Violenza contro le donne
Violenza contro le donne
Cronaca

Insulti, calci e pugni ai danni di due minori, la reazione dei cittadini

L’opinione pubblica punta il dito contro le famiglie dei bulletti, genitori per un verso incapaci di educare e, in situazioni più gravi, esempio di violenza. Dopo 24 ore dall’aggressione la violenza stava per ripetersi

Preoccupazione, sgomento, tanta rabbia da parte di molti genitori di Cerignola dopo il fatto di cronaca accaduto la sera del 29 giugno ai danni di una ragazzina aggredita per aver difeso il proprio amico accusato da un gruppo di bulli di essere gay.

Schiaffi e pugni ai danni dei due minori, uno perché "grasso" e "gay", l'altra per averlo difeso.

Non è la prima volta che bulletti alla guida di bici elettriche si aggirano nella Villa Comunale e nelle zone centrali della città per il solo scopo di provocare, ingiuriare, accusare, sfottere e poi accendere risse i danni di tranquilli coetanei. Un modus operandi che va avanti da tempo e che ogni giorno diventa sempre più pericoloso, sempre più aggressivo, difficile da gestire.

L'opinione pubblica punta il dito contro le famiglie dei bulletti, contro genitori per un verso incapaci di educare e, in situazioni più gravi, esempio di violenza, diseducazione, prepotenza.
"I genitori di oggi non hanno più nessuna conoscenza, capacità e preparazione a livello pedagogico" scrive su facebook un cittadino "Molte famiglie a Cerignola dovrebbero avere in casa un assistente sociale pianta stabile" è il commento di un altro cittadino dopo aver appreso la notizia. Alle critiche non è di certo mancata la scuola e le altre agenzie educative (parrocchia, oratorio, centro sociale) incapaci, secondo l'opinione di alcuni, di saper individuare alternative stimolanti tali da correggere devianze e porre esempi educativi attraenti.

Non è stata sacrificata di certo l'incapacità di sedare la lite da parte degli adulti, la viltà e la classica omertà di molti cittadini presenti. "Tutti gli adulti presenti si sono goduti lo spettacolo ....nessuno ha chiamato le forze dell'ordine che ovviamente non possono essere onnipresenti" è il commento di un cittadino.

Commenti che sottolineano un forte malessere da parte di coloro che vivono con ansia la normalissima passeggiata per il corso dei propri figli, manifestano la forte richiesta dell'ormai discutibile presidio delle forze dell'ordine che, purtroppo da anni, sono in numero esiguo, rivelano la grave incapacità di agire da parte degli adulti che temono ripercussioni, minacce, reazioni, denotano l'assenza di valori in molti dei nostri ragazzi bombardati quotidianamente da violenza e esempi negativi.

Alla voglia di manifestare da parte di molti cittadini, all'idea di organizzare un sit-in di protesta, alla proposta di richiedere ad alta voce la presenza dello Stato e delle Istituzioni la risposta dei violenti minori non è tardata ad arrivare, nella serata del 30 giugno, a 24 ore dall'accaduto, altri ragazzini sono stati costretti a stazionare in un bar per circa due ore in quanto minacciati dai soliti bulletti!
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