Territorio
La Guardia di Finanza scopre 28 lavoratori “in nero”: a Cerignola segnalato un ristoratore
Le irregolarità riscontrate dalle Fiamme Gialle hanno interessato 14 datori di lavoro
Cerignola - giovedì 7 marzo 2024
15.12 Comunicato Stampa
Il lavoro nero è una piaga per l'intero sistema economico perché sottrae risorse all'erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.
Ammontano complessivamente a 28 i lavoratori "in nero" scoperti dalla Guardia di Finanza durante un'operazione svolta sul territorio della provincia di Foggia nell'ultimo mese.
I controlli si sono concentrati soprattutto nelle località di Cerignola, Manfredonia, Accadia, San Marco in Lamis, Cagnano Varano e Vieste.
Nello specifico, le irregolarità riscontrate hanno coinvolto 14 datori di lavoro titolari di attività di ristorazione, bar, panetterie, rosticcerie, rivendite di abbigliamento, ludoteche. Inoltre un centro estetico è risultato del tutto sconosciuto al Fisco, in quanto sprovvisto di partita Iva.
Da segnalare anche la posizione di un ristoratore di Cerignola, che impiegava esclusivamente manodopera "a nero", quindi non contrattualizzata.
Nei confronti di 4 titolari delle citate attività è stata avanzata proposta di sospensione dell'attività imprenditoriale, in quanto sono state rilevate condizioni di lavoro irregolare e/o gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Ammontano complessivamente a 28 i lavoratori "in nero" scoperti dalla Guardia di Finanza durante un'operazione svolta sul territorio della provincia di Foggia nell'ultimo mese.
I controlli si sono concentrati soprattutto nelle località di Cerignola, Manfredonia, Accadia, San Marco in Lamis, Cagnano Varano e Vieste.
Nello specifico, le irregolarità riscontrate hanno coinvolto 14 datori di lavoro titolari di attività di ristorazione, bar, panetterie, rosticcerie, rivendite di abbigliamento, ludoteche. Inoltre un centro estetico è risultato del tutto sconosciuto al Fisco, in quanto sprovvisto di partita Iva.
Da segnalare anche la posizione di un ristoratore di Cerignola, che impiegava esclusivamente manodopera "a nero", quindi non contrattualizzata.
Nei confronti di 4 titolari delle citate attività è stata avanzata proposta di sospensione dell'attività imprenditoriale, in quanto sono state rilevate condizioni di lavoro irregolare e/o gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.