Intervista a Giuliana Colucci, Assessore alla Cultura
“Spero di poter trovare la collaborazione sia della maggioranza, sia dell’opposizione”
Cerignola - giovedì 2 luglio 2015
10.15
Giuliana Colucci, laureata in Giurisprudenza, avvocato con numerose specializzazioni (tra queste bioetica e mediazione sistemica e familiare), è attualmente dirigente scolastico del Liceo Classico 'N. Zingarelli' e del Liceo Artistico 'Sacro Cuore' di Cerignola ed è Assessore alla Cultura della Giunta Metta. Con entusiasmo il Primo Cittadino annunciò, il 18 giugno scorso, l'entrata di Giuliana Colucci nella sua squadra, dichiarando: "La cultura è un volano di ricchezza economica. Il ruolo di Assessore in questo settore importantissimo entusiasma la professoressa Colucci e la invoglia al massimo impegno. Sono felice che Giuliana abbia scelto di vivere da vicino il mio progetto politico, quello di creare un "laboratorio" nel quale la nuova classe dirigente, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, possa crescere e svilupparsi". L'assessore auspica, per i prossimi anni, ad una collaborazione tra maggioranza ed opposizione per il bene della città.
Qual è la realtà culturale del nostro Comune?
La città di Cerignola ha grandi potenzialità culturali, il più delle volte mortificate. Vediamo il fiorire di una moltitudine di iniziative ad opera di associazioni che lavorano molto e massicciamente all'interno del territorio, quindi la nostra città sembrerebbe pronta per un lavoro più coordinato, più armonizzato e soprattutto non episodico, anche perché abbiamo tradizioni e culture da cui attingere in maniera profonda.
Come intende agire? Quali sono i programmi per l'assessorato da Lei diretto?
L'assessorato, come ho anche scritto in alcune note, è giunto del tutto nuovo ed inaspettato. Ho avuto un percorso del tutto diverso e, francamente, non mi sono mai avvicinata a questa coalizione e dunque ho dovuto immediatamente darmi da fare per cercare di costruire un percorso che avesse un criterio assiologico proprio di visione della cultura, in quanto la cultura è trasversale a tutto. La cultura è un modus vivendi, è un modo di affrontare la vita ed approcciarsi alle cose della vita pertanto, uno dei miei obiettivi, è quello di riorganizzare l'attività culturale della scuola e non solo. Vorrei coltivare il concetto di cultura in termini di conoscenza, ambiente, legalità e sicurezza; vorrei valorizzare i nostri luoghi dal Piano delle Fosse al Polo Museale, dal Borgo Antico a Torre Alemanna e soprattutto vorrei creare qualcosa di stabile e duraturo, qualcosa che non venga considerato una sterile successione di eventi, ma che diventi per la città un punto di riferimento costante nel tempo.
Cosa vuol dire, per Lei, cultura?
La cultura è un concetto molto ampio. Per me cultura vuol dire persona, entrare nel mondo e nei bisogni essenziali di una persona, la cultura è bellezza e benessere, cultura vuol dire coscienza, conoscenza, esperienza e competenza, avere un modo di pensare libero, aperto e dinamico, essere critici ed attivi, cultura vuol dire essere nel presente ma proiettarsi nel futuro.
Di recente ha dichiarato: 'ho dovuto superare molte resistenze personali per poter accettare questo onorevole incarico'. Quali sono state le resistenze maggiori?
L'ultimo periodo non è stato semplice. Il mio percorso personale era proiettato, in termini progettuali, in una direzione diversa e la mia principale resistenza deriva da questo. Franco Metta è stato un mio competitor, sebbene da parte mia non ci sia mai stata nessuna critica e nessun commento, in quanto ritengo che gli avversari vadano rispettati. Non è facile entrare in questa coalizione, anche se non posso che esprimere un giudizio positivo, loro hanno una dinamicità coinvolgente.
Quali sono i suoi obiettivi?
