Cronaca
L'agricoltura nell'epoca della Marijuana
Sempre più piantagioni e sempre di maggiori dimensioni: perché?
Cerignola - sabato 8 ottobre 2016
11.37
Ormai è divenuto un fatto giornaliero e familiare il sequestro di piantagioni di marijuana e l'arresto dei loro "Coltivatori" in Capitanata. Perfino a Cerignola e nei Cinque Reali Siti.
Cercando di ripercorrere velocemente i fatti:
- 28 Agosto, Cerignola: In manette un 44enne mentre "Irrigava" la sua piantagione di Marijuana. Sequestrate 281 piante.
- 8 Settembre, Cerignola: Rinvenuta piantagione di marijuana di oltre 5 tonnellate con 1630 piante sotto un tendone di vite nei pressi del Santuario della Madonna di Ripalta; due gli arresti.
- 15 Settembre, Cerignola: Altre 171 piante sequestrate nei pressi della Valle dell'Ofanto e un cittadino di nazionalità rumena tratto in arresto.
- 20 Settembre, Cerignola: Tratti in arresto tre persone perché ritenuti responsabili della coltivazione di circa 1600 piante sempre nella Valle dell'Ofanto.
- 27 Settembre, Cerignola: 5 quintali e mezzo di Marijuana e tre arresti.
- 27 Settembre, Ordona: Scoperta una maxi-piantagione di Marijuana di 6 ettari con annesso laboratorio di essicazione.
- 29 Settembre, Cerignola: Scoperte in un vigneto 853 piante di Marijuana. Un arresto.
- 6 Ottobre, Orta Nova: Sequestrati 375 kg di Marijuana e due fucili. In manette un incensurato di Orta Nova.
La quantità dei sequestri ed il numero degli arrestati è allarmante, eppure, giornalmente, vengono scoperte nuove piantagioni di Marijuana.
Cosa spinge questi "agricoltori" ad offrire i loro terreni all'illegalità? Il fatto che l'oggettivo appiattimento del mercato agricolo rende sempre più infruttuoso se non costoso mantenere i terreni di proprietà, lasciando molte famiglie senza un reddito, può giustificare la scelta di delinquere? O è vero anche che non sono pochi quei nostri concittadini che puntano ad una vita agiata per vie più "brevi"?
Resta il fatto che la criminalità sta mettendo le mani sui terreni agricoli delle nostre città sfruttando la situazione di disagio economico che stanno affrontando i nostri contadini e, se non si fa qualcosa per risollevare il comparto agricolo e spingere i giovani ad abbandonare le droghe per abbracciare valori ed obbiettivi che gli motivino a riprendere veramente a vivere, la nostra agricoltura sarà soppiantata dalla Marijuana, con il benestare di chi dietro gestisce comodamente e in sicurezza questo business, lasciando che altri rischino e vengano arrestati al posto suo.
Cercando di ripercorrere velocemente i fatti:
- 28 Agosto, Cerignola: In manette un 44enne mentre "Irrigava" la sua piantagione di Marijuana. Sequestrate 281 piante.
- 8 Settembre, Cerignola: Rinvenuta piantagione di marijuana di oltre 5 tonnellate con 1630 piante sotto un tendone di vite nei pressi del Santuario della Madonna di Ripalta; due gli arresti.
- 15 Settembre, Cerignola: Altre 171 piante sequestrate nei pressi della Valle dell'Ofanto e un cittadino di nazionalità rumena tratto in arresto.
- 20 Settembre, Cerignola: Tratti in arresto tre persone perché ritenuti responsabili della coltivazione di circa 1600 piante sempre nella Valle dell'Ofanto.
- 27 Settembre, Cerignola: 5 quintali e mezzo di Marijuana e tre arresti.
- 27 Settembre, Ordona: Scoperta una maxi-piantagione di Marijuana di 6 ettari con annesso laboratorio di essicazione.
- 29 Settembre, Cerignola: Scoperte in un vigneto 853 piante di Marijuana. Un arresto.
- 6 Ottobre, Orta Nova: Sequestrati 375 kg di Marijuana e due fucili. In manette un incensurato di Orta Nova.
La quantità dei sequestri ed il numero degli arrestati è allarmante, eppure, giornalmente, vengono scoperte nuove piantagioni di Marijuana.
Cosa spinge questi "agricoltori" ad offrire i loro terreni all'illegalità? Il fatto che l'oggettivo appiattimento del mercato agricolo rende sempre più infruttuoso se non costoso mantenere i terreni di proprietà, lasciando molte famiglie senza un reddito, può giustificare la scelta di delinquere? O è vero anche che non sono pochi quei nostri concittadini che puntano ad una vita agiata per vie più "brevi"?
Resta il fatto che la criminalità sta mettendo le mani sui terreni agricoli delle nostre città sfruttando la situazione di disagio economico che stanno affrontando i nostri contadini e, se non si fa qualcosa per risollevare il comparto agricolo e spingere i giovani ad abbandonare le droghe per abbracciare valori ed obbiettivi che gli motivino a riprendere veramente a vivere, la nostra agricoltura sarà soppiantata dalla Marijuana, con il benestare di chi dietro gestisce comodamente e in sicurezza questo business, lasciando che altri rischino e vengano arrestati al posto suo.