Attualità
Il Tar Puglia sospende l'ordinanza regionale sulla chiusura delle scuole
Codacons: “Speriamo ora che la Regione Puglia voglia adeguatamente riconsiderare la propria posizione allineandosi ai complessi parametri fissati dal Governo”
Puglia - venerdì 6 novembre 2020
15.19
Il Tar Puglia ha accolto la richiesta di sospensione dell'ordinanza regionale firmata da Emiliano che disponeva la chiusura di tutte le scuole, ad esclusione di quelle dell'infanzia. Un intervento molto più restrittivo rispetto a quello previsto nel DPCM.
A renderlo noto è il Codacons di Lecce che con una nota spiega:
"Con un provvedimento lineare, logico, e giuridicamente ineccepibile la Terza Sezione del TAR di Puglia - Bari (presidente Orazio Ciliberti) ha accolto, con un decreto reso inaudita altera parte, il ricorso presentato ieri dal Codacons di Lecce e da alcuni genitori della Provincia di Lecce fissando una udienza camerale per dicembre 2020. Speriamo ora che la Regione Puglia voglia adeguatamente riconsiderare la propria posizione allineandosi ai complessi parametri fissati dal Governo per la definizione delle criticità epidemiologiche nelle varie zone del paese consentendo agli studenti salentini la regolare ripresa della didattica.
Il Codacons di Lecce e i genitori ricorrenti sono assolutamente consapevoli della gravità della situazione ed è proprio con questa consapevolezza e con una adeguata valutazione degli interessi che hanno deciso di presentare il ricorso ottenendo oggi un primo importante risultato.
Vogliamo che sia tutelato l'interesse degli studenti alla prosecuzione di una didattica che se persa sarà persa per sempre senza possibilità di recuperare la situazione così come vogliamo la tutela della salute dei ragazzi attraverso la rigorosa applicazione dei protocolli di sicurezza sia all'interno che all'esterno delle strutture scolastiche.
Come più volte ripetuto dal Ministero dell'Istruzione il problema non sono le strutture scolastiche e/o le scuole ma il complesso mondo che gira intorno ad esse, in primo luogo i trasporti pubblici. La risposta non può quindi essere l'indiscriminata chiusura delle scuole ma provvedimenti che incidendo significativamente sulla gestione dei trasporti consentano ai ragazzi di arrivare a scuola in piena sicurezza, oltre agli interventi in materia di chiusura e/o limitazione di esercizio delle strutture ricreative etc.
Provvedimenti che soprattutto tengano in adeguato conto le diverse e concrete situazioni di rischio esistenti nella Regione Puglia. L'istruzione e la didattica una volta perse non sono più recuperabili, sono perse e basta e miliardi di indennizzi non potranno mai compensare questo periodo".
"Il Tar per la Puglia - conclude la nota - ha deliberato seguendo tre diversi ragionamenti: La Classificazione arancione della Regione Puglia consente, secondo il recente DPCM, la didattica in presenza e non vi sono ragionevoli ragioni per discostarsi da tale valutazione operata a livello di Governo Nazionale. Addirittura il TAR evidenzia come la didattica possa svolgersi per le scuole elementari e parte delle medie anche nelle zone classificate rosse; La motivazione dell'Ordinanza Regionale non è tale da superare le adeguate valutazioni operate in sede di DPCM. La difficoltà che hanno molte famiglie di seguire la DAD si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattica e dei servizi all'utenza scolastica tanto da giustificare il provvedimento d'urgenza e la necessaria legittimazione del Codacons di Lecce".
A renderlo noto è il Codacons di Lecce che con una nota spiega:
"Con un provvedimento lineare, logico, e giuridicamente ineccepibile la Terza Sezione del TAR di Puglia - Bari (presidente Orazio Ciliberti) ha accolto, con un decreto reso inaudita altera parte, il ricorso presentato ieri dal Codacons di Lecce e da alcuni genitori della Provincia di Lecce fissando una udienza camerale per dicembre 2020. Speriamo ora che la Regione Puglia voglia adeguatamente riconsiderare la propria posizione allineandosi ai complessi parametri fissati dal Governo per la definizione delle criticità epidemiologiche nelle varie zone del paese consentendo agli studenti salentini la regolare ripresa della didattica.
Il Codacons di Lecce e i genitori ricorrenti sono assolutamente consapevoli della gravità della situazione ed è proprio con questa consapevolezza e con una adeguata valutazione degli interessi che hanno deciso di presentare il ricorso ottenendo oggi un primo importante risultato.
Vogliamo che sia tutelato l'interesse degli studenti alla prosecuzione di una didattica che se persa sarà persa per sempre senza possibilità di recuperare la situazione così come vogliamo la tutela della salute dei ragazzi attraverso la rigorosa applicazione dei protocolli di sicurezza sia all'interno che all'esterno delle strutture scolastiche.
Come più volte ripetuto dal Ministero dell'Istruzione il problema non sono le strutture scolastiche e/o le scuole ma il complesso mondo che gira intorno ad esse, in primo luogo i trasporti pubblici. La risposta non può quindi essere l'indiscriminata chiusura delle scuole ma provvedimenti che incidendo significativamente sulla gestione dei trasporti consentano ai ragazzi di arrivare a scuola in piena sicurezza, oltre agli interventi in materia di chiusura e/o limitazione di esercizio delle strutture ricreative etc.
Provvedimenti che soprattutto tengano in adeguato conto le diverse e concrete situazioni di rischio esistenti nella Regione Puglia. L'istruzione e la didattica una volta perse non sono più recuperabili, sono perse e basta e miliardi di indennizzi non potranno mai compensare questo periodo".
"Il Tar per la Puglia - conclude la nota - ha deliberato seguendo tre diversi ragionamenti: La Classificazione arancione della Regione Puglia consente, secondo il recente DPCM, la didattica in presenza e non vi sono ragionevoli ragioni per discostarsi da tale valutazione operata a livello di Governo Nazionale. Addirittura il TAR evidenzia come la didattica possa svolgersi per le scuole elementari e parte delle medie anche nelle zone classificate rosse; La motivazione dell'Ordinanza Regionale non è tale da superare le adeguate valutazioni operate in sede di DPCM. La difficoltà che hanno molte famiglie di seguire la DAD si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattica e dei servizi all'utenza scolastica tanto da giustificare il provvedimento d'urgenza e la necessaria legittimazione del Codacons di Lecce".