“La musica ci rende liberi”. Successo per il primo concerto di sassofoni nel carcere di Foggia
Organizzato da Conservatorio “U. Giordano” e CSV Foggia.
Cerignola - martedì 18 dicembre 2018
10.26 Comunicato Stampa
Organizzato da Conservatorio "U. Giordano" e CSV Foggia. Il messaggio dei detenuti, letto da Antonio:
"Grazie a voi siamo più sereni in queste feste, più speranzosi e più inclini a pazientare, ad operare e persino a comprendere il prossimo. Perché l'eccezione, a volte, è più forte della regola. Perché l'eccezione siete voi, questo Natale siete voi, carico di speranza e gioia".
"La regola del carcere impone la tristezza nei giorni festivi, all'ombra di stati d'animo, appesantisce la pena e aumenta il malumore. Ma è all'interno della regola che risiede l'eccezione, che disinvolta si muove in un gioco sottile di contrapposizioni, di chiaroscuro. Perché questo è il carcere: luce e ombra, espiazione e sorpresa. E a rappresentare questa sorpresa, questo barlume di inaspettata luce siete voi con la vostra allegria, gioia e sicurezza, con la speranza di infondere nei nostri cuori una porzione di inedita serenità. Grazie a voi siamo più sereni in queste feste, più speranzosi e più inclini a pazientare, ad operare e persino a comprendere il prossimo. Perché l'eccezione, a volte, è più forte della regola. Perché l'eccezione siete voi, questo Natale siete voi, carico di speranza e gioia. Grazie a voi, grazie al Presidente e al vostro Maestro del Conservatorio, grazie al Presidente e al CSV Foggia per aver organizzato questo concerto e grazie ad Annalisa Graziano, che opera per noi ed è nostra amica. Grazie davvero, perché come dice Bob Marley, la musica rende liberi".
In un messaggio letto da Antonio S. sul palco del teatro della Casa Circondariale di Foggia, rivolto ai musicisti del Conservatorio "U. Giordano", risiede il senso dell'iniziativa organizzata ieri e oggi nel carcere di Via delle Casermette.
IL QUARTETTO - Stefano Russo (sax soprano), Melanie Armillotta (sax contralto), Gabriele Cosimo Gramazio (sax tenore) e Girolamo Ferri (sax baritono), allievi dei maestri Daniele Berdini e Leonardo Sbaffi hanno allietato la platea con un dono musicale, a pochi giorni dalle festività natalizie. Le note di Samuel Barber e Johann Strauss, le opere di Paolo Carlomè e il ragtime di Scott Joplin, il neoclassicismo di Heitor Villa-Lobos hanno risuonato per circa un'ora nel teatro dell'Istituto Penitenziario.
L'IMPEGNO DEL CONSERVATORIO - "Sono felice di essere tornato in questo luogo – ha detto il Presidente del Conservatorio, Saverio Russo - dove sono già stato, alcuni anni fa, da Presidente di una Fondazione bancaria, per la presentazione di un libro. Oggi ritorno da Presidente del Conservatorio, lieto di aver accettato l'invito del CSV Foggia ad organizzare un momento musicale nel periodo natalizio. Non è sicuramente un momento semplice per chi è lontano dagli affetti, speriamo così di potervi donare un pomeriggio di sollievo. Qualche anno fa il Conservatorio ha organizzato qui un corso di chitarra; l'auspicio è che questa esperienza si possa replicare presto".
L'iniziativa è stata organizzata partendo dal presupposto che la musica è terapeutica e può aiutare ad elaborare il disagio causato dal sentirsi recluso; è in grado di alleviare la percezione del dolore e favorisce reazioni e relazioni emotive.
LA RETE DEL CSV - "Non vi dovete mai abbattere – ha sottolineato il Presidente del CSV Foggia, Pasquale Marchese - perché la vita continua e bisogna alzarsi. In un'altra canzone Bob Marley dice 'Alzatevi'. Ascoltate questa parola, rialzatevi dal passato per diventare uomini ancora migliori. In questo percorso non vi faremo mai mancare il supporto nostro e delle associazioni, che realizzano numerose attività con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti. Annalisa e tutti i nostri operatori lavorano con impegno in questo settore e nuove attività saranno realizzate in futuro".
Il programma musicale è stato presentato dal Maestro Leonardo Sbaffi, che ha preparato i giovani allievi per i concerti.
LA MUSICA E L'ALTRO - "La musica non può essere fatta in solitudine – ha spiegato - ha bisogno dell'altro. La musica è l'unica disciplina che fa dell'altro l'elemento essenziale. Risiede in questo la differenza tra sport e musica: il primo è competizione e anche se la squadra gioca male si può vincere per una azione geniale del singolo. Nella musica non è possibile, perché è fatta di equilibri: se qualcuno eccede o dà meno, il risultato è negativo. La musica ci insegna ad ascoltare e a dare attenzione all'altro, a non essere in competizione. Questo hanno fatto i nostri ragazzi: studiano insieme ma hanno sperimentato questa formazione appositamente per questo appuntamento e sono certo che ognuno di loro darà il meglio".
