La DC fa marcia indietro e si schiera con il centro destra
I vertici del partito aggiungono che la formazione politica pugliese è inesistente dal novembre 2017. La Dc, alle prossime regionali sarà schierata con il centrodestra
Puglia - mercoledì 15 luglio 2020
19.39
La Democrazia Cristiana cambia completamente idea, si defila ed esce dalla coalizione di centrosinistra che sosterrà Michele Emiliano alle prossime regionali in Puglia. Il presidente della Dc, Emilio Cugliari, ha sospeso dal partito gli esponenti pugliesi Cosimo Damiano Tramonte e Giuseppe Cortese, invitando lo stesso Emiliano a «Escludere il simbolo della Democrazia Cristiana Regione Puglia tra quelli dei partiti che sostengono la sua candidatura a presidente Regione Puglia».
La Dc, ha insistito Cugliari, alle prossime regionali sarà schierata con il centrodestra; i vertici del partito aggiungono che la formazione politica regionale in Puglia è inesistente dal novembre 2017, e che quindi la Dc pugliese non aveva l'autorità per schierarsi dalla parte di Emiliano.
«Vedere il glorioso simbolo scudocrociato della Democrazia Cristiana di degasperiana memoria – dichiara il segretario politico nazionale della Dc Angelo Sandri – associato a scelte di sinistra senza il necessario deliberato da parte del nostro partito mi stupisce e mi addolora, non meno che la sacrilega trasformazione in moschea della Basilica di Santa Sofia. Mi stupisce infatti che un manipolo di sedicenti democratici cristiani "infanghi" il glorioso simbolo della D.C. con totale dispregio delle più elementari norme di democrazia interna che – nel caso di specie – non possono non tener conto del vigente statuto della Democrazia Cristiana e del regolamento attuativo dello stesso e a cui ogni ogni democratico cristiano è obbligatoriamente tenuto ad adeguarsi».
La Dc, ha insistito Cugliari, alle prossime regionali sarà schierata con il centrodestra; i vertici del partito aggiungono che la formazione politica regionale in Puglia è inesistente dal novembre 2017, e che quindi la Dc pugliese non aveva l'autorità per schierarsi dalla parte di Emiliano.
«Vedere il glorioso simbolo scudocrociato della Democrazia Cristiana di degasperiana memoria – dichiara il segretario politico nazionale della Dc Angelo Sandri – associato a scelte di sinistra senza il necessario deliberato da parte del nostro partito mi stupisce e mi addolora, non meno che la sacrilega trasformazione in moschea della Basilica di Santa Sofia. Mi stupisce infatti che un manipolo di sedicenti democratici cristiani "infanghi" il glorioso simbolo della D.C. con totale dispregio delle più elementari norme di democrazia interna che – nel caso di specie – non possono non tener conto del vigente statuto della Democrazia Cristiana e del regolamento attuativo dello stesso e a cui ogni ogni democratico cristiano è obbligatoriamente tenuto ad adeguarsi».