Vita di città
Le coperte ai balconi durante le processioni: tradizione antica e ancora seguita a Cerignola
Esporre le coperte più belle, o arazzi e tappeti preziosi è un’usanza popolare del Sud Italia
Cerignola - giovedì 13 aprile 2023
Nelle località del Sud Italia capita spesso, durante i cortei religiosi e le processioni per strada, di notare ai balconi la presenza di coperte di raso o decorate, arazzi di valore e tappeti preziosi. C'è anche chi, insieme a tali accessori, espone lampade per rendere il tutto ancora più visibile.
A Cerignola, sia durante la Settimana Santa che nelle diverse festività e ricorrenze cittadine, l'usanza di addobbare i balconi e le finestre è ancora seguita con devozione.
E' una tradizione popolare che appartiene al passato, ad una ritualità religiosa che caratterizza il Sud Italia e che si riscontra in occasione delle feste patronali, delle feste mariane, lungo le strade interessate dal percorso del corteo religioso.
Un tempo solo le famiglie più ricche esponevano coperte e tessuti preziosi in segno di saluto e devozione religiosa, perché solo queste potevano permetterselo. Tra famiglie abbienti e facoltose si faceva a gara per esporre la coperta dal tessuto più prezioso o dalla foggia più bella che si conservava in casa, ad esempio quella ereditata dagli avi o ricevuta in dote per le nozze.
La coperta, nello specifico, rivestiva un valore sacro, sia perché esposta per devozione religiosa, sia perché rappresentava l'unione familiare. Tale accessorio, dunque, era prezioso non solo dal punto di vista meramente economico, ma anche affettivo.
Anni fa le coperte più decorate o colorate venivano esposte per evocare la festa, la gioia. La tradizione di esporre tessuti preziosi era presente già nell'antica Roma, era osservata durante le processioni religiose, i cortei imperiali, i matrimoni. Nei funerali, invece, si usava un drappo scuro in segno di lutto.
Attualmente in alcuni paesi del Meridione, durante la Settimana Santa, si espongono ai balconi delle abitazioni drappeggi scuri che richiamano la Passione e la Morte di Gesù Cristo.
A Cerignola l'usanza è particolarmente sentita in occasione della processione del Corpus Domini.
A Cerignola, sia durante la Settimana Santa che nelle diverse festività e ricorrenze cittadine, l'usanza di addobbare i balconi e le finestre è ancora seguita con devozione.
E' una tradizione popolare che appartiene al passato, ad una ritualità religiosa che caratterizza il Sud Italia e che si riscontra in occasione delle feste patronali, delle feste mariane, lungo le strade interessate dal percorso del corteo religioso.
Un tempo solo le famiglie più ricche esponevano coperte e tessuti preziosi in segno di saluto e devozione religiosa, perché solo queste potevano permetterselo. Tra famiglie abbienti e facoltose si faceva a gara per esporre la coperta dal tessuto più prezioso o dalla foggia più bella che si conservava in casa, ad esempio quella ereditata dagli avi o ricevuta in dote per le nozze.
La coperta, nello specifico, rivestiva un valore sacro, sia perché esposta per devozione religiosa, sia perché rappresentava l'unione familiare. Tale accessorio, dunque, era prezioso non solo dal punto di vista meramente economico, ma anche affettivo.
Anni fa le coperte più decorate o colorate venivano esposte per evocare la festa, la gioia. La tradizione di esporre tessuti preziosi era presente già nell'antica Roma, era osservata durante le processioni religiose, i cortei imperiali, i matrimoni. Nei funerali, invece, si usava un drappo scuro in segno di lutto.
Attualmente in alcuni paesi del Meridione, durante la Settimana Santa, si espongono ai balconi delle abitazioni drappeggi scuri che richiamano la Passione e la Morte di Gesù Cristo.
A Cerignola l'usanza è particolarmente sentita in occasione della processione del Corpus Domini.