Vita di città
La replica della Vice Sindaca Dibisceglia sulla questione degli immigrati stagionali
Sono state predisposte nuove regole per la distribuzione dei pasti ai lavoratori
Cerignola - mercoledì 13 novembre 2024
Comunicato Stampa
La Vice Sindaca Maria Dibisceglia è intervenuta con una nota stampa per ricostruire una "più esatta ricostruzione dell'impegno profuso dall'Amministrazione comunale nella gestione dei problemi determinati dall'arrivo dei lavoratori stagionali".
Dopo aver ribadito la solidarietà nei confronti di don Ignazio Pedone a seguito dell'aggressione subita nei locali della sua Parrocchia, e verso la comunità parrocchiale, per il sostegno alle attività degli operatori che assistono i migranti, la Vice Sindaca e Assessora alle Politiche Sociali ha annunciato la decisione di deferire alla Parrocchia del Buon Consiglio la distribuzione dei pasti ai lavoratori stagionali.
La motivazione è che i locali della Parrocchia sono ritenuti più funzionali allo svolgimento di tale attività rispetto all'area del Piano delle Fosse. Il direttore della Caritas ha condiviso tale decisione, anche per alleggerire l'impatto sociale dell'accresciuto numero di stagionali nella storica area del Piano delle Fosse.
"Nel mentre, abbiamo coinvolto i servizi comunali che si occupano del fenomeno migratorio per il servizio di affiancamento alla Caritas nel momento della distribuzione dei pasti. La successiva indisponibilità di don Pasquale Cotugno allo spostamento degli operatori della Caritas da Piano San Rocco a Buon Consiglio ha portato l'Amministrazione ad attivare un servizio di operatori di strada direttamente sul posto", ha dichiarato la Dibisceglia.
Circa la proposta di installare cucine, docce, bagni chimici e quant'altro nei pressi della tendopoli di Via Pavoni, avanzata dalla Caritas, "è opportuno ribadire quanto già detto in ogni incontro con don Pasquale Cotugno: il Comune non può occupare un suolo privato e installare attrezzature a proprio piacimento dove meglio ritiene opportuno, né tantomeno può installare bagni chimici sul Piano delle Fosse", ha sottolineato la Vice-Sindaca.
"Addossare all'Amministrazione comunale la gestione di un fenomeno epocale come le migrazioni interne al nostro Paese connesse alle raccolte stagionali denota un punto di vista miope. In un mondo ideale, nel mondo ideale che io per prima vorrei, i lavoratori stagionali sarebbero accolti in strutture idonee e non dovrebbero accamparsi in tende e baracche di cartone, e tali strutture idonee sarebbero dotate di tutti i servizi necessari a soddisfare il loro legittimo bisogno di ristoro e socialità.
Solo pensare che tutto ciò possa essere realizzato nel Comune di Cerignola, come da un qualunque altro Comune d'Italia, è una follia, ancor più grave se ci aggiungiamo la richiesta di gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza, competenze esclusive dello Stato esercitate per il tramite delle Forze dell'ordine, con cui collaboriamo attivamente e a cui rivolgiamo il nostro ringraziamento.
Questa è la realtà, non altre, e sulla base di questa realtà noi amministratori ci impegniamo a svolgere al meglio il nostro compito e ad utilizzare con la maggiore efficienza possibile i pochi fondi a nostra disposizione.
Il direttore regionale della Caritas può continuare a polemizzare con l'Amministrazione comunale e altrettanto possono fare i consiglieri comunali di minoranza- conclude la Vice- Sindaca Dibisceglia- oppure possono, l'uno e gli altri, applicare la loro onestà intellettuale e la loro responsabilità sociale e istituzionale alla ricerca di soluzioni emergenziali per contenere gli effetti di un'emergenza che nessuno di noi ha provocato e nessuno di noi vorrebbe si replicasse anno dopo anno".
Dopo aver ribadito la solidarietà nei confronti di don Ignazio Pedone a seguito dell'aggressione subita nei locali della sua Parrocchia, e verso la comunità parrocchiale, per il sostegno alle attività degli operatori che assistono i migranti, la Vice Sindaca e Assessora alle Politiche Sociali ha annunciato la decisione di deferire alla Parrocchia del Buon Consiglio la distribuzione dei pasti ai lavoratori stagionali.
La motivazione è che i locali della Parrocchia sono ritenuti più funzionali allo svolgimento di tale attività rispetto all'area del Piano delle Fosse. Il direttore della Caritas ha condiviso tale decisione, anche per alleggerire l'impatto sociale dell'accresciuto numero di stagionali nella storica area del Piano delle Fosse.
"Nel mentre, abbiamo coinvolto i servizi comunali che si occupano del fenomeno migratorio per il servizio di affiancamento alla Caritas nel momento della distribuzione dei pasti. La successiva indisponibilità di don Pasquale Cotugno allo spostamento degli operatori della Caritas da Piano San Rocco a Buon Consiglio ha portato l'Amministrazione ad attivare un servizio di operatori di strada direttamente sul posto", ha dichiarato la Dibisceglia.
Circa la proposta di installare cucine, docce, bagni chimici e quant'altro nei pressi della tendopoli di Via Pavoni, avanzata dalla Caritas, "è opportuno ribadire quanto già detto in ogni incontro con don Pasquale Cotugno: il Comune non può occupare un suolo privato e installare attrezzature a proprio piacimento dove meglio ritiene opportuno, né tantomeno può installare bagni chimici sul Piano delle Fosse", ha sottolineato la Vice-Sindaca.
"Addossare all'Amministrazione comunale la gestione di un fenomeno epocale come le migrazioni interne al nostro Paese connesse alle raccolte stagionali denota un punto di vista miope. In un mondo ideale, nel mondo ideale che io per prima vorrei, i lavoratori stagionali sarebbero accolti in strutture idonee e non dovrebbero accamparsi in tende e baracche di cartone, e tali strutture idonee sarebbero dotate di tutti i servizi necessari a soddisfare il loro legittimo bisogno di ristoro e socialità.
Solo pensare che tutto ciò possa essere realizzato nel Comune di Cerignola, come da un qualunque altro Comune d'Italia, è una follia, ancor più grave se ci aggiungiamo la richiesta di gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza, competenze esclusive dello Stato esercitate per il tramite delle Forze dell'ordine, con cui collaboriamo attivamente e a cui rivolgiamo il nostro ringraziamento.
Questa è la realtà, non altre, e sulla base di questa realtà noi amministratori ci impegniamo a svolgere al meglio il nostro compito e ad utilizzare con la maggiore efficienza possibile i pochi fondi a nostra disposizione.
Il direttore regionale della Caritas può continuare a polemizzare con l'Amministrazione comunale e altrettanto possono fare i consiglieri comunali di minoranza- conclude la Vice- Sindaca Dibisceglia- oppure possono, l'uno e gli altri, applicare la loro onestà intellettuale e la loro responsabilità sociale e istituzionale alla ricerca di soluzioni emergenziali per contenere gli effetti di un'emergenza che nessuno di noi ha provocato e nessuno di noi vorrebbe si replicasse anno dopo anno".