Questo pomeriggio si replica, alle ore 15.00, per altre Sezioni dell'Istituto Penitenziario foggiano.
"Grazie a voi siamo più sereni in queste feste, più speranzosi e più inclini a pazientare, ad operare e persino a comprendere il prossimo. Perché l'eccezione, a volte, è più forte della regola. Perché l'eccezione siete voi, questo Natale siete voi, carico di speranza e gioia".
"La regola del carcere impone la tristezza nei giorni festivi, all'ombra di stati d'animo, appesantisce la pena e aumenta il malumore. Ma è all'interno della regola che risiede l'eccezione, che disinvolta si muove in un gioco sottile di contrapposizioni, di chiaroscuro. Perché questo è il carcere: luce e ombra, espiazione e sorpresa. E a rappresentare questa sorpresa, questo barlume di inaspettata luce siete voi con la vostra allegria, gioia e sicurezza, con la speranza di infondere nei nostri cuori una porzione di inedita serenità. Grazie a voi siamo più sereni in queste feste, più speranzosi e più inclini a pazientare, ad operare e persino a comprendere il prossimo. Perché l'eccezione, a volte, è più forte della regola. Perché l'eccezione siete voi, questo Natale siete voi, carico di speranza e gioia. Grazie a voi, grazie al Presidente e al vostro Maestro del Conservatorio, grazie al Presidente e al CSV Foggia per aver organizzato questo concerto e grazie ad Annalisa Graziano, che opera per noi ed è nostra amica. Grazie davvero, perché come dice Bob Marley, la musica rende liberi".
In un messaggio letto da Antonio S. sul palco del teatro della Casa Circondariale di Foggia, rivolto ai musicisti del Conservatorio "U. Giordano", risiede il senso dell'iniziativa organizzata ieri e oggi nel carcere di Via delle Casermette.
IL QUARTETTO - Stefano Russo (sax soprano), Melanie Armillotta (sax contralto), Gabriele Cosimo Gramazio (sax tenore) e Girolamo Ferri (sax baritono), allievi dei maestri Daniele Berdini e Leonardo Sbaffi hanno allietato la platea con un dono musicale, a pochi giorni dalle festività natalizie. Le note di Samuel Barber e Johann Strauss, le opere di Paolo Carlomè e il ragtime di Scott Joplin, il neoclassicismo di Heitor Villa-Lobos hanno risuonato per circa un'ora nel teatro dell'Istituto Penitenziario.
L'IMPEGNO DEL CONSERVATORIO - "Sono felice di essere tornato in questo luogo – ha detto il Presidente del Conservatorio, Saverio Russo - dove sono già stato, alcuni anni fa, da Presidente di una Fondazione bancaria, per la presentazione di un libro. Oggi ritorno da Presidente del Conservatorio, lieto di aver accettato l'invito del CSV Foggia ad organizzare un momento musicale nel periodo natalizio. Non è sicuramente un momento semplice per chi è lontano dagli affetti, speriamo così di potervi donare un pomeriggio di sollievo. Qualche anno fa il Conservatorio ha organizzato qui un corso di chitarra; l'auspicio è che questa esperienza si possa replicare presto".
L'iniziativa è stata organizzata partendo dal presupposto che la musica è terapeutica e può aiutare ad elaborare il disagio causato dal sentirsi recluso; è in grado di alleviare la percezione del dolore e favorisce reazioni e relazioni emotive.
LA RETE DEL CSV - "Non vi dovete mai abbattere – ha sottolineato il Presidente del CSV Foggia, Pasquale Marchese - perché la vita continua e bisogna alzarsi. In un'altra canzone Bob Marley dice 'Alzatevi'. Ascoltate questa parola, rialzatevi dal passato per diventare uomini ancora migliori. In questo percorso non vi faremo mai mancare il supporto nostro e delle associazioni, che realizzano numerose attività con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti. Annalisa e tutti i nostri operatori lavorano con impegno in questo settore e nuove attività saranno realizzate in futuro".
Il programma musicale è stato presentato dal Maestro Leonardo Sbaffi, che ha preparato i giovani allievi per i concerti.
LA MUSICA E L'ALTRO - "La musica non può essere fatta in solitudine – ha spiegato - ha bisogno dell'altro. La musica è l'unica disciplina che fa dell'altro l'elemento essenziale. Risiede in questo la differenza tra sport e musica: il primo è competizione e anche se la squadra gioca male si può vincere per una azione geniale del singolo. Nella musica non è possibile, perché è fatta di equilibri: se qualcuno eccede o dà meno, il risultato è negativo. La musica ci insegna ad ascoltare e a dare attenzione all'altro, a non essere in competizione. Questo hanno fatto i nostri ragazzi: studiano insieme ma hanno sperimentato questa formazione appositamente per questo appuntamento e sono certo che ognuno di loro darà il meglio".
Questo pomeriggio si replica, alle ore 15.00, per altre Sezioni dell'Istituto Penitenziario foggiano.