
Vita di città
Incendio ecoballe: i cittadini di Cerignola hanno respirato diossina per ore
Sgarro, Pezzano e i consiglieri di opposizione chiedono che il Sindaco faccia chiarezza sulla vicenda
Cerignola - venerdì 1 luglio 2022
12.06
Nella mattinata di ieri un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato in un capannone alle porte di Cerignola: sono andate a fuoco balle di rifiuti che, a quanto pare, si trovavano in quel cantiere da circa un mese. La densa nube di fumo tossico ha raggiunto anche Cerignola, e in alcune zone più vicine i cittadini hanno dovuto barricarsi in casa per impedire all'aria insalubre e ricca di diossina di entrarvi.
Per tutta la giornata di ieri l'aria che tutti noi a Cerignola abbiamo respirato è rimasta impregnata di diossina ed altre sostanze tossiche provenienti dai rifiuti incendiati.
Nelle ultime ore, sui social, i cittadini chiedono che sia fatta chiarezza su una vicenda gravissima che riguarda la salute pubblica.
"Abbiamo appreso che le balle di rifiuti che stamattina hanno preso fuoco erano state sequestrate dal Comune di Cerignola in quel cantiere da ormai un mese. In tutto questo tempo né il Comune né la Tekra si sono preoccupati di fare smaltire questi rifiuti. Dei rifiuti messi in quel cantiere da sconosciuti, illegalmente.
Non era molto complicato arrivare alla conclusione che l'obiettivo principale di questi malviventi fosse distruggere tutta quella immondizia ed ogni tipo di prova. Ma intanto l'intera Amministrazione Comunale tace" , si legge sul profilo social di Carlo Dercole, ex assessore della Giunta Metta, attualmente membro del Movimento politico "Avanti Cerignola".
"Ieri una lunga colonna di fumo nero si è alzata sulla città e ha reso irrespirabile l'aria, soprattutto nei quartieri Fornaci e in Corso Scuola Agraria-Molini Amoruso.
A prendere fuoco sono state delle ecoballe (rifiuti) posizionati alle spalle di un capannone sulla SP 231, 98. Su cosa ci facessero li e sul perché abbiano preso fuoco si sono lette un sacco di cose soprattutto sui social (e molte balle senza "eco"...). È necessario fare chiarezza.
𝗣𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗵𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗼𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗨𝗙𝗙𝗜𝗖𝗜𝗔𝗟𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗮 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼, per un episodio che ha messo a serio rischio la salute pubblica della nostra comunità"
A scrivere questo annuncio è il consigliere comunale Tommaso Sgarro, portavoce del Movimento politico Noi Comunità in Movimento.
"A prescindere dalle responsabilità, che mi auguro vengano accertate, ritengo che il primo cittadino abbia il dovere di chiarire alla città cosa sia effettivamente successo ieri mattina. Vanno bene tutte le azioni formali che, auspichiamo, possano servire a far luce sulla questione, ma una comunità non può attendere i tempi lunghi e farraginosi di tali iniziative".
Queste invece le parole di Rino Pezzano, che siede all'opposizione in Consiglio comunale e che, come tutti del resto, si augura che il Sindaco Bonito si esprima sul grave episodio che ha reso la nostra città una seconda Terra dei Fuochi.
Per tutta la giornata di ieri l'aria che tutti noi a Cerignola abbiamo respirato è rimasta impregnata di diossina ed altre sostanze tossiche provenienti dai rifiuti incendiati.
Nelle ultime ore, sui social, i cittadini chiedono che sia fatta chiarezza su una vicenda gravissima che riguarda la salute pubblica.
"Abbiamo appreso che le balle di rifiuti che stamattina hanno preso fuoco erano state sequestrate dal Comune di Cerignola in quel cantiere da ormai un mese. In tutto questo tempo né il Comune né la Tekra si sono preoccupati di fare smaltire questi rifiuti. Dei rifiuti messi in quel cantiere da sconosciuti, illegalmente.
Non era molto complicato arrivare alla conclusione che l'obiettivo principale di questi malviventi fosse distruggere tutta quella immondizia ed ogni tipo di prova. Ma intanto l'intera Amministrazione Comunale tace" , si legge sul profilo social di Carlo Dercole, ex assessore della Giunta Metta, attualmente membro del Movimento politico "Avanti Cerignola".
"Ieri una lunga colonna di fumo nero si è alzata sulla città e ha reso irrespirabile l'aria, soprattutto nei quartieri Fornaci e in Corso Scuola Agraria-Molini Amoruso.
A prendere fuoco sono state delle ecoballe (rifiuti) posizionati alle spalle di un capannone sulla SP 231, 98. Su cosa ci facessero li e sul perché abbiano preso fuoco si sono lette un sacco di cose soprattutto sui social (e molte balle senza "eco"...). È necessario fare chiarezza.
𝗣𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗵𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗼𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗨𝗙𝗙𝗜𝗖𝗜𝗔𝗟𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗮 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼, per un episodio che ha messo a serio rischio la salute pubblica della nostra comunità"
A scrivere questo annuncio è il consigliere comunale Tommaso Sgarro, portavoce del Movimento politico Noi Comunità in Movimento.
"A prescindere dalle responsabilità, che mi auguro vengano accertate, ritengo che il primo cittadino abbia il dovere di chiarire alla città cosa sia effettivamente successo ieri mattina. Vanno bene tutte le azioni formali che, auspichiamo, possano servire a far luce sulla questione, ma una comunità non può attendere i tempi lunghi e farraginosi di tali iniziative".
Queste invece le parole di Rino Pezzano, che siede all'opposizione in Consiglio comunale e che, come tutti del resto, si augura che il Sindaco Bonito si esprima sul grave episodio che ha reso la nostra città una seconda Terra dei Fuochi.