Cronaca
La replica della sorella di Natasha Pugliese, deceduta al “Riuniti” di Foggia: “Vi racconto ciò che è davvero successo”
La versione della famiglia della 22enne è quella dell’ennesimo tragico caso di malasanità
Cerignola - sabato 7 settembre 2024
16.13
Di fronte ad una tragedia come quella che ha colpito Natasha Pugliese, cerignolana di soli 22 anni, morta durante un intervento chirurgico, bisognerebbe sospendere ogni giudizio e astenersi dai commenti. Ma se la vicenda assume i contorni di una vera e propria "tragedia nella tragedia", coinvolgendo i familiari che non reggono alla disperazione di una morte assurda e alcuni medici e personale sanitario malmenati e costretti a barricarsi in reparto, allora risulta più che mai necessario dare la possibilità ai protagonisti della triste storia di raccontare la propria versione dei fatti.
L'aggressione dei familiari e delle persone più vicine alla ragazza nei confronti del personale sanitario in servizio presso il Policlinico "Riuniti" di Foggia ha suscitato sgomento e reazioni da parte delle istituzioni, dei sindacati e di tanti che hanno manifestato sostegno e supporto nei confronti dei medici coinvolti.
In un clima rovente di polemica sulla sicurezza negli ospedali, la sorella di Natasha, Tatiana, affida ai social un post commovente, toccante e disperato in cui la ragazza chiede di poter raccontare come sono andate le cose in quella maledetta notte tra il 4 e il 5 Settembre in cui Natasha ha perso la vita.
Le parole di Tatiana scorrono come un fiume in piena, noi le riportiamo così come le ha scritte per rispetto nei suoi confronti e della memoria della sorella da lei tanto amata.
"Arriva la chiamata: Natasha Pugliese subisce un incidente, arriva l'elisoccorso trasportata nell' ospedale di Cerignola, lei arriva in coma causato dall'impatto. In seguito viene stabilizzata e trasportata con l'elisoccorso presso l'ospedale Riuniti di Foggia, dove entra in rianimazione, visitata e stabilizzata nuovamente. Notizie strazianti ogni giorno, viene messa in coma farmacologico anche dai medici..
Subisce un intervento chirurgico per 3 vertebre scomposte… poi arriva la tracheotomia, che l'aiuta a respirare con le macchine, e la trafila di ecografie, tac, risonanze, elettroencefalogramma. Natasha subisce un "danno assonale": lei non sarà più la stessa.
Dopo 16 giorni di coma, il 3 luglio 2024 Natasha si sveglia, ci riconosce, è cosciente. Piange, gesticola perché non può parlare a causa della tracheotomia, non ricorda l'incidente. Esce dalla rianimazione e passa in neurochirurgia: è il giorno 8 luglio 2024, e Natasha inizia la sua ripresa.
Il 16 luglio 2024 arriva la riabilitazione: inizia a stare seduta, a mangiare, a bere, poi i primi passi. Ritorna più forte di prima nessun danno l'ha fermata… Si inizia a fantasticare sull'uscita dall'ospedale: le cose da fare, i luoghi dove andare, le persone da incontrare, desideri, viaggi. L'uscita è vicina, ci siamo quasi.
Ma qualcosa non va. Il 16 agosto Natasha dovrà subire un piccolissimo intervento alla trachea perché la tracheotomia ha causato un restringimento della trachea. E' una cosa comune, diffusa in molti pazienti che subiscono la tracheotomia, è un intervento che va fatto in anestesia totale. Dopo una settimana ritorna in riabilitazione, ricomincia il suo percorso di ripresa, si continua a sperare di uscire presto, lei con tutte le sue forze completa tutti gli esercizi, inizia a camminare da sola senza l'aiuto di nessuno, la soddisfazione si legge sul suo volto.
Si continua con esami e raggi: la sua saturazione è ottima 99%.
Arriva il giorno della notizia che Natasha dovrà essere trasferita a Roma per l'intervento alla trachea perché nell' ospedale di foggia (come da comunicato), non sono competenti nel settore.
Nessuno ci ha mai parlato di morte o cose gravissime, sapevamo che era un intervento delicato ma addirittura per tranquillizzarci ci hanno detto anche un ragazzo di Cerignola l'ha fatto, e così cerchiamo di inserirla il prima possibile.
