Il sindaco di Cerignola si esprime sulla maxi- operazione "Cocktail"
La nota di Bonito: «tracciare una linea netta tra ciò che è bene e ciò che non lo è»
Cerignola - domenica 19 marzo 2023
7.23
Si torna a parlare della maxi-operazione, denominata "Cocktail", che ha visto a Cerignola il suo epicentro.
A esprimersi è il primo cittadino cerignolano, Francesco Bonito.
«La maxi inchiesta della DDA di Bari, brillantemente condotta dai Carabinieri e dallo Scico della Guardia di Finanza - esordisce - testimonia ancora una volta l'incessante lavoro delle forze dell'ordine e della Squadra Stato nella nostra Città».
Una riflessione, quella di Bonito, che si snoda su vari punti.«I numerosi arresti di queste ore hanno certificato, qualora ce ne fosse bisogno, la pervasività della mafia cerignolana e il ventaglio assai variegato di attività illecite esistenti sul territorio - prosegue - droga, estorsioni, assalti ai blindati, solo per citare qualche esempio legato alla disposizione delle recenti misure cautelari.Un intervento necessario alla città, che sta gradualmente cambiando volto e prospettive.«Lo spessore criminale degli arrestati ci fa ben sperare rispetto a un'attività di bonifica del territorio, troppo spesso soggiogato dalle logiche mafiose. Interventi come quello dell'operazione "Cocktail" rappresentano una boccata d'ossigeno per una città, come Cerignola, che sta rialzando la testa ed è desiderosa e pronta a voltare pagina». Una responsabilità che, in quanto primo cittadino, avverte in prima persona. «Come sindaco di Cerignola plaudo all'attività preziosa e irrinunciabile dello Stato - conclude Bonito - Cerignola, come tutto il Mezzogiorno in generale, ha bisogno di tracciare una linea netta tra ciò che è bene e ciò che non lo è».
A esprimersi è il primo cittadino cerignolano, Francesco Bonito.
«La maxi inchiesta della DDA di Bari, brillantemente condotta dai Carabinieri e dallo Scico della Guardia di Finanza - esordisce - testimonia ancora una volta l'incessante lavoro delle forze dell'ordine e della Squadra Stato nella nostra Città».
Una riflessione, quella di Bonito, che si snoda su vari punti.«I numerosi arresti di queste ore hanno certificato, qualora ce ne fosse bisogno, la pervasività della mafia cerignolana e il ventaglio assai variegato di attività illecite esistenti sul territorio - prosegue - droga, estorsioni, assalti ai blindati, solo per citare qualche esempio legato alla disposizione delle recenti misure cautelari.Un intervento necessario alla città, che sta gradualmente cambiando volto e prospettive.«Lo spessore criminale degli arrestati ci fa ben sperare rispetto a un'attività di bonifica del territorio, troppo spesso soggiogato dalle logiche mafiose. Interventi come quello dell'operazione "Cocktail" rappresentano una boccata d'ossigeno per una città, come Cerignola, che sta rialzando la testa ed è desiderosa e pronta a voltare pagina». Una responsabilità che, in quanto primo cittadino, avverte in prima persona. «Come sindaco di Cerignola plaudo all'attività preziosa e irrinunciabile dello Stato - conclude Bonito - Cerignola, come tutto il Mezzogiorno in generale, ha bisogno di tracciare una linea netta tra ciò che è bene e ciò che non lo è».