Spero di poter trovare la collaborazione sia della maggioranza, sia dell'opposizione in quanto il mio obiettivo è quello di avere rispetto e collaborazione. Vorrei adottare una nuova cultura per affrontare le tematiche, perché la cultura è incontro, partecipazione e dialogo. Io conto sul lavoro che farà la maggioranza ma conto anche sull'opposizione, perchè il progetto comune è quello di lavorare per la città, lavorare per le giovani generazioni che vanno promosse e valorizzate. In tutto ciò che farò, vorrei avere la piena partecipazione dei cittadini, vorrei che fossero attivi e propositivi, vorrei che mettessero da parte il torpore e vorrei che fossero vivi nell'entusiasmo di poter ripartire. Insieme.
Qual è la realtà culturale del nostro Comune?
La città di Cerignola ha grandi potenzialità culturali, il più delle volte mortificate. Vediamo il fiorire di una moltitudine di iniziative ad opera di associazioni che lavorano molto e massicciamente all'interno del territorio, quindi la nostra città sembrerebbe pronta per un lavoro più coordinato, più armonizzato e soprattutto non episodico, anche perché abbiamo tradizioni e culture da cui attingere in maniera profonda.
Come intende agire? Quali sono i programmi per l'assessorato da Lei diretto?
L'assessorato, come ho anche scritto in alcune note, è giunto del tutto nuovo ed inaspettato. Ho avuto un percorso del tutto diverso e, francamente, non mi sono mai avvicinata a questa coalizione e dunque ho dovuto immediatamente darmi da fare per cercare di costruire un percorso che avesse un criterio assiologico proprio di visione della cultura, in quanto la cultura è trasversale a tutto. La cultura è un modus vivendi, è un modo di affrontare la vita ed approcciarsi alle cose della vita pertanto, uno dei miei obiettivi, è quello di riorganizzare l'attività culturale della scuola e non solo. Vorrei coltivare il concetto di cultura in termini di conoscenza, ambiente, legalità e sicurezza; vorrei valorizzare i nostri luoghi dal Piano delle Fosse al Polo Museale, dal Borgo Antico a Torre Alemanna e soprattutto vorrei creare qualcosa di stabile e duraturo, qualcosa che non venga considerato una sterile successione di eventi, ma che diventi per la città un punto di riferimento costante nel tempo.
Cosa vuol dire, per Lei, cultura?
La cultura è un concetto molto ampio. Per me cultura vuol dire persona, entrare nel mondo e nei bisogni essenziali di una persona, la cultura è bellezza e benessere, cultura vuol dire coscienza, conoscenza, esperienza e competenza, avere un modo di pensare libero, aperto e dinamico, essere critici ed attivi, cultura vuol dire essere nel presente ma proiettarsi nel futuro.
Di recente ha dichiarato: 'ho dovuto superare molte resistenze personali per poter accettare questo onorevole incarico'. Quali sono state le resistenze maggiori?
L'ultimo periodo non è stato semplice. Il mio percorso personale era proiettato, in termini progettuali, in una direzione diversa e la mia principale resistenza deriva da questo. Franco Metta è stato un mio competitor, sebbene da parte mia non ci sia mai stata nessuna critica e nessun commento, in quanto ritengo che gli avversari vadano rispettati. Non è facile entrare in questa coalizione, anche se non posso che esprimere un giudizio positivo, loro hanno una dinamicità coinvolgente.
Quali sono i suoi obiettivi?
Spero di poter trovare la collaborazione sia della maggioranza, sia dell'opposizione in quanto il mio obiettivo è quello di avere rispetto e collaborazione. Vorrei adottare una nuova cultura per affrontare le tematiche, perché la cultura è incontro, partecipazione e dialogo. Io conto sul lavoro che farà la maggioranza ma conto anche sull'opposizione, perchè il progetto comune è quello di lavorare per la città, lavorare per le giovani generazioni che vanno promosse e valorizzate. In tutto ciò che farò, vorrei avere la piena partecipazione dei cittadini, vorrei che fossero attivi e propositivi, vorrei che mettessero da parte il torpore e vorrei che fossero vivi nell'entusiasmo di poter ripartire. Insieme.