Viene programmato il giorno del trasferimento, che dovrà essere il 13 settembre. Mia sorella ci riferisce che il 12 settembre l'avrebbero dimessa e il 13 doveva stare a Roma. Io non capivo come era possibile dimetterla, la sera parlo con un dottore, che dice: "Dovete provvedere a portarla voi a Roma, vedete un pò in macchina, oppure optate per un ambulanza". Mia sorella respirava affannosamente, ma loro dicevano che stava bene. Saturazione perfetta ed emo gas perfetto. Dovevamo provvedere per un ambulanza noi, ma con quale dottore vicino a lei?
Il giorno dopo cambia la situazione: l'ambulanza la mette l'ospedale, viene trasportata da loro. Arriva il giorno 4 settembre andiamo a trovarla, prepariamo tutte le cose che a lei piacciono come ogni giorno: patatine, cioccolate, pasta fredda, ma Natasha col suo cellulare con le sue mani mi scrive che doveva fare una visita, poi mi dice che deve rifare il palloncino, la nostra risposta: "Noi stiamo arrivando tranquilla, ci vediamo tra poco, la sua risposta "Si": erano le 17:38
La nostra Natasha entra in sala operatoria alle 17:45 noi dietro la sua porta, aspettiamo di vederla, alle 19 e qualcosa escono 2 dottori che dicono: "Dobbiamo parlare con un famigliare il più stretto, così entro io, mi trovo con questi dottori, di cui uno già lo conoscevo l'altro no, inizia a parlarmi con strafottenza, spiega che la situazione é grave, io vado nel panico chiedo di far entrare qualcuno, lui mi diceva di no io apro la porta e faccio entrare mio fratello e mio padre, lui continuava a parlarci che la situazione era abbastanza grave, ci dice: "sono cose che capitano".
Poi ci dice "ora dobbiamo tornare dentro, la ragazza perde sangue". Questo è assurdo: la ragazza perde sangue e loro vengono a parlare con noi… Attendiamo ancora, vediamo di entrare solo medici infermieri all'infinito, ripetevamo sempre la stessa frase PER FAVORE CI FATE SAPERE QUALCOSA SIAMO IN ANSIA…
Sono le 22:30 di mia sorella niente notizie. All'improvviso arrivano 10 pattuglie di Polizia. Ci chiediamo perché siano arrivate, non capiamo o forse avevamo capito tutto, ma non volevamo crederci…Chiediamo ai poliziotti perché siete qui. La polizia suona in reparto ma nessuno apre.. dopo 10 minuti si apre quella porta maledetta riesco ad entrare e chiedo di mia sorella ma nessuno mi risponde. Allora inizio ad urlare dov'è mia sorella, riesco a passare mi trovo il dottore d'avanti e chiedo con sangue freddo: É morta? Lui mi fa un cenno, non ho capito più nulla, ho urlato messo mani addosso a chiunque.
La mia famiglia ha fatto la guerra peggio di Gomorra, perché mia sorella é stata uccisa da loro, dovevano trasferirla con urgenza visto che era così grave, visto che già ci dissero che non erano competenti su questi interventi… invece no dovevamo aspettare al 13, che poi ricordiamocelo mia sorella mi ha scritto fino all'ultimo… ci sono anche foto con la sua saturazione a 99… ma vabbè mi rimaneva solo cercare mia sorella, dal finestrino della porta della sala operatoria c'è lei, coperta da un lenzuolo verde SOLA coperta di SANGUE.
La sala era completamente pulita e vuota, nessuno strumento si intravedeva, nessun dottore in giro. La nostra Natasha si è addormentata dicendo: arrivo, durerà poco. Dicono che è morta alle 21:00, noi l'abbiamo saputo passate le 22…
Natasha doveva fare un intervento di routine, senza bisturi né tagli, la mia Tascia si è addormentata con il pensiero di svegliarsi subito, a mia Tascia c'è la messa tutta, ha superato il peggio, pensavamo che l'incubo era terminato, invece no l'incubo é iniziato in quella stanza…
Niente e nessuno mi darà indietro mia sorella, pagherei oro per averla qui, per ricevere un suo messaggio, farei qualsiasi cosa… Ma per colpa di 2 bastardi non succederà più, sono morta anch'io con lei, non accetterò mai tutto ciò, non lo perdonerò mai…
Mille sono le domande: perché non hanno messo un elisoccorso? Perché l'hanno fatto sapendo che non erano capaci, perché perché?
