spera possano abbondare, ma non ci si può affidare solo a quelli».
«I dati pugliesi ci raccontano che il Coronavorus è ad uno stadio ben diverso da quello narrato dal presidente Michele Emiliano - Spiega l'on. Gemmato - in Puglia il tasso di mortalità, confrontato con quello delle altre regioni del sud Italia e delle isole, risulta più alto. Infatti, dati alla mano, il tasso di mortalità grezza è di un pugliese per ogni 10.000 abitanti, mentre il tasso di mortalità specifica è di 10,23 decessi per ogni 100 casi positivi».
È evidente che in vista della Fase2 e dell'imminente esodo verso la Puglia, la guardia non va abbassata: faccio appello al presidente Michele Emiliano affinché disponga un piano di controllo più serrato ed efficace rispetto al metodo dell'autodenuncia, e che cambi posizione sul tamponamento come metodo preventivo».
«Il governatore pugliese ha infatti dichiarato che "i tamponi non servono a niente dal punto di vista preventivo perché esistono i falsi negativi" – racconta il deputato di Fratelli d'Italia in una delle ultime dirette - In parte vero ma in questo momento il tampone è l'unica strada percorribile per il monitoraggio della diffusione del virus, soprattutto per quelle categorie professionali maggiormente esposte al contagio, vale a dire il personale medico sanitario e le forze dell'ordine».
Di qui la richiesta dell'on Marcello Gemmato alla Regione Puglia:
"Importante sarebbe anche che la Puglia si prepari alla ripartenza attrezzandosi per la fornitura dei kit per effettuare esami per fasce di età, settori ed aree, che consentirebbero di mappare il virus e definire chi ha già sviluppato gli anticorpi. Grande importanza rivestirà poi la prudenza ed il senso di responsabilità individuali. Si spera possano abbondare, ma non ci si può affidare solo a quelli».