Cronaca
Ladri di Cerignola in trasferta in provincia di Chieti, scatta la custodia cautelare per 6 persone
Con un commando assaltarono la sede dell’Istituto di Vigilanza IVRI-SICURITALIA, rubando quasi 5 milioni di euro
Cerignola - martedì 30 gennaio 2024
13.20 Comunicato Stampa
A partire dalle prime ore di oggi è in corso una vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato, dalle Squadre Mobili delle Questure di Chieti e di Foggia e dal Servizio Centrale Operativo.
Le indagini, avviate nel 2022 e supportate da importanti attività tecniche, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di numerosi soggetti, in prevalenza di origine cerignolana, ritenuti responsabili della rapina commessa in data 24-03-2022, a San Giovanni Teatino (CH) da un gruppo armato composto da circa 20 persone, ai danni dell'Istituto di Vigilanza IVRI-SICURITALIA.
L'assalto venne perpetrato con modalità paramilitari, utilizzando armi corte e lunghe, anche fucili mitragliatori del tipo AK 47 nonché mediante l'abbattimento, a mezzo di un escavatore appositamente trasportato in loco, della recinzione perimetrale della sede della società e la demolizione della parete esterna della "sala conta", attraverso la quale i malviventi penetrarono all'interno della struttura.
Nell'occasione vennero esplosi decine di colpi di arma da fuoco per impedire qualsiasi reazione da parte non solo delle 14 guardie giurate in servizio in quel momento, ma anche di eventuali altri soggetti presenti.
Tale azione consentì ai malviventi di asportare la somma di circa 4,8 milioni di euro in contanti presente in quel momento nella sala conta.
Per commettere il reato e guadagnare la fuga, i malviventi bloccarono l'intera area adiacente l'istituto, nonché il raccordo autostradale Chieti-Pescara, di fatto paralizzando il traffico per ore sia in entrata che in scita dalle due città, cospargendo inoltre il manto stradale di chiodi a quattro punte e posizionando di traverso numerosi mezzi pesanti appositamente dati alle fiamme. In pratica, i malviventi avevano creato ben otto blocchi stradali.
Nel corso di tutta l'azione criminosa, alcuni automobilisti, sotto la minaccia delle armi, vennero rapinati dei propri mezzi di locomozione.
L'attività di indagine, avviata nell'immediatezza dalla Squadra mobile di Chieti e dal Servizio Centrale Operativo, con la importante collaborazione della Squadra mobile di Foggia, è proseguita nei 18 mesi successivi alla commissione del reato ed ha consentito di individuare un gruppo criminale ritenuto responsabile dell'assalto, composto da circa 30 malviventi e di raccogliere gravi elementi indiziari in particolare a carico di 6 soggetti, nei confronti dei quali è stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, in prevalenza pregiudicati cerignolani storicamente dediti a tale tipologia di reati, ma anche basisti locali abruzzesi.
I reati contestati a tutti gli indagati sono quelli di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato tutti aggravati dal metodo mafioso di cui all' articolo 416 bis 1 del codice penale.
L'operazione in argomento ha interessato le province di Chieti, Teramo, Pescara, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani e Napoli, ed ha visto l'impiego di oltre 300 uomini della Polizia di Stato, tra personale appartenente al Servizio Centrale Operativo, alle Squadre Mobili, ai Reparti Prevenzione Crimine, alla Polizia Scientifica, ai Reparti Volo di Pescara e Bari, alle pattuglie Unità Operative Pronto Intervento e che ha altresì visto l'impiego di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo.
Oltre alle perquisizioni delegate dalla competente Autorità giudiziaria, durante le fasi esecutive, nell'area cerignolana, si è reso necessario procedere ad ulteriori perquisizioni d'iniziativa alla ricerca di armi ed esplosivi.
Gli arrestati sono stati associati presso le Case Circondariali di Chieti, Teramo, Foggia e Trani.
Le indagini, avviate nel 2022 e supportate da importanti attività tecniche, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di numerosi soggetti, in prevalenza di origine cerignolana, ritenuti responsabili della rapina commessa in data 24-03-2022, a San Giovanni Teatino (CH) da un gruppo armato composto da circa 20 persone, ai danni dell'Istituto di Vigilanza IVRI-SICURITALIA.
L'assalto venne perpetrato con modalità paramilitari, utilizzando armi corte e lunghe, anche fucili mitragliatori del tipo AK 47 nonché mediante l'abbattimento, a mezzo di un escavatore appositamente trasportato in loco, della recinzione perimetrale della sede della società e la demolizione della parete esterna della "sala conta", attraverso la quale i malviventi penetrarono all'interno della struttura.
Nell'occasione vennero esplosi decine di colpi di arma da fuoco per impedire qualsiasi reazione da parte non solo delle 14 guardie giurate in servizio in quel momento, ma anche di eventuali altri soggetti presenti.
Tale azione consentì ai malviventi di asportare la somma di circa 4,8 milioni di euro in contanti presente in quel momento nella sala conta.
Per commettere il reato e guadagnare la fuga, i malviventi bloccarono l'intera area adiacente l'istituto, nonché il raccordo autostradale Chieti-Pescara, di fatto paralizzando il traffico per ore sia in entrata che in scita dalle due città, cospargendo inoltre il manto stradale di chiodi a quattro punte e posizionando di traverso numerosi mezzi pesanti appositamente dati alle fiamme. In pratica, i malviventi avevano creato ben otto blocchi stradali.
Nel corso di tutta l'azione criminosa, alcuni automobilisti, sotto la minaccia delle armi, vennero rapinati dei propri mezzi di locomozione.
L'attività di indagine, avviata nell'immediatezza dalla Squadra mobile di Chieti e dal Servizio Centrale Operativo, con la importante collaborazione della Squadra mobile di Foggia, è proseguita nei 18 mesi successivi alla commissione del reato ed ha consentito di individuare un gruppo criminale ritenuto responsabile dell'assalto, composto da circa 30 malviventi e di raccogliere gravi elementi indiziari in particolare a carico di 6 soggetti, nei confronti dei quali è stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, in prevalenza pregiudicati cerignolani storicamente dediti a tale tipologia di reati, ma anche basisti locali abruzzesi.
I reati contestati a tutti gli indagati sono quelli di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato tutti aggravati dal metodo mafioso di cui all' articolo 416 bis 1 del codice penale.
L'operazione in argomento ha interessato le province di Chieti, Teramo, Pescara, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani e Napoli, ed ha visto l'impiego di oltre 300 uomini della Polizia di Stato, tra personale appartenente al Servizio Centrale Operativo, alle Squadre Mobili, ai Reparti Prevenzione Crimine, alla Polizia Scientifica, ai Reparti Volo di Pescara e Bari, alle pattuglie Unità Operative Pronto Intervento e che ha altresì visto l'impiego di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo.
Oltre alle perquisizioni delegate dalla competente Autorità giudiziaria, durante le fasi esecutive, nell'area cerignolana, si è reso necessario procedere ad ulteriori perquisizioni d'iniziativa alla ricerca di armi ed esplosivi.
Gli arrestati sono stati associati presso le Case Circondariali di Chieti, Teramo, Foggia e Trani.