Il sit-in del Partito Democratico davanti all'ospedale Tatarella di Cerignola
L’Ospedale così come oggi è ridotto non può che essere condannato al ridimensionamento e all’estinzione.
Cerignola - venerdì 12 maggio 2017
18.35 Comunicato Stampa
«Il sit-in del Partito Democratico davanti all'ospedale Tatarella di Cerignola questa mattina è solo la prima di una serie di iniziative che vogliono tenere vivo l'attenzione sul nosocomio cittadino». Commenta così il sit-in animato dal PD di Cerignola per chiedere attenzione sullo stato di difficoltà dell'Ospedale Tatarella.
«Oggi abbiamo un Ospedale che è nei fatti declassato. -continua Sgarro- Era atteso l'arrivo Direttore generale dell'ASL FG Piazzolla e del Commissario straordinario dell'Ares (Agenzia regionale sanitaria) Ruscitti, che hanno preferito fare slalom alla nostra protesta e far visita alla struttura nel pomeriggio. Quello a cui non possono però fare slalom però sono i gravi problemi del nostro ospedale. A cominciare da quanto avvenuto stamattina al centro trasfusionale. L'assenza del solo medico in organico ha oggi causato pesanti disservizi alla struttura e costretto i donatori a tornare indietro. Non si capisce perché allora l'ASL abbia inviato un medico al centro trasfusionale di Manfredonia dove ci sono già tre dottori e non a Cerignola dove il servizio è in emergenza».
«Questo si aggiunge ai già noti problemi riguardanti la chiusura del reparto di Ortopedia, la Cardiologia senza la sua unità di terapia intensiva. Cancellato il Reparto di Nefrologia, le attività delle sale operatorie ormai ridotte al lumicino, difficoltà organizzative dei reparti di Pediatria e del centro di Fibrosi cistica fiori all'occhiello del Tatarella. I dirigenti medici più apprezzati che se ne vanno. E la difficoltà nella gestione riguardano oramai le attività di routine»
«Su questa strada il futuro sembra segnato: -aggiunge il consigliere comunale- diminuita la produttività, sul nostro ospedale si abbatterà la mannaia dei tagli e della riduzione dei servizi, così profonda da decretare di fatto la chiusura della struttura. L'Ospedale così come oggi è ridotto non può che essere condannato al ridimensionamento e all'estinzione».
«Non una sola parola sullo stato di degrado del Tatarella da parte del sindaco Metta e amministrazione. L'unica amministrazione a non farsi sentire in capitanata sullo stato di difficoltà della nostra sanità. Al massimo un post da parte del vicesindaco, che oggi accusa il PD locale, immotivatamente, di qualcosa che lui stesso ha fatto in passato. Deve essere stato un lapsus. Si ricordi, infatti, quando poneva lui sì l'ospedale come questione solo per contrapposizione politica interna al PD (del quale faceva parte), contro l'allora Assessore Gentile, proprio però nel momento di massima espansione del Tatarella che vedeva aprire la rianimazione, le chirurgie di urologia e oculistica, la senologia e il centro di tossicologia, il punto di elisoccorso e le strutture sociali e sociosanitarie annesse all'ospedale. Servirebbero meno sguardi e più fatti tra amministrazione e Presidente Emiliano, rispetto al quale non ci contrapponiamo per motivazione politiche interne al partito, ma al quale chiediamo tutta l'attenzione dovuta per il nostro Ospedale e alla nostra comunità nel momento, per davvero, di massima difficoltà del Tatarella»
«Oggi abbiamo un Ospedale che è nei fatti declassato. -continua Sgarro- Era atteso l'arrivo Direttore generale dell'ASL FG Piazzolla e del Commissario straordinario dell'Ares (Agenzia regionale sanitaria) Ruscitti, che hanno preferito fare slalom alla nostra protesta e far visita alla struttura nel pomeriggio. Quello a cui non possono però fare slalom però sono i gravi problemi del nostro ospedale. A cominciare da quanto avvenuto stamattina al centro trasfusionale. L'assenza del solo medico in organico ha oggi causato pesanti disservizi alla struttura e costretto i donatori a tornare indietro. Non si capisce perché allora l'ASL abbia inviato un medico al centro trasfusionale di Manfredonia dove ci sono già tre dottori e non a Cerignola dove il servizio è in emergenza».
«Questo si aggiunge ai già noti problemi riguardanti la chiusura del reparto di Ortopedia, la Cardiologia senza la sua unità di terapia intensiva. Cancellato il Reparto di Nefrologia, le attività delle sale operatorie ormai ridotte al lumicino, difficoltà organizzative dei reparti di Pediatria e del centro di Fibrosi cistica fiori all'occhiello del Tatarella. I dirigenti medici più apprezzati che se ne vanno. E la difficoltà nella gestione riguardano oramai le attività di routine»
«Su questa strada il futuro sembra segnato: -aggiunge il consigliere comunale- diminuita la produttività, sul nostro ospedale si abbatterà la mannaia dei tagli e della riduzione dei servizi, così profonda da decretare di fatto la chiusura della struttura. L'Ospedale così come oggi è ridotto non può che essere condannato al ridimensionamento e all'estinzione».
«Non una sola parola sullo stato di degrado del Tatarella da parte del sindaco Metta e amministrazione. L'unica amministrazione a non farsi sentire in capitanata sullo stato di difficoltà della nostra sanità. Al massimo un post da parte del vicesindaco, che oggi accusa il PD locale, immotivatamente, di qualcosa che lui stesso ha fatto in passato. Deve essere stato un lapsus. Si ricordi, infatti, quando poneva lui sì l'ospedale come questione solo per contrapposizione politica interna al PD (del quale faceva parte), contro l'allora Assessore Gentile, proprio però nel momento di massima espansione del Tatarella che vedeva aprire la rianimazione, le chirurgie di urologia e oculistica, la senologia e il centro di tossicologia, il punto di elisoccorso e le strutture sociali e sociosanitarie annesse all'ospedale. Servirebbero meno sguardi e più fatti tra amministrazione e Presidente Emiliano, rispetto al quale non ci contrapponiamo per motivazione politiche interne al partito, ma al quale chiediamo tutta l'attenzione dovuta per il nostro Ospedale e alla nostra comunità nel momento, per davvero, di massima difficoltà del Tatarella»