Attualità
In Italia sono vietati gli spostamenti, ma all’estero possiamo andare
Bernabò Bocca (Federalberghi): “Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”
Cerignola - lunedì 29 marzo 2021
19.13
Stando a quelle che sono le disposizioni emanate attraverso DPCM sappiamo bene che, almeno fino al 6 aprile, vige il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative.
Dal 29 marzo in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, provincia di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e alcuni Comuni in altre regioni sono vietati gli spostamenti all'interno del proprio Comune, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità e sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri dal confine del Comune, ma mai verso un capoluogo di provincia.
Sull'intero territorio nazionale non possiamo spostarci, non possiamo andare in altra provincia o in altra regione ma qualora decidessimo di fare un viaggio all'estero questo ci è permesso. Secondo il DPCM 2 marzo 2021, sono liberamente consentiti, in base alla normativa italiana, gli spostamenti per qualsiasi ragione verso i seguenti Stati:
"Gli alberghi e tutto il sistema dell'ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all'altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia".
Questo il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all'estero.
"Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio - afferma Bocca - allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche".
Dal 29 marzo in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, provincia di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e alcuni Comuni in altre regioni sono vietati gli spostamenti all'interno del proprio Comune, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità e sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri dal confine del Comune, ma mai verso un capoluogo di provincia.
Sull'intero territorio nazionale non possiamo spostarci, non possiamo andare in altra provincia o in altra regione ma qualora decidessimo di fare un viaggio all'estero questo ci è permesso. Secondo il DPCM 2 marzo 2021, sono liberamente consentiti, in base alla normativa italiana, gli spostamenti per qualsiasi ragione verso i seguenti Stati:
- Stati membri dell'Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte; esclusi altri territori al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori situati nel continente africano), Svezia, Ungheria;
- Stati parte dell'accordo di Schengen: Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera;
- Andorra, Principato di Monaco;
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
"Gli alberghi e tutto il sistema dell'ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all'altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia".
Questo il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all'estero.
"Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio - afferma Bocca - allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche".