Territorio
La battaglia di suor Paola contro il caporalato
Intervista alla religiosa delle Figlie della Carità di Cerignola
Cerignola - mercoledì 8 luglio 2015
20.15
Da molti anni è in prima linea per salvaguardare i diritti dei più deboli, in particolare degli immigrati costretti a lavorare nei campi agricoli di Cerignola. Suor Paola Palmieri, delle Figlie della Carità della città ofantina, ha iniziato una battaglia al fianco del popolo degli 'invisibili', sottopagato e sfruttato, costretto a lavorare fino a 10 ore sotto il sole per paghe misere. Fragole, ciliege, pomodorini, angurie, i frutti della qualità italiana che in questa stagione allietano le tavole di molti, rappresentano la fatica quotidiana di braccianti che, sotto i cosiddetti 'caporali', lavorano a giornata per pochi euro tra mancanza di diritti, soprusi e condizioni lavorative al di sotto della dignità umana. "Da tre anni e mezzo – spiega Suor Paola – insieme ad un numero discreto di volontari, operiamo quotidianamente nella realtà di Tre Titoli, a pochi chilometri da Cerignola. Molto è stato fatto, ma ancora molto c'è da fare. Come diceva il nostro fondatore, San Vincenzo de Paoli, 'I poveri io li ho visti e, una volta che li ho visti, mi tormentano e sono il peso del mio tormento'. Gli invisibili di Tre Titoli devono essere il nostro tormento".
Intervista realizzata da Stefano Pepe.
Intervista realizzata da Stefano Pepe.