Attualità
Il regalo della Befana sarà il vaccino anti-Covid
Lo annuncia l’Assessore regionale alla sanità Pierluigi Lopalco: “Quest'anno, a distanza di decenni, la Befana mi porterà il più bello dei regali: il vaccino anti-COVID19”
Puglia - giovedì 17 dicembre 2020
11.12
L'Assessore regionale alla sanità, dott. Pierluigi Lopalco, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina facebook circa due ore fa, annuncia che già a fine anno sarà disponibile un quantitativo ridotto di vaccini anti-Covid e, nei primi giorni di gennaio, saranno disponibili quantitativi di vaccini anti-Covid per vaccinare operatori sanitari e anziani ospiti delle strutture residenziali.
"Quando ero bambino i regali a Natale li portava la Befana. Quest'anno, a distanza di decenni, la Befana mi porterà il più bello dei regali: il vaccino anti-COVID19 – dichiara Lopalco a mezzo social - E' ormai certo che il 21 dicembre EMA si esprimerà sull'autorizzazione all'utilizzo del vaccino anti-COVID19 di Pfizer. Visto che l'autorità britannica e l'FDA si sono espresse favorevolmente, dubito che EMA abbia un parere diverso sugli stessi dati. Quindi già a fine anno avremo qualche dose di vaccino, ma nei primi giorni di gennaio arriveranno i quantitativi per vaccinare le categorie della cosiddetta fase 1: operatori sanitari e anziani ospiti delle strutture residenziali.
Una fase importante. Si metteranno subito in sicurezza le fasce più esposte e le più fragili della società. Di seguito, appena nuovi lotti di vaccino saranno disponibili, si vaccineranno gli altri gruppi a rischio.
Di questo vaccino sappiamo già tanto. E' estremamente efficace ed ha un profilo di sicurezza molto alto".
In merito alla durata della protezione del vaccino e la prevenzione mediante il medesimo dei portatori asintomatici Lopalco precisa:
"Non sappiamo ancora quanto durerà la protezione, ma le proiezioni preliminari sono molto incoraggianti. Gli anticorpi indotti dal vaccino diminuiscono nel tempo lentamente.
Non sappiamo ancora se il vaccino previene anche lo stato di portatore asintomatico, in caso di infezione da parte del virus. Ma anche qui ci sono le prime osservazioni positive.
Insomma, gli elementi per confidare nel fatto che la vaccinazione possa mettere la parola fine alla pandemia ci sono tutti.
Importante ora non sbagliare. Serve una strategia comunicativa che unisca efficacia a trasparenza. Mi verrebbe da dire: "non fiori ma opere per bene". Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Intanto, prepariamoci all'arrivo della Befana".
"Quando ero bambino i regali a Natale li portava la Befana. Quest'anno, a distanza di decenni, la Befana mi porterà il più bello dei regali: il vaccino anti-COVID19 – dichiara Lopalco a mezzo social - E' ormai certo che il 21 dicembre EMA si esprimerà sull'autorizzazione all'utilizzo del vaccino anti-COVID19 di Pfizer. Visto che l'autorità britannica e l'FDA si sono espresse favorevolmente, dubito che EMA abbia un parere diverso sugli stessi dati. Quindi già a fine anno avremo qualche dose di vaccino, ma nei primi giorni di gennaio arriveranno i quantitativi per vaccinare le categorie della cosiddetta fase 1: operatori sanitari e anziani ospiti delle strutture residenziali.
Una fase importante. Si metteranno subito in sicurezza le fasce più esposte e le più fragili della società. Di seguito, appena nuovi lotti di vaccino saranno disponibili, si vaccineranno gli altri gruppi a rischio.
Di questo vaccino sappiamo già tanto. E' estremamente efficace ed ha un profilo di sicurezza molto alto".
In merito alla durata della protezione del vaccino e la prevenzione mediante il medesimo dei portatori asintomatici Lopalco precisa:
"Non sappiamo ancora quanto durerà la protezione, ma le proiezioni preliminari sono molto incoraggianti. Gli anticorpi indotti dal vaccino diminuiscono nel tempo lentamente.
Non sappiamo ancora se il vaccino previene anche lo stato di portatore asintomatico, in caso di infezione da parte del virus. Ma anche qui ci sono le prime osservazioni positive.
Insomma, gli elementi per confidare nel fatto che la vaccinazione possa mettere la parola fine alla pandemia ci sono tutti.
Importante ora non sbagliare. Serve una strategia comunicativa che unisca efficacia a trasparenza. Mi verrebbe da dire: "non fiori ma opere per bene". Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Intanto, prepariamoci all'arrivo della Befana".