Attualità
Ilaria Bucci, interprete Lis di Cerignola: “Fino a Dicembre i servizi comunali saranno accessibili ai sordi”
Durante il Servizio Civile, svolto presso il Comune, ha capito di voler lavorare a favore dell’inclusività
Cerignola - sabato 14 ottobre 2023
8.13
Praticare l'inclusività partendo dalla quotidianità, dalla vita di tutti i giorni. Ilaria Bucci, giovane cerignolana, metterà a disposizione la sua professionalità e il suo impegno per rendere fruibili ai sordi i servizi offerti dal Comune di Cerignola, compresi quelli della Biblioteca Comunale. Ilaria, con il sorriso e la sensibilità che la contraddistinguono, sarà fino a Dicembre una presenza rassicurante per tutti coloro, come appunto i sordi, che hanno bisogno di un aiuto ad interpretare la realtà che li circonda.
Ciao Ilaria, e complimenti per la nuova attività che svolgerai presso il Comune di Cerignola. Vorremmo conoscere qualcosa di te, partendo da quale percorso di studi e formazione hai seguito.
"Grazie a voi. Ho frequentato i primi tre livelli di lingua dei Segni Italiana all'Ens, l'Ente Nazionale Sordi, in Puglia; dopo ho frequentato il corso per diventare Assistente per l'autonomia e la comunicazione all'ISSR, l'Istituto Statale per Sordi di Roma, e a Napoli il corso per diventare Interprete alla CounseLis, una scuola di formazione che, attraverso l'esperienza di Valeria Buonomo e dei docenti che l'hanno affiancata mi ha formato professionalmente e consapevolmente. Ho concluso questo corso a dicembre 2020 proprio mentre nasceva alla SSML San Domenico di Fermo questo nuovo e interessante corso di Laurea Sperimentale in Scienze della Mediazione Linguistica con indirizzo per Mediatori nelle Lingue dei Segni, col quale ho deciso di perfezionare ulteriormente i miei studi".
A quanti anni sei andata a studiare fuori Cerignola?
"I corsi nelle varie scuole di formazione e all'università si sono sempre tenuti nel fine settimana, cosa che mi ha permesso di continuare a vivere a Cerignola e lavorare con i ragazzi sordi in varie scuole nella provincia di Foggia".
Hai subito avuto le idee chiare circa quello che volevi fare?
"Assolutamente no. Le mie idee sono diventate chiare durante il servizio civile. Lavoravo ad un progetto chiamato "Ti accompagno io" e un giorno, mentre affiancavo l'assistente sociale Laura Gallucci, è entrata in ufficio una ragazza sorda e da quell'incontro ho iniziato a cercare quali enti organizzassero i corsi di Lingua dei Segni. E da quel momento non ho mai smesso di formarmi. È proprio vero quando si dice che il "Servizio civile ti cambia la vita!"
Qual è il significato di inclusione per te?
"La vera inclusione sta nel prevedere sempre la presenza di persone sorde e rendere accessibile ogni servizio, sta nel garantire che qualsiasi evento sia fruibile in entrambe le lingue, indipendentemente dalla loro presenza. La vera inclusione sta nel permettere alla persona sorda di presentarsi liberamente in qualsiasi ambiente, per piacere o per necessità, senza che le venga negato il diritto di comprendere quanto le viene detto e di essere compresa. Sta nel considerare la Lingua dei Segni Italiana una lingua essenziale da imparare sin dall'infanzia affinché essa stessa sia il mezzo per avvicinarsi e scoprire la cultura della comunità sorda".
Cosa ne pensi dell'iniziativa "Un teatro per tutti"?
Un teatro per tutti è una brillante iniziativa dell'Amministrazione Comunale, che ha scelto per la riapertura del teatro come direttore Artistico Savino Zaba e come responsabile all'accessibilità e alla danza Giulia Traversi, ponendosi come obiettivo che, riaprendo, il teatro fosse per tutti e ci facesse sentire comunità. È da lì che è partita la mia collaborazione, rendendo accessibile la presentazione dello spettacolo di Silvia Gribaudi, "Graces", uno spettacolo interamente accessibile a persone sorde e cieche, e la presentazione del libro "Lost in translation. Le disabilità in scena" di Flavia Dalila D'Amico. Sulla scia di questa apertura all'inclusività, dovendo svolgere il mio tirocinio universitario, ho proposto di rendere accessibili sia i servizi offerti nei vari uffici del Comune di Cerignola sia le attività di lettura organizzate dalla Biblioteca Comunale, trovando un benevolo e celere accoglimento da parte del Sindaco Francesco Bonito, dell'Assessore alla Cultura Rossella Bruno e dell'Assessore al Welfare, alle Politiche di benessere e inclusione sociale Maria Dibisceglia".
