Attualità
La prof. Italia Buttiglione di Cerignola pubblica il saggio “Tra codice e cuore”
Da volontaria ed esperta di Etica propone un modello di giustizia sociale
Cerignola - martedì 28 maggio 2024
Dopo due saggi "Dalla tua parte", (ed. Europa) e "Una luce al tramonto dell'umano", (ed. Nolica), pubblicati rispettivamente nel 2020 e 2022, l'ex docente di Lettere e bioeticista Italia Buttiglione, di Cerignola, è tornata al pubblico con un terzo libro, intitolato "Tra codice e cuore" (ed. Nulla Die).
La Buttiglione, che ha fatto parte del Comitato etico ASL FG, ed è attualmente Presidente del Patto etico civico, di Scienza e Vita del Centro di aiuto alla Vita di Cerignola, ha già ricevuto due prestigiosi riconoscimenti per i due saggi pubblicati, aggiudicandosi il primo premio al concorso Maria Dicorato (per il saggio scritto nel 2020), e il premio della critica al concorso Lord Byron Porto Venere Golfo dei poeti per quello del 2022.
Abbiamo raggiunto la prof. Italia per farci raccontare qualcosa in più del saggio appena pubblicato, il cui titolo "Tra codice e cuore" suscita già alcune riflessioni.
"Il saggio comprende un'interessante prefazione del giudice dott. Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino, e una postfazione del Prof. Filippo Maria Boscia, Presidente nazionale dei Medici Cattolici", ha dichiarato la Buttiglione.
Salve, prof. Italia. In questo saggio ha detto di essersi ispirata al pensiero di Papa Francesco. Potrebbe aggiungere qualche dettaglio a tale affermazione?
"Da volontaria ed esperta di Etica, di fronte alle problematiche etiche causate da eccessive forme di relativismo, indifferenza ed egoismi, ho ritenuto giusto proporre l'unica forma possibile di cambiamento, presentando un modello di giustizia sociale che permetta di redimersi in equità con leggi giuste, utili a prevenire il malessere e sviluppare la partecipazione e la collaborazione nella Comunità. Dovremmo abituarci tutti a pensare al plurale, al bene anche degli altri, quelli più fragili e bisognosi"
Concetti come "etica" e "giustizia sociale", presenti nel suo saggio, sono di grande attualità. Direi che si tratti di temi universali sui quali fa sempre bene dialogare e confrontarsi. Cosa ne pensa al riguardo?
"Il percorso che propongo all'interno del saggio è fondato su una libertà che comprende il valore della prossimità come viatico di progresso per tutti, anche degli ultimi. Presenta quindi citazioni e riferimenti antropologici e giuridici, è di natura circolare, è tutelato dalla nostra Costituzione, dalla presenza di uno Stato democratico che giustamente punisce chi sbaglia per tutelare il territorio da rischi e sviluppare benessere e armonia".
La giustizia terrena è spesso lacunosa, imprecisa e fallace. Tanti sono rassegnati di fronte a tale stato di cose e non hanno più fiducia. Lei cosa propone al riguardo?
"La prova di quanto lei afferma nella domanda è fornita dalla testimonianza di esempi di vite difficili e stati di estrema fragilità. E' necessario sviluppare un maggiore senso di appartenenza alla fratellanza di genere, sia con l'applicazione imparziale e giusta delle leggi, che evitando soggettivismi interpretativi da parte dei giudici o dei comuni cittadini".
Perché, secondo Lei, sarebbe utile leggere il suo saggio? Quali riflessioni potrebbe stimolare nel lettore?
"Ho scritto questo saggio per sollecitare le istituzioni a riflettere circa un cambiamento del sistema Giustizia, al fine di renderlo più equo e rispettoso della dignità anche di chi sbaglia, e per stimolare ogni persona che può ad avere uno sguardo e una voce di umana solidarietà per le fragilità umane. Il mio saggio è ricco di riflessioni, aiuta a meditare sul cammino che ciascuno di noi ha intrapreso, aspira a sviluppare nelle istituzioni una lettura diversa della società e del futuro che vorremmo per i nostri figli".
La Buttiglione, che ha fatto parte del Comitato etico ASL FG, ed è attualmente Presidente del Patto etico civico, di Scienza e Vita del Centro di aiuto alla Vita di Cerignola, ha già ricevuto due prestigiosi riconoscimenti per i due saggi pubblicati, aggiudicandosi il primo premio al concorso Maria Dicorato (per il saggio scritto nel 2020), e il premio della critica al concorso Lord Byron Porto Venere Golfo dei poeti per quello del 2022.
Abbiamo raggiunto la prof. Italia per farci raccontare qualcosa in più del saggio appena pubblicato, il cui titolo "Tra codice e cuore" suscita già alcune riflessioni.
"Il saggio comprende un'interessante prefazione del giudice dott. Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino, e una postfazione del Prof. Filippo Maria Boscia, Presidente nazionale dei Medici Cattolici", ha dichiarato la Buttiglione.
Salve, prof. Italia. In questo saggio ha detto di essersi ispirata al pensiero di Papa Francesco. Potrebbe aggiungere qualche dettaglio a tale affermazione?
"Da volontaria ed esperta di Etica, di fronte alle problematiche etiche causate da eccessive forme di relativismo, indifferenza ed egoismi, ho ritenuto giusto proporre l'unica forma possibile di cambiamento, presentando un modello di giustizia sociale che permetta di redimersi in equità con leggi giuste, utili a prevenire il malessere e sviluppare la partecipazione e la collaborazione nella Comunità. Dovremmo abituarci tutti a pensare al plurale, al bene anche degli altri, quelli più fragili e bisognosi"
Concetti come "etica" e "giustizia sociale", presenti nel suo saggio, sono di grande attualità. Direi che si tratti di temi universali sui quali fa sempre bene dialogare e confrontarsi. Cosa ne pensa al riguardo?
"Il percorso che propongo all'interno del saggio è fondato su una libertà che comprende il valore della prossimità come viatico di progresso per tutti, anche degli ultimi. Presenta quindi citazioni e riferimenti antropologici e giuridici, è di natura circolare, è tutelato dalla nostra Costituzione, dalla presenza di uno Stato democratico che giustamente punisce chi sbaglia per tutelare il territorio da rischi e sviluppare benessere e armonia".
La giustizia terrena è spesso lacunosa, imprecisa e fallace. Tanti sono rassegnati di fronte a tale stato di cose e non hanno più fiducia. Lei cosa propone al riguardo?
"La prova di quanto lei afferma nella domanda è fornita dalla testimonianza di esempi di vite difficili e stati di estrema fragilità. E' necessario sviluppare un maggiore senso di appartenenza alla fratellanza di genere, sia con l'applicazione imparziale e giusta delle leggi, che evitando soggettivismi interpretativi da parte dei giudici o dei comuni cittadini".
Perché, secondo Lei, sarebbe utile leggere il suo saggio? Quali riflessioni potrebbe stimolare nel lettore?
"Ho scritto questo saggio per sollecitare le istituzioni a riflettere circa un cambiamento del sistema Giustizia, al fine di renderlo più equo e rispettoso della dignità anche di chi sbaglia, e per stimolare ogni persona che può ad avere uno sguardo e una voce di umana solidarietà per le fragilità umane. Il mio saggio è ricco di riflessioni, aiuta a meditare sul cammino che ciascuno di noi ha intrapreso, aspira a sviluppare nelle istituzioni una lettura diversa della società e del futuro che vorremmo per i nostri figli".