Territorio
Il regolamento di gestione dei rifiuti urbani
comunicato stampa da parte dell'assessore Antonio Lionetti
Cerignola - giovedì 20 agosto 2015
0.28
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da parte dell'assessore all'ambiente e alla salute del comune di Cerignola : " Il regolamento di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati è uno strumento di pianificazione del servizio di igiene urbana che non deriva solo da un obbligo normativo (art.198, comma 2 del d. lgs152/2006 e s.m.i.), ma rappresenta, nelle realtà urbane più orientate alla sostenibilità ambientale, il momento di comunione fra le esigenze dei cittadini e gli indirizzi di politica ambientale di una Amministrazione.
Anche volendo vedere il regolamento come un obbligo giuridico, lo stesso individuando:
a. le disposizioni per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani;
b. le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; le modalità del conferimento della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi;
c. le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione;
d. le disposizioni necessarie a ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standard minimi da rispettare;
e. l'assimilazione per qualità e quantità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani
non può che essere uno strumento sempre attuale ed in linea con le direttive nazionali e comunitarie.
Ma il Regolamento, per come lo ritiene questa Amministrazione, deve essere non un semplice atto obbligatorio per legge e poi mai rispettato, ma uno strumento di copianificazione, frutto del confronto fra le parti economiche e sociali della città di Cerignola e in continua evoluzione e aggiornamento.
Lo stesso principio delle assimilazione e della privativa pubblica su alcune tipologie di rifiuti deve essere rivisto continuamente, stimolando la nascita di microimprese che favoriscano il riutilizzo ed il recupero di taluni prodotti a fine vita (si pensi allo strumento dei laboratori del riuso previsti anche dal recente piano regionale dei rifiuti).
Pertanto la sorpresa di trovare un regolamento risalente a 20 anni fa, vuol dire avere la certezza che in tutti questi anni le Amministrazione comunali non hanno dialogato con le imprese, con il terzo settore e con la città determinando il fallimento di una politica di gestione dei rifiuti urbani che è sotto gli occhi di tutti.
Si reinizia dalle regole quindi.
Scriviamo insieme il nuovo regolamento favorendo percorsi di green economy e sostenibilità ambientale, ascoltiamo le esigenze dei cittadini e delle imprese, e costruiamo insieme un modello di gestione dei rifiuti economico, efficiente ed efficace che veramente favorisca il raggiungimento dell'obbiettivo delle 4 R: ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare.
Assessore all`Ambiente
Lionetti Antonio"
Anche volendo vedere il regolamento come un obbligo giuridico, lo stesso individuando:
a. le disposizioni per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani;
b. le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; le modalità del conferimento della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi;
c. le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione;
d. le disposizioni necessarie a ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standard minimi da rispettare;
e. l'assimilazione per qualità e quantità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani
non può che essere uno strumento sempre attuale ed in linea con le direttive nazionali e comunitarie.
Ma il Regolamento, per come lo ritiene questa Amministrazione, deve essere non un semplice atto obbligatorio per legge e poi mai rispettato, ma uno strumento di copianificazione, frutto del confronto fra le parti economiche e sociali della città di Cerignola e in continua evoluzione e aggiornamento.
Lo stesso principio delle assimilazione e della privativa pubblica su alcune tipologie di rifiuti deve essere rivisto continuamente, stimolando la nascita di microimprese che favoriscano il riutilizzo ed il recupero di taluni prodotti a fine vita (si pensi allo strumento dei laboratori del riuso previsti anche dal recente piano regionale dei rifiuti).
Pertanto la sorpresa di trovare un regolamento risalente a 20 anni fa, vuol dire avere la certezza che in tutti questi anni le Amministrazione comunali non hanno dialogato con le imprese, con il terzo settore e con la città determinando il fallimento di una politica di gestione dei rifiuti urbani che è sotto gli occhi di tutti.
Si reinizia dalle regole quindi.
Scriviamo insieme il nuovo regolamento favorendo percorsi di green economy e sostenibilità ambientale, ascoltiamo le esigenze dei cittadini e delle imprese, e costruiamo insieme un modello di gestione dei rifiuti economico, efficiente ed efficace che veramente favorisca il raggiungimento dell'obbiettivo delle 4 R: ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare.
Assessore all`Ambiente
Lionetti Antonio"