Cronaca
Inchiesta sponsorizzazioni, archiviazione anche per l’avv. Francesco Metta
Metta: “Non sono contento, mi era dovuta. Non esisteva nessuna ragione per indagarmi, solo malanimo e speculazione politica”
Cerignola - martedì 20 ottobre 2020
15.34
Indagine sulle sponsorizzazioni condotta dalla Procura della Repubblica di Foggia nei confronti del già Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta. Dopo le richieste di archiviazione per Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport, Clorindo Izzillo, già Dirigente del settore Urbanistica del Comune di Cerignola, Filippo De Luca, persona vicina all'avv. Francesco Metta, Chiara Caggiani, avvocato ed ex moglie dell'avv. Metta, arriva la tanto attesa richiesta di archiviazione anche per il già Sindaco di Cerignola.
A comunicarlo è direttamente l'avv. Francesco Metta mediante tre post pubblicati sui social web.
"Iscritto nel registro degli indagati per trentuno mesi. Due anni e mezzo e poi........ richiesta la archiviazione di ogni accusa – spiega l'avv. Metta sui propri social e aggiunge - La richiesta di archiviazione mi è stata comunicata dalla Procura Generale le a cui avevo chiesto l'avocazione".
Conclude l'avv. Metta, nell'ultimo post pubblicato qualche minuto fa a mezzo facebook, puntando il dito contro la politica:
"Trentuno mesi di indagine.
Richiesta l'archiviazione.
Non sono contento, mi era dovuta. Non esisteva nessuna ragione per indagarmi, solo malanimo e speculazione politica".
A comunicarlo è direttamente l'avv. Francesco Metta mediante tre post pubblicati sui social web.
"Iscritto nel registro degli indagati per trentuno mesi. Due anni e mezzo e poi........ richiesta la archiviazione di ogni accusa – spiega l'avv. Metta sui propri social e aggiunge - La richiesta di archiviazione mi è stata comunicata dalla Procura Generale le a cui avevo chiesto l'avocazione".
Conclude l'avv. Metta, nell'ultimo post pubblicato qualche minuto fa a mezzo facebook, puntando il dito contro la politica:
"Trentuno mesi di indagine.
Richiesta l'archiviazione.
Non sono contento, mi era dovuta. Non esisteva nessuna ragione per indagarmi, solo malanimo e speculazione politica".