Vita di città
La tradizione del ritorno della Madonna di Ripalta al Santuario: chi era Zia Emilia?
Sono tanti i cerignolani che ricordano e tramandano la storia dell’arzilla vecchietta che intonava canti alla Madonna
Cerignola - venerdì 30 settembre 2022
10.03
La città di Cerignola pullula di tradizioni, molte delle quali riguardano la sacra effige bizantina della Madonna di Ripalta che-secondo la leggenda- fu ritrovata sulla riva dell'Ofanto da alcuni operai.
Il secondo lunedì del mese di Ottobre, ogni anno, l'icona della Madonna di Ripalta, Protettrice della città di Cerignola, viene trasferita in processione dalla Cattedrale del Duomo (dove ha trascorso i precedenti sei mesi) al Santuario diocesano sulla riva del fiume Ofanto, dove resterà fino all'ultimo sabato del mese di Aprile.
Zia Emilia è un personaggio assai popolare, particolarmente amata dai cerignolani per la sua devozione alla Madonna di Ripalta. L'arzilla vecchietta, infatti, era solita alzarsi all'una di notte e uscire di casa per intonare nelle strade deserte il suo inno alla Protettrice.
L'anziana cantava invitando le persone ad unirsi a lei per recarsi a salutare la Madonna in pellegrinaggio, che in passato si faceva ogni settimana: la vecchietta intonava i suoi canti nella notte tra il venerdì e il sabato di tutti i mesi compresi da Ottobre all'Aprile successivo.
Ad ogni incrocio Zia Emilia si fermava e gridava: "Galzateve, figghie sande! Alla Madonne, alla Madonne!"
La donna, che si chiamava Emilia Dipaola, era- secondo quanto si racconta- molto affabile, dolce, sempre sorridente e disponibile verso tutti. Piccola di statura, indossava uno scialle nero sulle spalle, come facevano le donne anziane un tempo.
Alcuni anni fa qualcuno ha giurato di aver sentito una voce che intonava canti alla Madonna, proprio in corrispondenza delle date di andata e ritorno dell'effige dal Duomo al Santuario diocesano in campagna.
Forse qualche comunità parrocchiale ha voluto omaggiare il ricordo di Zia Emilia, riproducendo inni di lode proprio nel cuore della notte, come l'anziana ha fatto fino a poco prima di morire.
Quest'anno l'effige della Madonna di Ripalta tornerà presso il Santuario nella giornata di domenica 9 Ottobre.
Il secondo lunedì del mese di Ottobre, ogni anno, l'icona della Madonna di Ripalta, Protettrice della città di Cerignola, viene trasferita in processione dalla Cattedrale del Duomo (dove ha trascorso i precedenti sei mesi) al Santuario diocesano sulla riva del fiume Ofanto, dove resterà fino all'ultimo sabato del mese di Aprile.
Zia Emilia è un personaggio assai popolare, particolarmente amata dai cerignolani per la sua devozione alla Madonna di Ripalta. L'arzilla vecchietta, infatti, era solita alzarsi all'una di notte e uscire di casa per intonare nelle strade deserte il suo inno alla Protettrice.
L'anziana cantava invitando le persone ad unirsi a lei per recarsi a salutare la Madonna in pellegrinaggio, che in passato si faceva ogni settimana: la vecchietta intonava i suoi canti nella notte tra il venerdì e il sabato di tutti i mesi compresi da Ottobre all'Aprile successivo.
Ad ogni incrocio Zia Emilia si fermava e gridava: "Galzateve, figghie sande! Alla Madonne, alla Madonne!"
La donna, che si chiamava Emilia Dipaola, era- secondo quanto si racconta- molto affabile, dolce, sempre sorridente e disponibile verso tutti. Piccola di statura, indossava uno scialle nero sulle spalle, come facevano le donne anziane un tempo.
Alcuni anni fa qualcuno ha giurato di aver sentito una voce che intonava canti alla Madonna, proprio in corrispondenza delle date di andata e ritorno dell'effige dal Duomo al Santuario diocesano in campagna.
Forse qualche comunità parrocchiale ha voluto omaggiare il ricordo di Zia Emilia, riproducendo inni di lode proprio nel cuore della notte, come l'anziana ha fatto fino a poco prima di morire.
Quest'anno l'effige della Madonna di Ripalta tornerà presso il Santuario nella giornata di domenica 9 Ottobre.