Territorio
Inceneritori in Puglia, il 'Salva Italia' cancella l'ipotesi di un nuovo impianto
L'Assessore Santorsola presenta il piano d'azione: 47 milioni da investire
Puglia - domenica 17 gennaio 2016
11.14 Comunicato Stampa
La nuova bozza del decreto "Sblocca Italia" ha depennato l'ipotesi di nuovo impianto di incenerimento sul territorio pugliese. «In sede politica abbiamo sottolineato qual è la linea che la Puglia intende seguire per il tema dei rifiuti e quanto intenda incentivare la differenziazione al fine di ridurre la minimo l'indifferenziato da trattare meccanicamente e trasformare in Cdr. Il piano di investimenti contenuto nel piano d'azione dei fondi per lo sviluppo e la coesione, per un totale di 47 milioni di euro, su impianti di compostaggio, incentivazione della differenziata e riduzione dell'indifferenziato attraverso la realizzazione di nove impianti per la selezione meccanica e il trattamento, ha dato forza al nostro impegno». Così l'assessore alla Qualità dell'ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, annuncia il risultato confermato nei giorni scorsi in sede ministeriale.
«Il nuovo documento - prosegue Santorsola - recepisce le istanze della Puglia e cristallizza il fabbisogno ulteriore in 70mila tonnellate/anno (dalle iniziali 250mila) e ritiene quindi non necessaria la costruzione di un nuovo impianto di trattamento ritenendo sufficiente un ipotetico potenziamento di quelli esistenti. Il lavoro fatto ha permesso di centrare il risultato scongiurando un rischio concreto per la nostra regione».
«Infine – conclude l'assessore – dobbiamo registrare un positivo cambio di passo da parte del governo improntato ad un maggiore coinvolgimento delle regioni sulla materia: in primo luogo attraverso l'assoggettamento a Vas del decreto per le materie ambientali, che permetterà ai territori di presentare ulteriori osservazioni sulle questioni più concrete e, infine, attraverso il recepimento dell'idea, emersa in Conferenza Stato-Regioni, di istituire a valle del decreto una cabina di regia nazionale per il monitoraggio attivo delle politiche di strategia nazionale sulla gestione dei rifiuti anche al fine di garantire il rispetto delle prerogative che la normativa vigente riconosce in capo alle Regioni».