Territorio
L'Assessore Lionetti sul sequestro del Depuratore cittadino
Questo è il frutto dell’attività dell’Amministrazione comunale sulla delicata questione, condotta con serietà e responsabilità, mediante gli strumenti previsti dalla legge.
Cerignola - martedì 20 giugno 2017
16.09 Comunicato Stampa
Questa mattina il Nucleo Operativo ecologico dei Carabinieri ha proceduto al sequestro preventivo dell'impianto di depurazione di Cerignola.
Come evincibile dagli atti, le ispezioni presso l'impianto da parte dei Carabinieri nonché dell'Arpa sono partite dal mese di febbraio dello scorso anno, mentre le attestazioni del non corretto funzionamento della depurazione delle acque reflue cittadine risalgono addirittura a maggio 2014.
Ispezioni sollecitate anche con diverse missive/denunce presentate dall'Amministrazione agli organi di controllo competenti in materia, nonché alla Autorità giudiziaria, che evidenziavano il fenomeno diffuso del cattivo odore che si diffondeva in città da diverso tempo e senza soluzione di continuità.
Ciò a dimostrazione di come l'Amministrazione si è sempre occupata e preoccupata del cattivo funzionamento dell'impianto di depurazione.
Resta chiaramente la facoltà d'uso dell'impianto da parte dell'Acquedotto Pugliese, con disposizione a terminare i lavori di potenziamento entro il termine perentorio di 6 mesi.
Questo è quanto attestano gli atti.
Questa è la nuda e cruda verità.
Questo è il frutto dell'attività dell'Amministrazione comunale sulla delicata questione, condotta con serietà e responsabilità, mediante gli strumenti previsti dalla legge.
Seguiremo, come sempre, con scrupolosa attenzione il prosieguo della vicenda, collaborando con l'Autorità giudiziaria, sperando in una quanto più rapida e positiva risoluzione della problematica.
Come evincibile dagli atti, le ispezioni presso l'impianto da parte dei Carabinieri nonché dell'Arpa sono partite dal mese di febbraio dello scorso anno, mentre le attestazioni del non corretto funzionamento della depurazione delle acque reflue cittadine risalgono addirittura a maggio 2014.
Ispezioni sollecitate anche con diverse missive/denunce presentate dall'Amministrazione agli organi di controllo competenti in materia, nonché alla Autorità giudiziaria, che evidenziavano il fenomeno diffuso del cattivo odore che si diffondeva in città da diverso tempo e senza soluzione di continuità.
Ciò a dimostrazione di come l'Amministrazione si è sempre occupata e preoccupata del cattivo funzionamento dell'impianto di depurazione.
Resta chiaramente la facoltà d'uso dell'impianto da parte dell'Acquedotto Pugliese, con disposizione a terminare i lavori di potenziamento entro il termine perentorio di 6 mesi.
Questo è quanto attestano gli atti.
Questa è la nuda e cruda verità.
Questo è il frutto dell'attività dell'Amministrazione comunale sulla delicata questione, condotta con serietà e responsabilità, mediante gli strumenti previsti dalla legge.
Seguiremo, come sempre, con scrupolosa attenzione il prosieguo della vicenda, collaborando con l'Autorità giudiziaria, sperando in una quanto più rapida e positiva risoluzione della problematica.