Il Sindaco di Cerignola querela Francesco Bonito
Metta: Se avesse gli attributi, cosa che dubito fortemente, dovrebbe raccontare fatti, circostanze, nomi, esattamente come fa il Sindaco di Cerignola
Cerignola - martedì 24 settembre 2019
17.45
Dopo le pesanti dichiarazioni fatte dall'ex parlamentare Francesco Bonito il 13 Settembre durante la festa provinciale del "L'unità", in presenza dei sindaci di centro sinistra di Capitanata e del Segretario provinciale del PD Lia Azzarone (https://www.cerignolaviva.it/notizie/festa-de-l-unita-bonito-parla-di-mafia-e-attacca-metta/) il Sindaco di Cerignola, mediante il "Buonasera Cerignola" andato in onda lunedì 23 Settembre sulla pagina Facebook , ha annunciato, con parole altrettanto forti, la querela per diffamazione.
«Querelo Francesco Bonito perché, francamente, se lo merita. Ho sempre avuto un buon rapporto con l'on. Bonito.
Eravamo soci della stessa società sportiva e, all'epoca, io non ero il capomafia di Cerignola.
Eravamo spesso a pranzo o a cena insieme, abbiamo fatto qualche gita insieme e non ero il capomafia di Cerignola.
Ho avuto il piacere di avviare alla professione forense una delle figliuole dell'on. Bonito e non l'ha mandata di certo dal capomafia di Cerignola.
Mi direte "probabilmente all'epoca non eri Sindaco e non eri stato promosso capomafia di Cerignola".
Se fosse questo il confine devo dirvi che, anche quando ero Sindaco, l'on. Bonito è venuto qui a chiedermi i voti immaginando, poi non si è realizzata, una sua candidatura al Senato della Repubblica con il partito di Dalema.
È venuto in questa stanza a chiedermi 100 mila euro di contributo sponsorizzazione per la sua squadra di pallavolo e, anche quando mi chiedeva i voti e i soldi, io non ero il capomafia di Cerignola».
Conclude il Sindaco di Cerignola al termine della striscia serale:
«Voglio capire quando lo sono diventato e inoltre voglio capire da questo signore che cosa mi attribuisce. Se avesse gli attributi, cosa che dubito fortemente, dovrebbe raccontare ai cittadini fatti, circostanze, nomi, esattamente come fa il Sindaco di Cerignola. Invece si limita a spruzzare "cacca" in giro a sfregio delle persone e delle famiglie che pure gli erano amiche fino a qualche tempo fa»
«Querelo Francesco Bonito perché, francamente, se lo merita. Ho sempre avuto un buon rapporto con l'on. Bonito.
Eravamo soci della stessa società sportiva e, all'epoca, io non ero il capomafia di Cerignola.
Eravamo spesso a pranzo o a cena insieme, abbiamo fatto qualche gita insieme e non ero il capomafia di Cerignola.
Ho avuto il piacere di avviare alla professione forense una delle figliuole dell'on. Bonito e non l'ha mandata di certo dal capomafia di Cerignola.
Mi direte "probabilmente all'epoca non eri Sindaco e non eri stato promosso capomafia di Cerignola".
Se fosse questo il confine devo dirvi che, anche quando ero Sindaco, l'on. Bonito è venuto qui a chiedermi i voti immaginando, poi non si è realizzata, una sua candidatura al Senato della Repubblica con il partito di Dalema.
È venuto in questa stanza a chiedermi 100 mila euro di contributo sponsorizzazione per la sua squadra di pallavolo e, anche quando mi chiedeva i voti e i soldi, io non ero il capomafia di Cerignola».
Conclude il Sindaco di Cerignola al termine della striscia serale:
«Voglio capire quando lo sono diventato e inoltre voglio capire da questo signore che cosa mi attribuisce. Se avesse gli attributi, cosa che dubito fortemente, dovrebbe raccontare ai cittadini fatti, circostanze, nomi, esattamente come fa il Sindaco di Cerignola. Invece si limita a spruzzare "cacca" in giro a sfregio delle persone e delle famiglie che pure gli erano amiche fino a qualche tempo fa»