Territorio
La Puglia regina della tavola. Cresce la voglia di prodotti genuini e biologici
Secondo Coldiretti Puglia nel periodo Covid è aumentata la voglia da parte dei pugliesi di prodotti biologici e originari della regione
Cerignola - giovedì 26 agosto 2021
16.19
Le vendite dei prodotti agroalimentari con il termine 'Puglia' in etichetta sono cresciuti del 14,4%. Sotto la spinta dell'emergenza Covid è aumentata la voglia dei pugliesi di prodotti del territorio sani e genuini. Un successo frutto delle battaglie condotte sul fronte della garanzia della tracciabilità, dell'origine e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dello studio dell'Osservatorio Immagino condotto da GS1 e Nielsen che parla della crescita importante e dell'affermazione dell'italianità a cui hanno contribuito i vini, la pasta di semola, le mozzarelle, le burrate, i taralli che hanno tirato la volata delle vendite proprio perché made in Puglia.
"La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell'agroalimentare – spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati con l'indicazione obbligatoria dell'origine del prodotto in etichetta e il brand 'Puglia' ha acquistato spazio e autorevolezza negli anni, con i consumatori sempre più attenti all'etichetta e all'acquisto consapevole di cibo prodotto in Puglia".
Altro segmento in forte espansione nell'area del lifestyle è quello dei "veggie". Il consumo di prodotti biologici è cresciuto del 4%, frutto della spinta salutista determinata dalla lunga emergenza epidemiologica causata dal Covid. La Puglia è la seconda regione più bio d'Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori.
"Grazie alla ricerca il settore biologico può diventare un formidabile strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento – insiste il presidente Muraglia - di prodotti di alta qualità e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini. È necessario al contempo che tutti i prodotti che entrano nei confini regionali, nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori, perché dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l'ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore".
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismi di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dal Codiv e soprattutto dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.
"La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell'agroalimentare – spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati con l'indicazione obbligatoria dell'origine del prodotto in etichetta e il brand 'Puglia' ha acquistato spazio e autorevolezza negli anni, con i consumatori sempre più attenti all'etichetta e all'acquisto consapevole di cibo prodotto in Puglia".
Altro segmento in forte espansione nell'area del lifestyle è quello dei "veggie". Il consumo di prodotti biologici è cresciuto del 4%, frutto della spinta salutista determinata dalla lunga emergenza epidemiologica causata dal Covid. La Puglia è la seconda regione più bio d'Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori.
"Grazie alla ricerca il settore biologico può diventare un formidabile strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento – insiste il presidente Muraglia - di prodotti di alta qualità e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini. È necessario al contempo che tutti i prodotti che entrano nei confini regionali, nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori, perché dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l'ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore".
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismi di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dal Codiv e soprattutto dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.