Territorio
La Xyella arriva a 150 Km dalla provincia di Foggia
Il batterio killer degli ulivi è stato tracciato ad Alberobello dove è stato rilevato un focolaio che ha infettato 5 piante, Coldiretti Puglia chiede di estendere la zona di contenimento
Cerignola - giovedì 5 agosto 2021
10.59
Continua l'avanzata della Xylella fastidiosa in Puglia. Cinque piante di ulivo sono state trovate infette ad Alberobello a ridosso della Strada Provinciale 162, a un paio di chilometri dalla frazione di Coreggia, tra Alberobello e Locorotondo. Alberobello è il quarto comune della provincia di Bari, con Monopoli, Polignano e Locorotondo, che è stato colpito dalla pandemia che infetta gli ulivi. Lo afferma Coldiretti Puglia, alla luce dei risultati dei rapporti di prova riportati da InfoXylella.it che conclamano la presenza di un nuovo focolaio nella città dei Trulli patrimonio UNESCO.
Gli ulivi infetti ad Alberobello ricadono in 'zona cuscinetto', pertanto dopo il monitoraggio dell'area circostante – aggiunge Coldiretti Puglia – la Regione Puglia dovrà procedere all'eradicazione di tutte le piante specificate suscettibili alla Xylella nel raggio di 50 metri, eccezion fatta per gli olivi con caratteri di monumentalità per i quali è possibile avvalersi di una deroga.
L'estensione di 50 metri dell'area di contenimento non convince però Coldiretti Puglia. «I risultati delle analisi statistiche condotte dagli enti di ricerca impongono una seria riflessione circa il nuovo regolamento comunitario approvato il 14 agosto 2020 che ha ridotto a 50 metri, dai 100 metri inizialmente previsti, il raggio dell'area focolaio intorno alle piante trovate infette e soggette a taglio obbligatorio per sottrarle all'azione di diffusione degli insetti vettori, come la cicalina sputacchina. Se la sputacchina cammina fino a 400 metri in una stagione, l'area buffer di 50 metri risulta decisamente insufficiente a contenere il rischio contagio, quindi si ottiene solo un'azione di rallentamento della diffusione, non certo l'estinzione dei focolai più avanzati nelle aree cuscinetto sul fronte epidemico che richiederebbe invece azioni ben più drastiche", insiste il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Gli ulivi infetti ad Alberobello ricadono in 'zona cuscinetto', pertanto dopo il monitoraggio dell'area circostante – aggiunge Coldiretti Puglia – la Regione Puglia dovrà procedere all'eradicazione di tutte le piante specificate suscettibili alla Xylella nel raggio di 50 metri, eccezion fatta per gli olivi con caratteri di monumentalità per i quali è possibile avvalersi di una deroga.
L'estensione di 50 metri dell'area di contenimento non convince però Coldiretti Puglia. «I risultati delle analisi statistiche condotte dagli enti di ricerca impongono una seria riflessione circa il nuovo regolamento comunitario approvato il 14 agosto 2020 che ha ridotto a 50 metri, dai 100 metri inizialmente previsti, il raggio dell'area focolaio intorno alle piante trovate infette e soggette a taglio obbligatorio per sottrarle all'azione di diffusione degli insetti vettori, come la cicalina sputacchina. Se la sputacchina cammina fino a 400 metri in una stagione, l'area buffer di 50 metri risulta decisamente insufficiente a contenere il rischio contagio, quindi si ottiene solo un'azione di rallentamento della diffusione, non certo l'estinzione dei focolai più avanzati nelle aree cuscinetto sul fronte epidemico che richiederebbe invece azioni ben più drastiche", insiste il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.