Non mi darà pace nemmeno avere la certezza dopo le indagini che sono stati loro a sbagliare (ANCHE SE IO NE SONO CERTA MI BUTTO NEL FUOCO) troppe cose assurde… Vedere video e leggere sentire certe cavolate é assurdo, questo non è un film, qui parliamo di una ragazza di 22 anni, e di una famiglia che dovrà scontare un ergastolo a Vita per colpa vostra…
Visto che state facendo girare tantissime notizie false, sembra che siamo pazzi, delle bestie, in questa situazione ci troviamo qui a dare anche spiegazioni, ma lo facciamo solo perché tutti devono sapere LA VERITÀ! Questa è tutta la verità FATE GIRARE QUESTO! L'inizio del nostro incubo che non finirà più!"
L'aggressione dei familiari e delle persone più vicine alla ragazza nei confronti del personale sanitario in servizio presso il Policlinico "Riuniti" di Foggia ha suscitato sgomento e reazioni da parte delle istituzioni, dei sindacati e di tanti che hanno manifestato sostegno e supporto nei confronti dei medici coinvolti.
In un clima rovente di polemica sulla sicurezza negli ospedali, la sorella di Natasha, Tatiana, affida ai social un post commovente, toccante e disperato in cui la ragazza chiede di poter raccontare come sono andate le cose in quella maledetta notte tra il 4 e il 5 Settembre in cui Natasha ha perso la vita.
Le parole di Tatiana scorrono come un fiume in piena, noi le riportiamo così come le ha scritte per rispetto nei suoi confronti e della memoria della sorella da lei tanto amata.
"Arriva la chiamata: Natasha Pugliese subisce un incidente, arriva l'elisoccorso trasportata nell' ospedale di Cerignola, lei arriva in coma causato dall'impatto. In seguito viene stabilizzata e trasportata con l'elisoccorso presso l'ospedale Riuniti di Foggia, dove entra in rianimazione, visitata e stabilizzata nuovamente. Notizie strazianti ogni giorno, viene messa in coma farmacologico anche dai medici..
Subisce un intervento chirurgico per 3 vertebre scomposte… poi arriva la tracheotomia, che l'aiuta a respirare con le macchine, e la trafila di ecografie, tac, risonanze, elettroencefalogramma. Natasha subisce un "danno assonale": lei non sarà più la stessa.
Dopo 16 giorni di coma, il 3 luglio 2024 Natasha si sveglia, ci riconosce, è cosciente. Piange, gesticola perché non può parlare a causa della tracheotomia, non ricorda l'incidente. Esce dalla rianimazione e passa in neurochirurgia: è il giorno 8 luglio 2024, e Natasha inizia la sua ripresa.
Il 16 luglio 2024 arriva la riabilitazione: inizia a stare seduta, a mangiare, a bere, poi i primi passi. Ritorna più forte di prima nessun danno l'ha fermata… Si inizia a fantasticare sull'uscita dall'ospedale: le cose da fare, i luoghi dove andare, le persone da incontrare, desideri, viaggi. L'uscita è vicina, ci siamo quasi.
Ma qualcosa non va. Il 16 agosto Natasha dovrà subire un piccolissimo intervento alla trachea perché la tracheotomia ha causato un restringimento della trachea. E' una cosa comune, diffusa in molti pazienti che subiscono la tracheotomia, è un intervento che va fatto in anestesia totale. Dopo una settimana ritorna in riabilitazione, ricomincia il suo percorso di ripresa, si continua a sperare di uscire presto, lei con tutte le sue forze completa tutti gli esercizi, inizia a camminare da sola senza l'aiuto di nessuno, la soddisfazione si legge sul suo volto.
Si continua con esami e raggi: la sua saturazione è ottima 99%.
Arriva il giorno della notizia che Natasha dovrà essere trasferita a Roma per l'intervento alla trachea perché nell' ospedale di foggia (come da comunicato), non sono competenti nel settore.
Nessuno ci ha mai parlato di morte o cose gravissime, sapevamo che era un intervento delicato ma addirittura per tranquillizzarci ci hanno detto anche un ragazzo di Cerignola l'ha fatto, e così cerchiamo di inserirla il prima possibile.
Viene programmato il giorno del trasferimento, che dovrà essere il 13 settembre. Mia sorella ci riferisce che il 12 settembre l'avrebbero dimessa e il 13 doveva stare a Roma. Io non capivo come era possibile dimetterla, la sera parlo con un dottore, che dice: "Dovete provvedere a portarla voi a Roma, vedete un pò in macchina, oppure optate per un ambulanza". Mia sorella respirava affannosamente, ma loro dicevano che stava bene. Saturazione perfetta ed emo gas perfetto. Dovevamo provvedere per un ambulanza noi, ma con quale dottore vicino a lei?
