Territorio
L’estremo saluto ad Aurora e Agostino.
Questo pomeriggio alle ore 15:30 il momento del dolore da rispettare, delle lacrime, della compartecipazione, del silenzio, della riflessione… della sofferenza che invade, aleggia, lega e annoda una comunità che si deve sentire unita.
Cerignola - martedì 15 gennaio 2019
11.07
Questo pomeriggio alle ore 15:30, nel Duomo di Cerignola, si terranno i funerali dei due giovanissimi cerignolani deceduti nell'incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e domenica 13 Gennaio 2019.
L'estremo saluto ad Aurora Traversi e Agostino Antonacci, l'abbraccio dell'intera comunità cittadina alle famiglie straziate dal dolore, il pianto dei coetanei schiaffeggiati dalla non accettazione della cruda realtà, la sofferenza dei tantissimi genitori che si immedesima nella tragica e inspiegabile disperazione.
Una campana a morto che rimbomba nel cuore di ogni cittadino, martella e scuote le coscienze, risuona nell'anima evidenziando l'incolmabile vuoto delle perdita di due giovanissime vite, svuota il cuore e annoda la gola.
Non è il momento di filmare con lo smartphone scene che, invece, occorrerebbe fermare e filmare con l'anima, né il momento di fotografare lacrime di dolore, neanche quello di osservare lo strazio. È il momento del dolore da rispettare, delle lacrime da asciugare, della compartecipazione, del silenzio, della riflessione… della sofferenza che invade, aleggia, lega e annoda una comunità che si deve sentire unita.
L'estremo saluto ad Aurora Traversi e Agostino Antonacci, l'abbraccio dell'intera comunità cittadina alle famiglie straziate dal dolore, il pianto dei coetanei schiaffeggiati dalla non accettazione della cruda realtà, la sofferenza dei tantissimi genitori che si immedesima nella tragica e inspiegabile disperazione.
Una campana a morto che rimbomba nel cuore di ogni cittadino, martella e scuote le coscienze, risuona nell'anima evidenziando l'incolmabile vuoto delle perdita di due giovanissime vite, svuota il cuore e annoda la gola.
Non è il momento di filmare con lo smartphone scene che, invece, occorrerebbe fermare e filmare con l'anima, né il momento di fotografare lacrime di dolore, neanche quello di osservare lo strazio. È il momento del dolore da rispettare, delle lacrime da asciugare, della compartecipazione, del silenzio, della riflessione… della sofferenza che invade, aleggia, lega e annoda una comunità che si deve sentire unita.