Vita di città
La Bambinella a Cerignola tra religione e tradizione: cucoli fritti a volontà a casa e nelle scuole
Con questa ricorrenza si aprono ufficialmente le festività natalizie nella città ofantina
Cerignola - martedì 21 novembre 2023
Il 21 Novembre a Cerignola ricorre la Bambnell, la presentazione di Maria Bambina al Tempio di Gerusalemme per la consacrazione a Dio. L'episodio religioso è stato ricordato per la prima volta da Papa Sisto V. Per i cerignolani la ricorrenza religiosa (che apre ufficialmente il periodo natalizio) è strettamente legata alla tradizione dei cucul fritt, che si preparano a pranzo o durante la serata in condivisione con familiari e amici.
I cucoli fritti possono essere vuoti (e accompagnati dal gustoso "sartasciniello"), oppure ripieni di pomodoro, mozzarella e altri ingredienti. C'è chi sfizia a metterci un po' di tutto, dalle cime di rape alla Nutella per i più piccoli o golosi.
La tradizione di preparare i cucoli fritti alla Bambinella si è estesa anche alle scuole, dove li si condivide tra docenti, alunni e genitori. E' un ottimo modo per tramandare questa abitudine anche alle nuove generazioni.
Resta il fatto però che da alcuni anni a questa parte sta aumentando la domanda di cucoli a pranzo o cena presso forni e pizzerie, a dimostrazione di come a casa non si frigga più come una volta.
L'importante è rispettare la tradizione, qualcuno pensa (a giusta ragione). E quindi Bambinella sia, comunque!
L'odore di fritto nell'aria riporta inevitabilmente alle tavolate in famiglia, con la prima tombola e i giochi di carte che inauguravano il periodo di Natale. In questa occasione è bello rispolverare testi che parlano della Bambinella, come questa poesia del cerignolano L. Quarticelli, composta rigorosamente in vernacolo.
La Bamb'nell
La scurie ste calan
E au pizz d la stroit la luc elettric so' app'cciot,
la negghie coil cum nu panne.
I uagnon, m'nenn
Ch la stroit vann curren,
stè chi cerch e stè chi trouv,
mo s'appice la fanouv.
Vr'vott u fuch russ e bell,
è la seir d la Bamn'nell!
U fum s galz fitt fitt
S sent l'addour di cuchel fritt.
(L. Quarticelli).
I cucoli fritti possono essere vuoti (e accompagnati dal gustoso "sartasciniello"), oppure ripieni di pomodoro, mozzarella e altri ingredienti. C'è chi sfizia a metterci un po' di tutto, dalle cime di rape alla Nutella per i più piccoli o golosi.
La tradizione di preparare i cucoli fritti alla Bambinella si è estesa anche alle scuole, dove li si condivide tra docenti, alunni e genitori. E' un ottimo modo per tramandare questa abitudine anche alle nuove generazioni.
Resta il fatto però che da alcuni anni a questa parte sta aumentando la domanda di cucoli a pranzo o cena presso forni e pizzerie, a dimostrazione di come a casa non si frigga più come una volta.
L'importante è rispettare la tradizione, qualcuno pensa (a giusta ragione). E quindi Bambinella sia, comunque!
L'odore di fritto nell'aria riporta inevitabilmente alle tavolate in famiglia, con la prima tombola e i giochi di carte che inauguravano il periodo di Natale. In questa occasione è bello rispolverare testi che parlano della Bambinella, come questa poesia del cerignolano L. Quarticelli, composta rigorosamente in vernacolo.
La Bamb'nell
La scurie ste calan
E au pizz d la stroit la luc elettric so' app'cciot,
la negghie coil cum nu panne.
I uagnon, m'nenn
Ch la stroit vann curren,
stè chi cerch e stè chi trouv,
mo s'appice la fanouv.
Vr'vott u fuch russ e bell,
è la seir d la Bamn'nell!
U fum s galz fitt fitt
S sent l'addour di cuchel fritt.
(L. Quarticelli).