Il giorno dopo cambia la situazione: l'ambulanza la mette l'ospedale, viene trasportata da loro. Arriva il giorno 4 settembre andiamo a trovarla, prepariamo tutte le cose che a lei piacciono come ogni giorno: patatine, cioccolate, pasta fredda, ma Natasha col suo cellulare con le sue mani mi scrive che doveva fare una visita, poi mi dice che deve rifare il palloncino, la nostra risposta: "Noi stiamo arrivando tranquilla, ci vediamo tra poco, la sua risposta "Si": erano le 17:38
La nostra Natasha entra in sala operatoria alle 17:45 noi dietro la sua porta, aspettiamo di vederla, alle 19 e qualcosa escono 2 dottori che dicono: "Dobbiamo parlare con un famigliare il più stretto, così entro io, mi trovo con questi dottori, di cui uno già lo conoscevo l'altro no, inizia a parlarmi con strafottenza, spiega che la situazione é grave, io vado nel panico chiedo di far entrare qualcuno, lui mi diceva di no io apro la porta e faccio entrare mio fratello e mio padre, lui continuava a parlarci che la situazione era abbastanza grave, ci dice: "sono cose che capitano".
Poi ci dice "ora dobbiamo tornare dentro, la ragazza perde sangue". Questo è assurdo: la ragazza perde sangue e loro vengono a parlare con noi… Attendiamo ancora, vediamo di entrare solo medici infermieri all'infinito, ripetevamo sempre la stessa frase PER FAVORE CI FATE SAPERE QUALCOSA SIAMO IN ANSIA…
Sono le 22:30 di mia sorella niente notizie. All'improvviso arrivano 10 pattuglie di Polizia. Ci chiediamo perché siano arrivate, non capiamo o forse avevamo capito tutto, ma non volevamo crederci…Chiediamo ai poliziotti perché siete qui. La polizia suona in reparto ma nessuno apre.. dopo 10 minuti si apre quella porta maledetta riesco ad entrare e chiedo di mia sorella ma nessuno mi risponde. Allora inizio ad urlare dov'è mia sorella, riesco a passare mi trovo il dottore d'avanti e chiedo con sangue freddo: É morta? Lui mi fa un cenno, non ho capito più nulla, ho urlato messo mani addosso a chiunque.
La mia famiglia ha fatto la guerra peggio di Gomorra, perché mia sorella é stata uccisa da loro, dovevano trasferirla con urgenza visto che era così grave, visto che già ci dissero che non erano competenti su questi interventi… invece no dovevamo aspettare al 13, che poi ricordiamocelo mia sorella mi ha scritto fino all'ultimo… ci sono anche foto con la sua saturazione a 99… ma vabbè mi rimaneva solo cercare mia sorella, dal finestrino della porta della sala operatoria c'è lei, coperta da un lenzuolo verde SOLA coperta di SANGUE.
La sala era completamente pulita e vuota, nessuno strumento si intravedeva, nessun dottore in giro. La nostra Natasha si è addormentata dicendo: arrivo, durerà poco. Dicono che è morta alle 21:00, noi l'abbiamo saputo passate le 22…
Natasha doveva fare un intervento di routine, senza bisturi né tagli, la mia Tascia si è addormentata con il pensiero di svegliarsi subito, a mia Tascia c'è la messa tutta, ha superato il peggio, pensavamo che l'incubo era terminato, invece no l'incubo é iniziato in quella stanza…
Niente e nessuno mi darà indietro mia sorella, pagherei oro per averla qui, per ricevere un suo messaggio, farei qualsiasi cosa… Ma per colpa di 2 bastardi non succederà più, sono morta anch'io con lei, non accetterò mai tutto ciò, non lo perdonerò mai…
Mille sono le domande: perché non hanno messo un elisoccorso? Perché l'hanno fatto sapendo che non erano capaci, perché perché?
Non mi darà pace nemmeno avere la certezza dopo le indagini che sono stati loro a sbagliare (ANCHE SE IO NE SONO CERTA MI BUTTO NEL FUOCO) troppe cose assurde… Vedere video e leggere sentire certe cavolate é assurdo, questo non è un film, qui parliamo di una ragazza di 22 anni, e di una famiglia che dovrà scontare un ergastolo a Vita per colpa vostra…
Visto che state facendo girare tantissime notizie false, sembra che siamo pazzi, delle bestie, in questa situazione ci troviamo qui a dare anche spiegazioni, ma lo facciamo solo perché tutti devono sapere LA VERITÀ! Questa è tutta la verità FATE GIRARE QUESTO! L'inizio del nostro incubo che non finirà più!"