la Terra Vecchia in ascolto di un Ergastolano
Venerdì 17 giugno alle ore 20,30 nella Chiesa Madre (Parrocchia San Francesco Via Chiesa Madre, 11)
Cerignola - giovedì 16 giugno 2016
Comunicato Stampa
Come per gli scorsi anni, anche quest'anno, la Parrocchia San Francesco d'Assisi di Cerignola, nell'ambito dei festeggiamenti di San Luigi Gonzaga, ha inteso riflettere su una tematica attuale che dia nuovo impulso all'attività pastorale. Negli anni si sono avvicendate figure di rilievo tra le quali ricordiamo Vincenzo Muccioli, don Tonino Bello, Oscar Luigi Scalfaro, Gherardo Colombo, Bartolomeo Sorge, Lucetta Scaraffia, Marco Tarquinio, don Maurizio Patriciello e tanti altri.
Venerdì 17 giugno alle ore 20,30 nella Chiesa Madre (Parrocchia San Francesco Via Chiesa Madre, 11) si terrà un incontro con
Cosimo Rega
attore e detenuto presso il Carcere di Rebibbia
sul tema
Dal carcere alla misericordia:
la Terra Vecchia in ascolto di un Ergastolano
Cosimo Rega, 63 anni, di cui 37 passati in carcere, sta scontando a Rebibbia la pena dell'ergastolo a vita. Attore, regista, scrittore, ergastolano, Cosimo Rega nasce nel 1952 a Sant'Egidio del Monte Albino (Sa). Una vita segnata da circostanze che l'hanno visto coinvolto, sin da giovanissimo, nel contesto della camorra salernitana. A trentotto anni, la sentenza all'ergastolo. Cosimo Rega scopre la realtà carceraria e sente la necessità di sfuggire all'abbrutimento che causa una vita priva di libertà.
Inizia così a tirare fuori il meglio di sé, studiando, confrontandosi con l'arte, con i grandi drammaturghi, avvicinandosi al teatro, alla scrittura, formando il primo gruppo teatrale a Rebibbia nel 2002 che diede poi vita alla compagnia teatrale dei "Liberi Artisti Associati".
Del fitto curricum artistico ricordiamo:
Nel 2011 Con la Regia dei fratelli Taviani interpreta "Cassio" nel film Cesare deve morire, vincitore dell'Orso D'oro a Berlino, 5 David di Donatello, Premio Anima. Nomination Migliore interpretazione in un film italiano a –Mou Movie Awards .
Nel 2012 alla Casa del Jazz, presenta, con la "Robin Editore" il suo romanzo autobiografico "Sumino o' Falco" autobiografia di un ergastolano.
Nel 2012 al teatro Golden di Roma è interprete del testo "L'ultima Canzone" di Antonio Turco.
Ed è finalista III° al premio letterario Goliarda Sapienza "racconti dal carcere" con un racconto inedito.
Nel 2013 Con Compagnia Stabile Assai della Casa Reclusione Rebibbia con la regia di Antonio Turco presenta e recita al Teatro Golden "Bazar" spettacolo scritto e diretto Antonio Turco.
Nel 2014 costituisce la cooperativa sociale "Prigionieri dell'arte" .Lo scopo primario della cooperativa è quello della divulgazione dell'educazione alla legalità attraverso l'arte e la cultura.
Nel Maggio 2014 presenta con la sua compagnia teatrale "Prigionieri dell'arte" al teatro di Tor Bella Monaca l'opera di Henrik Ibsen "Un nemico del popolo" .
Nel novembre 2015 con la regia di Tiziana Sensi, e con gli studenti del DAMS di Roma Tre presenta lo spettacolo "nove e trentatré" tratto dalla biografia del suo romanzo "Sumino o' Falco" autobiografia di un ergastolano.
Nello stesso anno è in scena con la regia di Antonio Turco "Un Amore bandito" una rielaborazione della storia del brigantaggio, interpreta il generale dei briganti Carmine Crocco.
Nel 2016 con i testi sceneggiati dal magistrato Patrizio Pacione va in scena con due spettacoli. " Le verità nascoste" una rielaborazione Della strage di portella delle Ginestre, e con "Diciannove più uno" una revisione storica del caso Mattei con la scomparsa di una nave Hedia con i comandante e il suo equipaggio. Con la regia di Antonio Turco.
Attualmente è impegnato come volontariato presso la Casa famiglia di minori di Padre Gaetano in Roma. Si occupa della creazione di un laboratorio teatrale finalizzato alla messa in scena di alcuni brani tratti dalle opere di Eduardo De Filippo.
Lavora in art.21 presso l'università di Roma Tre in qualità di portiere,
Collabora con la cooperativa di cui è dipendente, al progetto "Legalità".
Tale progetto lo ha già visto protagonista in dibattiti sia nelle carceri del Lazio, sia con studenti liceali e universitari su tematiche inerenti a ogni forma di devianza e criminalità organizzata in collaborazione con l'Ufficio del garante dei diritti dei detenuti regione Lazio.
Venerdì 17 giugno alle ore 20,30 nella Chiesa Madre (Parrocchia San Francesco Via Chiesa Madre, 11) si terrà un incontro con
Cosimo Rega
attore e detenuto presso il Carcere di Rebibbia
sul tema
Dal carcere alla misericordia:
la Terra Vecchia in ascolto di un Ergastolano
Cosimo Rega, 63 anni, di cui 37 passati in carcere, sta scontando a Rebibbia la pena dell'ergastolo a vita. Attore, regista, scrittore, ergastolano, Cosimo Rega nasce nel 1952 a Sant'Egidio del Monte Albino (Sa). Una vita segnata da circostanze che l'hanno visto coinvolto, sin da giovanissimo, nel contesto della camorra salernitana. A trentotto anni, la sentenza all'ergastolo. Cosimo Rega scopre la realtà carceraria e sente la necessità di sfuggire all'abbrutimento che causa una vita priva di libertà.
Inizia così a tirare fuori il meglio di sé, studiando, confrontandosi con l'arte, con i grandi drammaturghi, avvicinandosi al teatro, alla scrittura, formando il primo gruppo teatrale a Rebibbia nel 2002 che diede poi vita alla compagnia teatrale dei "Liberi Artisti Associati".
Del fitto curricum artistico ricordiamo:
Nel 2011 Con la Regia dei fratelli Taviani interpreta "Cassio" nel film Cesare deve morire, vincitore dell'Orso D'oro a Berlino, 5 David di Donatello, Premio Anima. Nomination Migliore interpretazione in un film italiano a –Mou Movie Awards .
Nel 2012 alla Casa del Jazz, presenta, con la "Robin Editore" il suo romanzo autobiografico "Sumino o' Falco" autobiografia di un ergastolano.
Nel 2012 al teatro Golden di Roma è interprete del testo "L'ultima Canzone" di Antonio Turco.
Ed è finalista III° al premio letterario Goliarda Sapienza "racconti dal carcere" con un racconto inedito.
Nel 2013 Con Compagnia Stabile Assai della Casa Reclusione Rebibbia con la regia di Antonio Turco presenta e recita al Teatro Golden "Bazar" spettacolo scritto e diretto Antonio Turco.
Nel 2014 costituisce la cooperativa sociale "Prigionieri dell'arte" .Lo scopo primario della cooperativa è quello della divulgazione dell'educazione alla legalità attraverso l'arte e la cultura.
Nel Maggio 2014 presenta con la sua compagnia teatrale "Prigionieri dell'arte" al teatro di Tor Bella Monaca l'opera di Henrik Ibsen "Un nemico del popolo" .
Nel novembre 2015 con la regia di Tiziana Sensi, e con gli studenti del DAMS di Roma Tre presenta lo spettacolo "nove e trentatré" tratto dalla biografia del suo romanzo "Sumino o' Falco" autobiografia di un ergastolano.
Nello stesso anno è in scena con la regia di Antonio Turco "Un Amore bandito" una rielaborazione della storia del brigantaggio, interpreta il generale dei briganti Carmine Crocco.
Nel 2016 con i testi sceneggiati dal magistrato Patrizio Pacione va in scena con due spettacoli. " Le verità nascoste" una rielaborazione Della strage di portella delle Ginestre, e con "Diciannove più uno" una revisione storica del caso Mattei con la scomparsa di una nave Hedia con i comandante e il suo equipaggio. Con la regia di Antonio Turco.
Attualmente è impegnato come volontariato presso la Casa famiglia di minori di Padre Gaetano in Roma. Si occupa della creazione di un laboratorio teatrale finalizzato alla messa in scena di alcuni brani tratti dalle opere di Eduardo De Filippo.
Lavora in art.21 presso l'università di Roma Tre in qualità di portiere,
Collabora con la cooperativa di cui è dipendente, al progetto "Legalità".
Tale progetto lo ha già visto protagonista in dibattiti sia nelle carceri del Lazio, sia con studenti liceali e universitari su tematiche inerenti a ogni forma di devianza e criminalità organizzata in collaborazione con l'Ufficio del garante dei diritti dei detenuti regione Lazio.