
La scuola Marconi di Cerignola celebra l'appuntamento con la Memoria
Gli alunni delle quinte classi hanno ricordato le vittime di mafia con un evento legato al territorio
Cerignola - venerdì 21 marzo 2025
Il 21 Marzo si celebra ogni anno la XXX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La ricorrenza coincide con il primo giorno di primavera, ed è finalizzata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie. In questa giornata, in tutta Italia, istituzioni, associazioni e scuole rinnovano il proprio impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione.
La scuola Marconi di Cerignola ha celebrato la Giornata del 21 Marzo con due giorni di anticipo, realizzando un evento profondamente legato al territorio.
Nell'Aula Magna del Plesso "A. Moro" la Dirigente Scolastica Luisa Damato, i rappresentanti dei genitori, gli insegnanti e gli alunni delle quinte classi hanno accolto i loro ospiti per parlare di mafia e legalità: la prof.ssa Dora Giannatempo, la prof.ssa Angela Cianci (sorella di Michele, vittima innocente di mafia ucciso il 2 Dicembre 1991), l'artista e disegnatore cerignolano Lorenzo Tomacelli.
I bambini hanno introdotto l'evento intonando il brano "Pensa" di Fabrizio Moro. Il testo della canzone è stato scelto in quanto inneggia al coraggio e all'impegno civile.
Ha aperto l'incontro Dora Giannatempo, insegnante e fondatrice della Cooperativa "Altereco" di Cerignola, che attualmente gestisce due terreni confiscati alla mafia: "Terra Aut" (intitolato a Peppino Impastato) e "Michele Cianci", ucciso per mano della criminalità organizzata nel 1991.
"Ogni nome reca con sé una storia. Dietro ogni vittima della mafia ci sono storie che bisogna raccontare affinchè vengano conosciute. Come quella di Michele Cianci, nostro concittadino vittima innocente della criminalità organizzata, a cui è stato intitolato un terreno gestito dalla Cooperativa Altereco. La legge prevede che quando i mafiosi vengono arrestati, i loro beni (case, terreni) vengono confiscati, affidati ai Comuni e poi distribuiti ad associazioni e cooperative che se ne prendono cura e li gestiscono aprendoli alla comunità.
A ricordarci di Michele c'è qui la sorella Angela, che porterà la sua preziosa e toccante testimonianza. Bambini, purtroppo è vero che a Cerignola c'è la mafia (lo dice anche un recente rapporto della DIA), ma è anche vero che esiste l'antimafia. Chi fa antimafia come noi si impegna a trasformare quotidianamente l'orrore in bellezza". Le parole di Dora Giannatempo riecheggiano nell'aula Magna in cui i presenti (bambini e adulti) ascoltano attenti e in silenzio.
La voce di Angela Cianci è rotta dall'emozione: "Come sempre, anche oggi mi sono emozionata leggendo il nome di mio fratello tra i tanti nomi delle vittime di mafia. Io stessa, prima di quel tragico episodio che ha coinvolto mio fratello (il 2 Dicembre 1991) non pensavo che la mafia esistesse anche nella nostra città. Quando poi abbiamo chiarito le dinamiche della morte di Michele e le intenzioni dei malviventi di portare via le armi dal suo negozio per procurarle ai clan mafiosi, abbiamo compreso che la mafia purtroppo può colpire chiunque molto molto da vicino. Mio fratello è stato dichiarato vittima innocente di mafia, come lo sono altre 1.109 in Italia. Dietro ogni nome c'è una storia, e va raccontata per non dimenticare. Ciascuno di noi può fare qualcosa per diffondere la cultura della legalità nel posto in cui si vive. Bisogna partire da piccoli ad inculcare l'onestà, il rispetto, la libertà. Ognuno di noi può fare la differenza, con piccoli gesti quotidiani e l'osservanza di regole. Anche i gesti più semplici come chiedere scusa sono importanti, così come il dire grazie, le buone maniere non sono in disuso. Anzi. Quando sarete più grandi dovrete imparare a discernere tra il bene e il male per diventare uomini e donne rispettabili e onesti".
Gli interventi sono stati intervallati dalla recitazione della poesia "C'era una volta e c'è ancora" e da una serie di domande dei bambini rivolte agli ospiti presenti.
Gli alunni hanno dimostrato di aver ben compreso l'importanza di farsi promotori della legalità nella vita quotidiana: basta leggere la rappresentazione della storia a fumetti da loro ideata e realizzata, dal titolo "La scelta giusta" per rendersene conto.
"Anche io, come voi, ho utilizzato l'arte e il disegno per raccontare una storia. Le tele che vedete, realizzate da alcuni ragazzi vostri coetanei, compongono un racconto dal titolo "La casa liberata", che è quello di un bene confiscato ai mafiosi. E' quindi possibile raccontare cose difficili e scomode attraverso l'arte. Lo avete fatto anche voi e siete stati bravissimi". L'artista cerignolano Lorenzo Tomacelli, coautore delle tele presenti in Aula, ha così parlato ai bambini, invitandoli ad utilizzare ogni tipo di linguaggio per diffondere la bellezza.
"Sogna ragazzo sogna", il famoso brano di Roberto Vecchioni, ha suggellato un evento che ha emozionato tutti attraverso il racconto del passato e la voglia di vivere al meglio al presente.
"Essere umani", il brano cantato dai bambini sul finale, dopo le conclusioni della Dirigente Damato, ha creato un momento magico di forte condivisione.
