La replica di Tommaso Sgarro a Tekra
Sgarro: «TEKRA non prenda in giro la città, faccia un passo in dietro»
Cerignola - martedì 12 maggio 2020
9.31 Comunicato Stampa
«È come dire a un calciatore vai a fare il magazziniere: a quale scopo? Nella lettera ai dipendenti TEKRA si parla di (pesante) demansionamento e retrocessione di livelli? Con quale obiettivo si stanno umiliando delle professionalità? Cerchiamo di non scherzare…». Commenta così il già consigliere Tommaso Sgarro la replica di TEKRA alle sue dichiarazioni.
«Ciò che omettono di dire – continua Sgarro- è che: 1. Il corrispettivo TARI copre comunque per intero il costo del servizio compresi salari e stipendi. Costo su cui hanno addirittura offerto un ribasso del 2,75%. 2. Che l'azienda ha avuto un solo incontro con i sindacati e per giunta affatto proficuo. Tanto è vero che i sindacati difronte alla volontà di TEKRA di individuare esuberi, hanno interrotto le trattative e chiesto un incontro con la proprietà. Non risulta da allora esserci stato nessun aggiornamento. 3. Non risulta essere mai stato presentato un piano organico di riorganizzazione da discutere con le organizzazioni sindacali. 4. Nessuna indicazione dei criteri e dei motivi per cui sei dipendenti sono stati destinati presso Comune e Consorzio, né la definizione dei criteri per il ridimensionamento. Insomma, un autentico guazzabuglio».
«TEKRA non può prendere in giro una città che sul ciclo dei rifiuti sta già pagando un prezzo altissimo a causa della commissariata amministrazione Metta. Non corrisponde al vero che l'azienda abbia effettuato il passaggio di cantiere sulla base di un personale inizialmente tarato per un'area più ampia di quella comunale e adibita a servizi differenti rispetto a quelli di aggiudicazione. Quale fosse l'area, più piccola rispetto a quella servita da SIA e quali fossero i servizi, TEKRA lo sapeva al momento dell'offerta. All'azienda chiediamo un passo in dietro nell'interesse di tutti. Eventuali situazioni di difficoltà vanno affrontati non con la perentorietà, ma anzitutto con la concertazione» conclude Sgarro.
«Ciò che omettono di dire – continua Sgarro- è che: 1. Il corrispettivo TARI copre comunque per intero il costo del servizio compresi salari e stipendi. Costo su cui hanno addirittura offerto un ribasso del 2,75%. 2. Che l'azienda ha avuto un solo incontro con i sindacati e per giunta affatto proficuo. Tanto è vero che i sindacati difronte alla volontà di TEKRA di individuare esuberi, hanno interrotto le trattative e chiesto un incontro con la proprietà. Non risulta da allora esserci stato nessun aggiornamento. 3. Non risulta essere mai stato presentato un piano organico di riorganizzazione da discutere con le organizzazioni sindacali. 4. Nessuna indicazione dei criteri e dei motivi per cui sei dipendenti sono stati destinati presso Comune e Consorzio, né la definizione dei criteri per il ridimensionamento. Insomma, un autentico guazzabuglio».
«TEKRA non può prendere in giro una città che sul ciclo dei rifiuti sta già pagando un prezzo altissimo a causa della commissariata amministrazione Metta. Non corrisponde al vero che l'azienda abbia effettuato il passaggio di cantiere sulla base di un personale inizialmente tarato per un'area più ampia di quella comunale e adibita a servizi differenti rispetto a quelli di aggiudicazione. Quale fosse l'area, più piccola rispetto a quella servita da SIA e quali fossero i servizi, TEKRA lo sapeva al momento dell'offerta. All'azienda chiediamo un passo in dietro nell'interesse di tutti. Eventuali situazioni di difficoltà vanno affrontati non con la perentorietà, ma anzitutto con la concertazione» conclude Sgarro.