L'arte al servizio della vita: allo Zingarelli un defibrillatore semiautomatico
Con il progetto “Everyone can do it” il Liceo “Zingarelli – Sacro Cuore” – Liceo Scientifico “Federico II” di Cerignola e Stornarella vince il bando nazionale “La RCP secondo noi”
Cerignola - venerdì 2 ottobre 2020
8.45
Il Liceo "Zingarelli – Sacro Cuore" – Liceo Scientifico "Federico II" di Cerignola e Stornarella è risultato primo in Italia tra le scuole secondarie di secondo grado nell'ambito del Bando "La RCP (Rianimazione Cardio Polmonare) Secondo Noi" indetto dalla Italian Resuscitation Council. La IRC è un'associazione non a scopo di lucro, riconosciuta, che mira alla diffusione della cultura e dell'organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia. Collabora attivamente, inoltre, con l'European Resuscitation Council (ERC) in Europa, rivolgendosi al mondo sanitario e non, sul territorio nazionale. Il bando prevedeva la realizzazione di elaborati grafici e testuali che avessero come tema centrale la rianimazione cardiopolmonare vista dalle nuove generazioni, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sulle problematiche relative all'arresto cardiaco e sulla necessaria formazione per salvare vite umane. Le studentesse e gli studenti della IV A dell'indirizzo scientifico di Stornarella, guidati dai docenti G. Cianciotta e F. Traversi, si sono distinti attraverso un suggestivo, quanto esplicativo, fumetto intitolato "Everyone can do it" (Tutti possono farlo). "Tutti possono farlo, perché ciascuno di noi – ha commentato il Dirigente scolastico, Giuliana Colucci - è in grado di compiere le manovre della catena di sopravvivenza, indipendentemente dall'età, dal sesso e dalla professione. La comunità scolastica, grazie a questa iniziativa, ha avuto l'occasione non solo di riflettere sull'importanza di questi argomenti, ma ha contribuito a divulgare quanto appreso ad un pubblico più ampio".
Il premio per questa importante vittoria è un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) Philips (modello Heartstart Hs1) e la formazione con certificazione ad opera di IRC di massimo 10 persone (tra docenti e personale Ata) alle manovre di BLSD.
Il fumetto, con il suo specifico linguaggio, rende il processo di contestualizzazione immediato e stimola l'interesse dell'osservatore. In particolare, "Everyone can do it" trae ispirazione dal celebre "Banchetto di Erode" di Donatello; come nel bassorilievo dell'artista fiorentino, infatti, la storia si dipana in tre piani diversi. Sullo sfondo è rappresentata la scena iniziale, mentre in primo piano vi è l'epilogo. Accanto alle vignette in cui è rappresentato un ragazzo che tenta di rianimare l'amico, vi sono dei focus per comprendere cosa avviene a livello microscopico: è l'ossigeno il vero protagonista dell'azione scenica. In primo piano nell'opera un timer perché, in caso di arresto cardiaco, è necessario agire il più tempestivamente possibile. I primi dieci minuti sono essenziali affinché l'ossigeno possa arrivare a tutte le cellule e vincere la gara per la vita. In Italia nel solo 2019 ben 60.000 sono state le vittime di arresto cardiaco. Ad essere colpiti non solo anziani o persone con diverse patologie, ma anche giovani e bambini.
"Attraverso questa iniziativa le nostre ragazze e i nostri ragazzi – ha concluso la Dirigente Colucci - ancora una volta, hanno dimostrato di essere cittadini attivi, in grado di intervenire nella realtà per migliorarla con le loro idee e capacità".
Il premio per questa importante vittoria è un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) Philips (modello Heartstart Hs1) e la formazione con certificazione ad opera di IRC di massimo 10 persone (tra docenti e personale Ata) alle manovre di BLSD.
Il fumetto, con il suo specifico linguaggio, rende il processo di contestualizzazione immediato e stimola l'interesse dell'osservatore. In particolare, "Everyone can do it" trae ispirazione dal celebre "Banchetto di Erode" di Donatello; come nel bassorilievo dell'artista fiorentino, infatti, la storia si dipana in tre piani diversi. Sullo sfondo è rappresentata la scena iniziale, mentre in primo piano vi è l'epilogo. Accanto alle vignette in cui è rappresentato un ragazzo che tenta di rianimare l'amico, vi sono dei focus per comprendere cosa avviene a livello microscopico: è l'ossigeno il vero protagonista dell'azione scenica. In primo piano nell'opera un timer perché, in caso di arresto cardiaco, è necessario agire il più tempestivamente possibile. I primi dieci minuti sono essenziali affinché l'ossigeno possa arrivare a tutte le cellule e vincere la gara per la vita. In Italia nel solo 2019 ben 60.000 sono state le vittime di arresto cardiaco. Ad essere colpiti non solo anziani o persone con diverse patologie, ma anche giovani e bambini.
"Attraverso questa iniziativa le nostre ragazze e i nostri ragazzi – ha concluso la Dirigente Colucci - ancora una volta, hanno dimostrato di essere cittadini attivi, in grado di intervenire nella realtà per migliorarla con le loro idee e capacità".