Territorio
Lasciati soli i condomini del Palazzo Lelli
Letteralmente in mezzo alla strada, senza più una casa per questi giorni. Nessun piano di accoglienza è stato pensato per loro dalle istituzioni
Cerignola - venerdì 14 febbraio 2020
21.21
Dopo l'ordinanza di sgombero per temporanea inagibilità del Palazzo Lelli, emessa dalla Commissione Prefettizia a firma della dott.ssa Adriana Sabato, circa 20 famiglie si trovano, temporaneamente, senza più una casa.
Dopo il drammatico incendio che ha letteralmente sconvolto i condomini, dopo le tragiche ore di panico, paura, lacrime i condomini del Palazzo Lelli si trovano letteralmente "in mezzo alla strada". Dalla perizia tecnica degli uffici comunali lo stabile risulta inagibile, immediata l'ordinanza della Commissione Prefettizia ma, purtroppo, nessuna presa in carico dei cittadini che, incolpevolmente e drammaticamente, non hanno più un tetto.
Nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 14 febbraio,i condomini del Palazzo Lelli si sono recati a Palazzo di Città al fine di ottenere risposte dall'Istituzione. I Commissari prefettizi erano assenti, nessuna disposizione, nessuna speranza, nessun ascolto.
Ogni problematica è stata rinviata a lunedì, ogni risposta tanto sperata, tanto attesa arriverà dopo tre giorni dall'incendio. Chi avrebbe potuto e dovuto ipotizzare, studiare, pensare ad una sistemazione provvisoria non l'ha fatto e 20 famiglie distrutte, angosciate, preoccupate dovranno arrangiarsi da se.
I condomini non sanno se potranno rientrare a casa lunedì, possono solo sperarlo intanto però questa notte e le notti fino a lunedì mattina dovranno passarle fuori casa nella speranza di essere ospitati da parenti, amici. "Non meritiamo questo – dicono le famiglie che hanno subito tale sciagura – non siamo mica noi i colpevoli dell'incendio, non siamo mica noi ad averlo cercato, siamo vittime e siamo stati lasciati soli. Non possiamo entrare nelle nostre case neanche a prendere i ricambi".
Occorreva un piano di accoglienza provvisoria, si sarebbe dovuto intervenire per garantire un tetto, un riparo, un minimo di sostegno, non è una questione di leggi e normative ma di umanità.
Dopo il drammatico incendio che ha letteralmente sconvolto i condomini, dopo le tragiche ore di panico, paura, lacrime i condomini del Palazzo Lelli si trovano letteralmente "in mezzo alla strada". Dalla perizia tecnica degli uffici comunali lo stabile risulta inagibile, immediata l'ordinanza della Commissione Prefettizia ma, purtroppo, nessuna presa in carico dei cittadini che, incolpevolmente e drammaticamente, non hanno più un tetto.
Nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 14 febbraio,i condomini del Palazzo Lelli si sono recati a Palazzo di Città al fine di ottenere risposte dall'Istituzione. I Commissari prefettizi erano assenti, nessuna disposizione, nessuna speranza, nessun ascolto.
Ogni problematica è stata rinviata a lunedì, ogni risposta tanto sperata, tanto attesa arriverà dopo tre giorni dall'incendio. Chi avrebbe potuto e dovuto ipotizzare, studiare, pensare ad una sistemazione provvisoria non l'ha fatto e 20 famiglie distrutte, angosciate, preoccupate dovranno arrangiarsi da se.
I condomini non sanno se potranno rientrare a casa lunedì, possono solo sperarlo intanto però questa notte e le notti fino a lunedì mattina dovranno passarle fuori casa nella speranza di essere ospitati da parenti, amici. "Non meritiamo questo – dicono le famiglie che hanno subito tale sciagura – non siamo mica noi i colpevoli dell'incendio, non siamo mica noi ad averlo cercato, siamo vittime e siamo stati lasciati soli. Non possiamo entrare nelle nostre case neanche a prendere i ricambi".
Occorreva un piano di accoglienza provvisoria, si sarebbe dovuto intervenire per garantire un tetto, un riparo, un minimo di sostegno, non è una questione di leggi e normative ma di umanità.