Iniziativa solidale per lo scrittore di Cerignola Alfonso Santamaria
Ha presentato il suo libro “L’alba sulla collina” devolvendo il ricavato della vendita alla Caritas parrocchiale
Cerignola - lunedì 23 settembre 2024
13.37
La cultura e la solidarietà vanno spesso di pari passo, creando occasioni di sinergia e scambio. E' quanto accaduto sabato scorso, in occasione della presentazione dell'ultimo libro dello scrittore Alfonso Santamaria, intitolato "L'alba sulla collina".
L'incontro con l'autore cerignolano si è svolto presso la Sala Padre Rufino della Parrocchia SS. Crocifisso (Convento), con la partecipazione di Fr. Antonio Belpiede e la moderazione di Stefania Matrella.
L'autore ha deciso di devolvere il ricavato della vendita dei volumi alla Caritas parrocchiale, che in questo periodo è parecchio in affanno per l'emergenza dei lavoratori stagionali.
Abbiamo chiesto ad Alfonso Santamaria un resoconto di questa iniziativa culturale e solidale al tempo stesso.
"La presentazione del mio ultimo romanzo, "L'alba sulla collina" presso la Sala Rufino del Convento ha registrato una buona affluenza, anche se non all'altezza di quelle che erano le aspettative. Ciò probabilmente anche a causa della concomitanza con diversi eventi quali la Fiera del Libro, la partita della Juventus e il concerto dei Modena City Ramblers in Piazza Duomo.
Un po' mi è dispiaciuto, perché il ricavato delle vendite andava appunto a favore della Caritas parrocchiale, di cui in passato sono stato volontario, perciò so quanto fosse importante la causa. Ogni ulteriore piccolo contributo rispetto a quelli comunque raccolti avrebbe fatto ulteriormente la differenza per chi è meno fortunato di noi", ha dichiarato l'autore.
Come si è svolta la serata e quali sono stati gli argomenti trattati?
La serata si è rivelata ricca di contenuti profondi, che ho condiviso con i presenti in sala. Si è trattato infatti di un incontro abbastanza partecipato, con interventi anche da parte del pubblico, che hanno offerto importanti spunti di riflessione e arricchimento. Abbiamo avuto modo, infatti, di esplorare a fondo le tematiche trattate nel libro, come ad esempio gli orrori della guerra (quella dei Balcani fa da sfondo alle vicende del mio romanzo). Si è parlato anche di fabbisogni, di solidarietà, di strategie per sensibilizzare i più giovani ad impegnarsi nel sociale, ma anche di Fede e dell'urgenza, per tutti, di trovare un senso.
Qual è dunque il bilancio di questa iniziativa solidale di cui ti sei fatto promotore?
In conclusione, direi che il bilancio è positivo per una serata che ha lasciato una traccia in chiunque abbia partecipato. Il dialogo nato attorno al romanzo è stato un' occasione per riflettere su questioni che ci toccano profondamente e ci invitano ad agire per diventare protagonisti attivi del cambiamento. Di questo ringrazio la Parrocchia del SS. Crocifisso, nelle persone di Padre Clemente, Padre Antonio, tutti i volontari Caritas e coloro che sono intervenuti, i quali, con l'acquisto del libro, hanno contribuito ad andare incontro ai bisogni spesso inascoltati e disattesi
Ed è forse questo il messaggio più importante venuto fuori ieri: ognuno deve fare la sua parte, solo così possiamo sperare in un mondo migliore.
L'incontro con l'autore cerignolano si è svolto presso la Sala Padre Rufino della Parrocchia SS. Crocifisso (Convento), con la partecipazione di Fr. Antonio Belpiede e la moderazione di Stefania Matrella.
L'autore ha deciso di devolvere il ricavato della vendita dei volumi alla Caritas parrocchiale, che in questo periodo è parecchio in affanno per l'emergenza dei lavoratori stagionali.
Abbiamo chiesto ad Alfonso Santamaria un resoconto di questa iniziativa culturale e solidale al tempo stesso.
"La presentazione del mio ultimo romanzo, "L'alba sulla collina" presso la Sala Rufino del Convento ha registrato una buona affluenza, anche se non all'altezza di quelle che erano le aspettative. Ciò probabilmente anche a causa della concomitanza con diversi eventi quali la Fiera del Libro, la partita della Juventus e il concerto dei Modena City Ramblers in Piazza Duomo.
Un po' mi è dispiaciuto, perché il ricavato delle vendite andava appunto a favore della Caritas parrocchiale, di cui in passato sono stato volontario, perciò so quanto fosse importante la causa. Ogni ulteriore piccolo contributo rispetto a quelli comunque raccolti avrebbe fatto ulteriormente la differenza per chi è meno fortunato di noi", ha dichiarato l'autore.
Come si è svolta la serata e quali sono stati gli argomenti trattati?
La serata si è rivelata ricca di contenuti profondi, che ho condiviso con i presenti in sala. Si è trattato infatti di un incontro abbastanza partecipato, con interventi anche da parte del pubblico, che hanno offerto importanti spunti di riflessione e arricchimento. Abbiamo avuto modo, infatti, di esplorare a fondo le tematiche trattate nel libro, come ad esempio gli orrori della guerra (quella dei Balcani fa da sfondo alle vicende del mio romanzo). Si è parlato anche di fabbisogni, di solidarietà, di strategie per sensibilizzare i più giovani ad impegnarsi nel sociale, ma anche di Fede e dell'urgenza, per tutti, di trovare un senso.
Qual è dunque il bilancio di questa iniziativa solidale di cui ti sei fatto promotore?
In conclusione, direi che il bilancio è positivo per una serata che ha lasciato una traccia in chiunque abbia partecipato. Il dialogo nato attorno al romanzo è stato un' occasione per riflettere su questioni che ci toccano profondamente e ci invitano ad agire per diventare protagonisti attivi del cambiamento. Di questo ringrazio la Parrocchia del SS. Crocifisso, nelle persone di Padre Clemente, Padre Antonio, tutti i volontari Caritas e coloro che sono intervenuti, i quali, con l'acquisto del libro, hanno contribuito ad andare incontro ai bisogni spesso inascoltati e disattesi
Ed è forse questo il messaggio più importante venuto fuori ieri: ognuno deve fare la sua parte, solo così possiamo sperare in un mondo migliore.