Attraverso questa intervista abbiamo compreso che Ilaria è una ragazza sensibile, ma con le idee chiare: ha trovato la sua strada ed è disposta a percorrerla pienamente, affrontando anche le difficoltà e gli eventuali intoppi che troverà sul cammino.
Ciao Ilaria, e complimenti per la nuova attività che svolgerai presso il Comune di Cerignola. Vorremmo conoscere qualcosa di te, partendo da quale percorso di studi e formazione hai seguito.
"Grazie a voi. Ho frequentato i primi tre livelli di lingua dei Segni Italiana all'Ens, l'Ente Nazionale Sordi, in Puglia; dopo ho frequentato il corso per diventare Assistente per l'autonomia e la comunicazione all'ISSR, l'Istituto Statale per Sordi di Roma, e a Napoli il corso per diventare Interprete alla CounseLis, una scuola di formazione che, attraverso l'esperienza di Valeria Buonomo e dei docenti che l'hanno affiancata mi ha formato professionalmente e consapevolmente. Ho concluso questo corso a dicembre 2020 proprio mentre nasceva alla SSML San Domenico di Fermo questo nuovo e interessante corso di Laurea Sperimentale in Scienze della Mediazione Linguistica con indirizzo per Mediatori nelle Lingue dei Segni, col quale ho deciso di perfezionare ulteriormente i miei studi".
A quanti anni sei andata a studiare fuori Cerignola?
"I corsi nelle varie scuole di formazione e all'università si sono sempre tenuti nel fine settimana, cosa che mi ha permesso di continuare a vivere a Cerignola e lavorare con i ragazzi sordi in varie scuole nella provincia di Foggia".
Hai subito avuto le idee chiare circa quello che volevi fare?
"Assolutamente no. Le mie idee sono diventate chiare durante il servizio civile. Lavoravo ad un progetto chiamato "Ti accompagno io" e un giorno, mentre affiancavo l'assistente sociale Laura Gallucci, è entrata in ufficio una ragazza sorda e da quell'incontro ho iniziato a cercare quali enti organizzassero i corsi di Lingua dei Segni. E da quel momento non ho mai smesso di formarmi. È proprio vero quando si dice che il "Servizio civile ti cambia la vita!"
Qual è il significato di inclusione per te?
"La vera inclusione sta nel prevedere sempre la presenza di persone sorde e rendere accessibile ogni servizio, sta nel garantire che qualsiasi evento sia fruibile in entrambe le lingue, indipendentemente dalla loro presenza. La vera inclusione sta nel permettere alla persona sorda di presentarsi liberamente in qualsiasi ambiente, per piacere o per necessità, senza che le venga negato il diritto di comprendere quanto le viene detto e di essere compresa. Sta nel considerare la Lingua dei Segni Italiana una lingua essenziale da imparare sin dall'infanzia affinché essa stessa sia il mezzo per avvicinarsi e scoprire la cultura della comunità sorda".
Cosa ne pensi dell'iniziativa "Un teatro per tutti"?
Un teatro per tutti è una brillante iniziativa dell'Amministrazione Comunale, che ha scelto per la riapertura del teatro come direttore Artistico Savino Zaba e come responsabile all'accessibilità e alla danza Giulia Traversi, ponendosi come obiettivo che, riaprendo, il teatro fosse per tutti e ci facesse sentire comunità. È da lì che è partita la mia collaborazione, rendendo accessibile la presentazione dello spettacolo di Silvia Gribaudi, "Graces", uno spettacolo interamente accessibile a persone sorde e cieche, e la presentazione del libro "Lost in translation. Le disabilità in scena" di Flavia Dalila D'Amico. Sulla scia di questa apertura all'inclusività, dovendo svolgere il mio tirocinio universitario, ho proposto di rendere accessibili sia i servizi offerti nei vari uffici del Comune di Cerignola sia le attività di lettura organizzate dalla Biblioteca Comunale, trovando un benevolo e celere accoglimento da parte del Sindaco Francesco Bonito, dell'Assessore alla Cultura Rossella Bruno e dell'Assessore al Welfare, alle Politiche di benessere e inclusione sociale Maria Dibisceglia".
Attraverso questa intervista abbiamo compreso che Ilaria è una ragazza sensibile, ma con le idee chiare: ha trovato la sua strada ed è disposta a percorrerla pienamente, affrontando anche le difficoltà e gli eventuali intoppi che troverà sul cammino.