Oggi più che mai è importante comprendere che solo attraverso la conoscenza di ciò che è accaduto possiamo adottare i comportamenti più giusti affinchè certi episodi non si ripetano più.
La scuola Marconi di Cerignola ha celebrato la Giornata del 21 Marzo con due giorni di anticipo, realizzando un evento profondamente legato al territorio.
Nell'Aula Magna del Plesso "A. Moro" la Dirigente Scolastica Luisa Damato, i rappresentanti dei genitori, gli insegnanti e gli alunni delle quinte classi hanno accolto i loro ospiti per parlare di mafia e legalità: la prof.ssa Dora Giannatempo, la prof.ssa Angela Cianci (sorella di Michele, vittima innocente di mafia ucciso il 2 Dicembre 1991), l'artista e disegnatore cerignolano Lorenzo Tomacelli.
I bambini hanno introdotto l'evento intonando il brano "Pensa" di Fabrizio Moro. Il testo della canzone è stato scelto in quanto inneggia al coraggio e all'impegno civile.
Ha aperto l'incontro Dora Giannatempo, insegnante e fondatrice della Cooperativa "Altereco" di Cerignola, che attualmente gestisce due terreni confiscati alla mafia: "Terra Aut" (intitolato a Peppino Impastato) e "Michele Cianci", ucciso per mano della criminalità organizzata nel 1991.
"Ogni nome reca con sé una storia. Dietro ogni vittima della mafia ci sono storie che bisogna raccontare affinchè vengano conosciute. Come quella di Michele Cianci, nostro concittadino vittima innocente della criminalità organizzata, a cui è stato intitolato un terreno gestito dalla Cooperativa Altereco. La legge prevede che quando i mafiosi vengono arrestati, i loro beni (case, terreni) vengono confiscati, affidati ai Comuni e poi distribuiti ad associazioni e cooperative che se ne prendono cura e li gestiscono aprendoli alla comunità.
A ricordarci di Michele c'è qui la sorella Angela, che porterà la sua preziosa e toccante testimonianza. Bambini, purtroppo è vero che a Cerignola c'è la mafia (lo dice anche un recente rapporto della DIA), ma è anche vero che esiste l'antimafia. Chi fa antimafia come noi si impegna a trasformare quotidianamente l'orrore in bellezza". Le parole di Dora Giannatempo riecheggiano nell'aula Magna in cui i presenti (bambini e adulti) ascoltano attenti e in silenzio.
La voce di Angela Cianci è rotta dall'emozione: "Come sempre, anche oggi mi sono emozionata leggendo il nome di mio fratello tra i tanti nomi delle vittime di mafia. Io stessa, prima di quel tragico episodio che ha coinvolto mio fratello (il 2 Dicembre 1991) non pensavo che la mafia esistesse anche nella nostra città. Quando poi abbiamo chiarito le dinamiche della morte di Michele e le intenzioni dei malviventi di portare via le armi dal suo negozio per procurarle ai clan mafiosi, abbiamo compreso che la mafia purtroppo può colpire chiunque molto molto da vicino. Mio fratello è stato dichiarato vittima innocente di mafia, come lo sono altre 1.109 in Italia. Dietro ogni nome c'è una storia, e va raccontata per non dimenticare. Ciascuno di noi può fare qualcosa per diffondere la cultura della legalità nel posto in cui si vive. Bisogna partire da piccoli ad inculcare l'onestà, il rispetto, la libertà. Ognuno di noi può fare la differenza, con piccoli gesti quotidiani e l'osservanza di regole. Anche i gesti più semplici come chiedere scusa sono importanti, così come il dire grazie, le buone maniere non sono in disuso. Anzi. Quando sarete più grandi dovrete imparare a discernere tra il bene e il male per diventare uomini e donne rispettabili e onesti".
Gli interventi sono stati intervallati dalla recitazione della poesia "C'era una volta e c'è ancora" e da una serie di domande dei bambini rivolte agli ospiti presenti.
Gli alunni hanno dimostrato di aver ben compreso l'importanza di farsi promotori della legalità nella vita quotidiana: basta leggere la rappresentazione della storia a fumetti da loro ideata e realizzata, dal titolo "La scelta giusta" per rendersene conto.
"Anche io, come voi, ho utilizzato l'arte e il disegno per raccontare una storia. Le tele che vedete, realizzate da alcuni ragazzi vostri coetanei, compongono un racconto dal titolo "La casa liberata", che è quello di un bene confiscato ai mafiosi. E' quindi possibile raccontare cose difficili e scomode attraverso l'arte. Lo avete fatto anche voi e siete stati bravissimi". L'artista cerignolano Lorenzo Tomacelli, coautore delle tele presenti in Aula, ha così parlato ai bambini, invitandoli ad utilizzare ogni tipo di linguaggio per diffondere la bellezza.
"Sogna ragazzo sogna", il famoso brano di Roberto Vecchioni, ha suggellato un evento che ha emozionato tutti attraverso il racconto del passato e la voglia di vivere al meglio al presente.
"Essere umani", il brano cantato dai bambini sul finale, dopo le conclusioni della Dirigente Damato, ha creato un momento magico di forte condivisione.
Oggi più che mai è importante comprendere che solo attraverso la conoscenza di ciò che è accaduto possiamo adottare i comportamenti più giusti affinchè certi episodi non si ripetano più.