‘La prima volta’ di Paolo Conticini apre la stagione del Teatro Roma di Cerignola
L'attore toscano inaugura la stagione del Roma con il suo nuovo spettacolo
Cerignola - sabato 6 novembre 2021
16.56 Comunicato Stampa
Sarà l'attore Paolo Conticini ad inaugurare, lunedì 8 novembre alle 20.30, la stagione teatrale del "Roma Teatro, Cinema e…" di Cerignola. Lo farà con "La prima volta", uno spettacolo di musica e parole in cui racconta un po' di sé: dalla famiglia agli studi, dai suoi primi lavori fino all'incontro con Christian De Sica che nel 1995 gli assegnò una parte nel film da lui diretto, 'Uomini uomini uomini', che diede il via alla sua carriera cinematografica.
È il racconto di un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, ma anche in tv e in teatro (con registi quali Carlo Vanzina, Neri Parenti, Carlo Verdone, e attori come Veronica Pivetti e Luca Ward). Tra un aneddoto e l'altro, Conticini racconta del primo approccio con una donna, del primo bacio, di quando si è sentito veramente felice, ma anche della prima volta che è inciampato nella vita, trovando però la spinta a fare sempre meglio.
"L'idea – ha raccontato l'attore- mi è venuta il 9 gennaio 2019: ero nella palestra di un albergo e l'indomani avrei compiuto 50 anni. Mi sono guardato allo specchio e ho ripercorso ciò che avevo conquistato fino a quel momento. Beh, ero contento, soddisfatto, pronto a ripartire di nuovo. Così, complice poi anche il lockdown, ho messo insieme un po' di aneddoti scritti negli anni e ho immaginato di andare sulla tomba di mio nonno Alvaro, che ho amato tantissimo, e raccontargli tutto quello che non aveva potuto vedere della mia vita. In particolare, tutte le mie prime volte che ora racconto in scena, tra le canzoni dell'epoca".
Ed è così che un leggio e una chitarra diventano gli ingredienti principali di una performance di ottanta minuti in cui Paolo Conticini permette al pubblico di vedere, oltre al suo talento, cosa si nasconde dietro l'immagine dell'attore bello e atletico a cui non mancano paure, insicurezze e fragilità.
È il racconto di un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, ma anche in tv e in teatro (con registi quali Carlo Vanzina, Neri Parenti, Carlo Verdone, e attori come Veronica Pivetti e Luca Ward). Tra un aneddoto e l'altro, Conticini racconta del primo approccio con una donna, del primo bacio, di quando si è sentito veramente felice, ma anche della prima volta che è inciampato nella vita, trovando però la spinta a fare sempre meglio.
"L'idea – ha raccontato l'attore- mi è venuta il 9 gennaio 2019: ero nella palestra di un albergo e l'indomani avrei compiuto 50 anni. Mi sono guardato allo specchio e ho ripercorso ciò che avevo conquistato fino a quel momento. Beh, ero contento, soddisfatto, pronto a ripartire di nuovo. Così, complice poi anche il lockdown, ho messo insieme un po' di aneddoti scritti negli anni e ho immaginato di andare sulla tomba di mio nonno Alvaro, che ho amato tantissimo, e raccontargli tutto quello che non aveva potuto vedere della mia vita. In particolare, tutte le mie prime volte che ora racconto in scena, tra le canzoni dell'epoca".
Ed è così che un leggio e una chitarra diventano gli ingredienti principali di una performance di ottanta minuti in cui Paolo Conticini permette al pubblico di vedere, oltre al suo talento, cosa si nasconde dietro l'immagine dell'attore bello e atletico a cui non mancano paure, insicurezze e fragilità.