Territorio
La protesta dei lavoratori della sosta a pagamento e parcheggi
Da marzo ad agosto sono trascorsi sei mesi, per 180 giorni sono stati sacrificati servizi importanti alla città e messe sul lastrico 18 famiglie
Cerignola - lunedì 31 agosto 2020
16.41
Domenica 8 marzo pubblicammo l'articolo "Parcheggi comunali chiusi, stop alla sosta a pagamento" mediante il quale informavamo del grave momento di rabbia e crisi vissuto dopo la gara d'appalto vinta dalla Movea Servizi srl, unico partecipante.
La Movea Servizi chiedeva ai dipendenti, che da anni lavorano nel settore sotto le gestioni che si sono susseguite negli anni, più ore di lavoro a fronte di stipendi più bassi, una scelta aziendale quasi "obbligata" al fine di poter rientrare nelle spese di gestione previste nel bando di gara. I dipendenti chiesero l'intervento del Commissario Straordinario dott. Umberto Postiglione al fine di essere tutelati di fronte ad una così grave ingiustizia. Il Prefetto Postiglione manifestò di voler comprendere se la Movea Servizi fosse in grado di sopportare l'impegno economico gestionale e, soprattutto, assicurare i livelli occupazionali imposti dalla clausola di salvaguardia.
Dopo mesi caratterizzati da parcheggi chiusi e cancelli sbarrati, circa 1202 stalli di sosta a pagamento non più gestiti, mancata fornitura di servizio di pronto intervento stradale e installazione e manutenzione della segnaletica stradale fissa e mobile, nell'articolo pubblicato il 3 luglio "La MOVEA srls non firma il contratto, bloccati tanti servizi comunali" informavamo della situazione catastrofica che vedeva bloccati i servizi essenziali della città e, di conseguenza, causava la perdita di lavoro dei dipendenti del settore parcheggi e sosta a pagamento.
Questa mattina, sotto a Palazzo di Città, i lavoratori in questione hanno manifestato rivendicando il posto di lavoro che, con sacrificio e professionalità, si erano guadagnati nel corse degli anni.
Una manifestazione pacifica per rivendicare il sacrosanto diritto al lavoro, una silente presenza che mette a nudo la tragedia di 18 famiglie che non sanno più come vivere, una presenza timida ma al tempo stesso ingombrante che rivela una lunga serie di inefficienza, incapacità gestionale e superficialità.
Se da un lato i lavoratori "abbandonati" chiedono interventi concreti, gli stessi interventi chiesti a marzo al Prefetto Postiglione che, come i fatti dimostrano, nulla ha fatto per tutelare queste famiglie, dall'altro lato la città resta ancora privata di servizi fondamentali e importantissimi.
Quanto ancora occorrerà aspettare per disporre dei parcheggi comunali? Quanto ancora questi lavoratori dovranno temporeggiare in attesa che sia tutelato il proprio diritto? Quanto occorrerà attendere affinché la presenza dello Stato a Cerignola sia più incisiva soprattutto nella garanzia dei diritti, nella tutela delle persone svantaggiate, nelle politiche sociali, nelle politiche del lavoro?
Da marzo ad agosto sono trascorsi sei mesi, per 180 giorni sono stati sacrificati servizi importanti alla città e messe sul lastrico 18 famiglie!
La Movea Servizi chiedeva ai dipendenti, che da anni lavorano nel settore sotto le gestioni che si sono susseguite negli anni, più ore di lavoro a fronte di stipendi più bassi, una scelta aziendale quasi "obbligata" al fine di poter rientrare nelle spese di gestione previste nel bando di gara. I dipendenti chiesero l'intervento del Commissario Straordinario dott. Umberto Postiglione al fine di essere tutelati di fronte ad una così grave ingiustizia. Il Prefetto Postiglione manifestò di voler comprendere se la Movea Servizi fosse in grado di sopportare l'impegno economico gestionale e, soprattutto, assicurare i livelli occupazionali imposti dalla clausola di salvaguardia.
Dopo mesi caratterizzati da parcheggi chiusi e cancelli sbarrati, circa 1202 stalli di sosta a pagamento non più gestiti, mancata fornitura di servizio di pronto intervento stradale e installazione e manutenzione della segnaletica stradale fissa e mobile, nell'articolo pubblicato il 3 luglio "La MOVEA srls non firma il contratto, bloccati tanti servizi comunali" informavamo della situazione catastrofica che vedeva bloccati i servizi essenziali della città e, di conseguenza, causava la perdita di lavoro dei dipendenti del settore parcheggi e sosta a pagamento.
Questa mattina, sotto a Palazzo di Città, i lavoratori in questione hanno manifestato rivendicando il posto di lavoro che, con sacrificio e professionalità, si erano guadagnati nel corse degli anni.
Una manifestazione pacifica per rivendicare il sacrosanto diritto al lavoro, una silente presenza che mette a nudo la tragedia di 18 famiglie che non sanno più come vivere, una presenza timida ma al tempo stesso ingombrante che rivela una lunga serie di inefficienza, incapacità gestionale e superficialità.
Se da un lato i lavoratori "abbandonati" chiedono interventi concreti, gli stessi interventi chiesti a marzo al Prefetto Postiglione che, come i fatti dimostrano, nulla ha fatto per tutelare queste famiglie, dall'altro lato la città resta ancora privata di servizi fondamentali e importantissimi.
Quanto ancora occorrerà aspettare per disporre dei parcheggi comunali? Quanto ancora questi lavoratori dovranno temporeggiare in attesa che sia tutelato il proprio diritto? Quanto occorrerà attendere affinché la presenza dello Stato a Cerignola sia più incisiva soprattutto nella garanzia dei diritti, nella tutela delle persone svantaggiate, nelle politiche sociali, nelle politiche del lavoro?
Da marzo ad agosto sono trascorsi sei mesi, per 180 giorni sono stati sacrificati servizi importanti alla città e messe sul lastrico 18 famiglie!