Territorio
Inceneritore Tressanti, il punto del Comitato del No
Loguercio: "È obbligo civile e morale intraprendere ogni azione legale di contrasto alla messa in esercizio di questo impianto, da parte di chiunque"
Foggia - lunedì 4 gennaio 2016
19.44 Comunicato Stampa
"Lautorizzazione unica chiesta da ETA-Marcegaglia per ottenere gli incentivi alla produzione di energia elettrica dal combustibile derivato da rifiuti (CDR) bruciato nellinceneritore nei pressi di B. Tressanti, è stata ottenuta il 16 novembre 2015 e pubblicata sul bollettino ufficiale regionale n. 154 del 26 novembre successivo. Ora occorre impugnare il provvedimento davanti al TAR per opporsi a questa ulteriore concessione, viste le tante incongruenze già rilevate dal sottoscritto Comitato nelle Conferenze di Servizi (di cui è stata data menzione nei precedenti comunicati stampa) ed altre possono emergere dalla lettura del provvedimento stesso. Termine ultimo per la notifica del ricorso allautorità che ha emanato il provvedimento e alla controinteressata ETA, il 25 gennaio prossimo.
Vi è da considerare che ETA chiede gli incentivi ad un impianto che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), lorganismo che riconosce tali incentivi, non ha qualificato come impianto alimentato da fonti rinnovabili (IAFR), contro il quale ETA ha ricorso al TAR Lazio ed attualmente pende ancora il giudizio.
È obbligo civile e morale intraprendere ogni azione legale di contrasto alla messa in esercizio di questo impianto, da parte di chiunque, rafforzato dalla maggiore consapevolezza dei cittadini delle emissioni nientaffatto innocue. Tanto più in questultimo periodo di continui sforamenti in tante città italiane dei limiti PM10 ben oltre le già generose concessioni permesse dalle normative vigenti, nonché al contributo di emissioni di gas serra (climalteranti) che ogni combustione comporta. In più, gli incentivi eventualmente elargiti a questo impianto, sono tratte dalle nostre tasche, attraverso laddizionale che paghiamo nelle bollette elettriche per lenergia prodotta da fonti rinnovabili. Il CDR (ora compreso nei combustibili solidi secondari CSS) proviene dai rifiuti urbani, e la migliore pratica per evitare discariche e inceneritori è labbattimento della produzione, fino allambizioso traguardo zero rifiuti.
Cerignola si è distinta fra le (poche) amministrazioni contrarie allincenerimento, dal momento che sin dal 2007 il Comune ha dichiarato la sua opposizione in ogni sede, anche frutto della sollevazione popolare dimostrata in tante occasioni.
Noi faremo la nostra parte, come sempre.
Link della versione HTML del provvedimento
Matteo Loguercio
Comitato contro linceneritore nei pressi di B. Tressanti - Cerignola"