Carovana della prevenzione
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Attualità

La prevenzione senologica viaggia in camper

Screening gratuiti in piazza Mercadante

Si è chiusa ieri, 10 maggio, la giornata di screening itinerante della Carovana della prevenzione Komen, col suo pool di esperti del Gemelli di Roma, dedicata alla prevenzione dei tumori al seno, alla mappatura dei nei, oltre che a consulenze nutrizionali. Come sempre l'iniziativa, che quest'anno è stata adottata dall'Amministrazione comunale in collaborazione con l'associazione "Costruiamo", ha richiamato molte più persone, più di quante non ne fosse possibile visitare. Le prenotazioni sono andate ben oltre quelle che si sarebbero potute fare, in tilt il numero WhatsApp messo a disposizione, inondato di richieste.

Non è mancato, anche quest'anno, la collaborazione dell'ITET "Dante Alighieri, che con alcune alunne del percorso di secondo livello, ha concretizzato la sua partnership a supporto dell'organizzazione.
Accessi registrati anche da S. Agata e da Anzano di Puglia. Trentasei le mammografie con ecografia e visita senologica, 9 le ecografie con visita senologica, 35 le visite dermatologiche per la mappatura dei nei, 30 le consulenze nutrizionali.

Dagli esami effettuati risulta una percentuale circa il 5% di casi sospetti che dovranno approfondire l'iter diagnostico. Questo a testimonianza del fatto che c'è bisogno di allargare le maglie per i parametri legati allo screening, oltre le fasce raccomandate.
La giornata di screening per il tumore al seno è stata infatti dedicata a chi era al di sotto dei 50 anni o al di 70 sopra. La presenza di casi in famiglia ha costituito motivo di precedenza ed il disagio sociale è stata la terza condizione per poter essere inseriti. Non occorreva soddisfare tutti e tre i requisiti, ma ciascuno rappresentava criterio per l'accesso.

Non sono mancati tentativi di "pressione" per accedere alla giornata di screening, nonostante non si rientrasse nei parametri individuati né per età, né per familiarità e tanto meno per disagio sociale, "nihil novi sub sole novum". Insomma, la solita storia dell'italiano medio!
A smascherare i "falsi" bisognosi, un "filtro strettissimo", che ha assicurato trasparenza ed equità nel servizio offerto.
Ci preme ricordare che la Regione Puglia ha già emanato una legge, quella del 2 febbraio 2022, n.1, in merito al potenziamento del programma di screening per la diagnosi precoce del tumore alla mammella, allargando la fascia di età rientrante nel programma e anticipandola ai 45 anni, arrivando poi ai 74.

I tempi della Sanità pubblica, si sa, sono lunghi e ad oggi la macchina non ancora si è messa in moto, ma la malattia ha bisogno di tempestività nella diagnosi.
Diagnosi tempestive sono fondamentali e lo screening precoce è l'unica via che consente di arginare eventuali problematiche oncologiche. È lecito sperare che le lunghe liste di attesa diventino al più presto solo un ricordo.
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