Territorio
La diocesi esprime vicinanza al Vescovo Renna
Vicinanza e solidarietà a sostegno del Vescovo Renna. Accuse immotivate e ingiuste
Cerignola - lunedì 23 dicembre 2019
15.46 Comunicato Stampa
Pubblichiamo il comunicato stampa, a firma di mons. Antonio Mottola, pervenuto a mezzo mail dall'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Cerignola - Ascoli S.
È mons. Antonio Mottola, vicario generale della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e moderatore della Curia Vescovile, a farsi portavoce della vicinanza e della solidarietà che, in questi giorni, muovono dalle diverse città della Chiesa locale, a sostegno del vescovo Luigi Renna, nei confronti del quale, da parte di certa informazione locale, sono state mosse accuse immotivate e ingiuste.
"L'intero presbiterio diocesano, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i diaconi delle Vicarie di Ascoli Satriano e Orta Nova, così come della Vicaria di Cerignola, gli officiali di Curia e i direttori degli Uffici pastorali, i membri dell'associazionismo e dei diversi movimenti ecclesiali, sono unanimi e concordi nell'esprimere la propria vicinanza e la propria solidarietà al vescovo Luigi Renna, colpito ingiustamente in queste ultime settimane da una campagna di informazione che si rivela denigratoria e offensiva. Tutti ed ognuno fanno proprio e rilanciano, con fermezza e convinzione, quanto il pastore della Chiesa locale ha ribadito nel suo Messaggio distribuito in diocesi per l'ormai imminente solennità del Natale. Siamo tutti convinti, come scrive mons. Renna che, insieme, dobbiamo 'fasciare le ferite' del nostro territorio, consapevoli che - è l'insegnamento del magistero episcopale - tutti 'camminiamo nella stessa direzione, che è quella della legalità, via al bene comune'".
"Voglio ricordare inoltre, perché non tutti sembrano ricordarlo - continua mons. Mottola - che fin dal Suo ingresso in diocesi il vescovo Renna si è fatto acuto portavoce e convinto sostenitore della legalità, in un percorso di formazione e di approfondimento teso a fronteggiare le numerose fragilità individuabili nell''economia precaria', nella 'politica che assume il volto del populismo', nella debolezza dell''educare' e nello 'spettro della corruzione', mirando, invece, al 'rispetto della persona' nella giustizia e nell'onestà, in quanto solo 'da un'azione educativa costante e profonda, si costruisce una società più giusta, in cui ognuno fa la sua parte'".
È mons. Antonio Mottola, vicario generale della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e moderatore della Curia Vescovile, a farsi portavoce della vicinanza e della solidarietà che, in questi giorni, muovono dalle diverse città della Chiesa locale, a sostegno del vescovo Luigi Renna, nei confronti del quale, da parte di certa informazione locale, sono state mosse accuse immotivate e ingiuste.
"L'intero presbiterio diocesano, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i diaconi delle Vicarie di Ascoli Satriano e Orta Nova, così come della Vicaria di Cerignola, gli officiali di Curia e i direttori degli Uffici pastorali, i membri dell'associazionismo e dei diversi movimenti ecclesiali, sono unanimi e concordi nell'esprimere la propria vicinanza e la propria solidarietà al vescovo Luigi Renna, colpito ingiustamente in queste ultime settimane da una campagna di informazione che si rivela denigratoria e offensiva. Tutti ed ognuno fanno proprio e rilanciano, con fermezza e convinzione, quanto il pastore della Chiesa locale ha ribadito nel suo Messaggio distribuito in diocesi per l'ormai imminente solennità del Natale. Siamo tutti convinti, come scrive mons. Renna che, insieme, dobbiamo 'fasciare le ferite' del nostro territorio, consapevoli che - è l'insegnamento del magistero episcopale - tutti 'camminiamo nella stessa direzione, che è quella della legalità, via al bene comune'".
"Voglio ricordare inoltre, perché non tutti sembrano ricordarlo - continua mons. Mottola - che fin dal Suo ingresso in diocesi il vescovo Renna si è fatto acuto portavoce e convinto sostenitore della legalità, in un percorso di formazione e di approfondimento teso a fronteggiare le numerose fragilità individuabili nell''economia precaria', nella 'politica che assume il volto del populismo', nella debolezza dell''educare' e nello 'spettro della corruzione', mirando, invece, al 'rispetto della persona' nella giustizia e nell'onestà, in quanto solo 'da un'azione educativa costante e profonda, si costruisce una società più giusta, in cui ognuno fa la sua parte'".