Attualità
Il post Covid sull'economia pugliese, in protesta il settore dei noleggi pullman e minivan
Le aziende chiedono aiuti economici per fronteggiare le spese e i pagamenti che si accumulano ogni giorno, richiedono regole chiare sulle modalità e distanziamento e sul numero dei viaggiatori
Puglia - mercoledì 3 giugno 2020
13.50
In queste ore si sta svolgendo a Bari la mobilitazione nazionale di tutte le aziende di noleggio pullman e mezzi con conducente (così detti NCC), in merito alla grave emergenza economica che ha fortemente danneggiato questo importante settore lavorativo.
Allo Stadio San Nicola di Bari, per poi raggiungere la sede della Regione Puglia in via Gentile, si sono riunite le aziende pugliesi di autobus turistici per con un centinaio di autobus e decine di minibus con percorso in fila indiana, manifestando con slogan e clacson in maniera pacifica.
Al temine della manifestazione, una rappresentanza incontrerà le istituzioni della Regione Puglia alle quali saranno esposti i disagi e le gravi difficoltà economiche che sta attraversando il comparto del trasporto con autobus, a causa dell'emergenza Covid-19.
Le aziende chiedono aiuti economici concreti per fronteggiare le spese ed pagamenti che si accumulano giorno per giorno, aggravando la crisi in atto a fronte di mancati incassi. Si richiedono regole chiare sulle modalità e sul distanziamento e sul numero dei viaggiatori che, diminuendo, porterebbero come conseguenza minori incassi alle imprese regionali, con le inevitabili ripercussioni di aumenti tariffari che graverebbero sulle tasche degli utenti e pendolari.
In sostanza, le aziende chiedono così di poter riprendere a lavorare serenamente, chiedendo ai propri clienti di affidarsi alla professionalità degli operatori turistici, diffidando quindi di organizzatori non fiscalmente registrati, che non possono fornire le stesse garanzie di una regolare agenzia viaggi di trasporto.
"Non può essere dimenticato un settore come il nostro che offre lavoro a tanti autisti e dipendenti e che produce un indotto su tutto il territorio nazionale, in particolare sul versante turistico", il disappunto che sarà consegnato ai vertici istituzionali regionali"
Sulla manifestazione è intervenuto anche il consigliere regionale Mario Conca: "Il governo centrale, per questa categoria che interconnette l'infrastruttura turistica nazionale, non ha previsto aiuti né con il Cura Italia né con il decreto Rilancio, al netto delle 600 euro, per chi li ha avuti, ma che sono pochissima cosa per chi ha costi fissi per decine di migliaia di euro mensili. La stragrande maggioranza dei dipendenti sono senza stipendio da febbraio perché la cassa integrazione non è ancora arrivata. La regione Puglia, a differenza di altre regioni italiane che hanno assicurato un contributo di 2000 euro, non ha previsto agevolazioni. Avrebbero potuto eliminare per un anno il bollo, avrebbero potuto incontrarli preventivamente come dovrebbe fare un bravo amministratore, avrebbero potuto prevedere contributi una tantum, avrebbero potuto rassicurarli prospettandogli la possibilità di essere impiegati per garantire il distanziamento sociale alla ripartenza delle scuole. La politica deve preoccuparsi di questi imprenditori e professionisti del trasporto viaggiatori su strada, deve aiutarli in tutti i modi ad attraversare il guado e le sabbie che da dorate sono diventate mobili e rischiano di inghiottirli per sempre".
Allo Stadio San Nicola di Bari, per poi raggiungere la sede della Regione Puglia in via Gentile, si sono riunite le aziende pugliesi di autobus turistici per con un centinaio di autobus e decine di minibus con percorso in fila indiana, manifestando con slogan e clacson in maniera pacifica.
Al temine della manifestazione, una rappresentanza incontrerà le istituzioni della Regione Puglia alle quali saranno esposti i disagi e le gravi difficoltà economiche che sta attraversando il comparto del trasporto con autobus, a causa dell'emergenza Covid-19.
Le aziende chiedono aiuti economici concreti per fronteggiare le spese ed pagamenti che si accumulano giorno per giorno, aggravando la crisi in atto a fronte di mancati incassi. Si richiedono regole chiare sulle modalità e sul distanziamento e sul numero dei viaggiatori che, diminuendo, porterebbero come conseguenza minori incassi alle imprese regionali, con le inevitabili ripercussioni di aumenti tariffari che graverebbero sulle tasche degli utenti e pendolari.
In sostanza, le aziende chiedono così di poter riprendere a lavorare serenamente, chiedendo ai propri clienti di affidarsi alla professionalità degli operatori turistici, diffidando quindi di organizzatori non fiscalmente registrati, che non possono fornire le stesse garanzie di una regolare agenzia viaggi di trasporto.
"Non può essere dimenticato un settore come il nostro che offre lavoro a tanti autisti e dipendenti e che produce un indotto su tutto il territorio nazionale, in particolare sul versante turistico", il disappunto che sarà consegnato ai vertici istituzionali regionali"
Sulla manifestazione è intervenuto anche il consigliere regionale Mario Conca: "Il governo centrale, per questa categoria che interconnette l'infrastruttura turistica nazionale, non ha previsto aiuti né con il Cura Italia né con il decreto Rilancio, al netto delle 600 euro, per chi li ha avuti, ma che sono pochissima cosa per chi ha costi fissi per decine di migliaia di euro mensili. La stragrande maggioranza dei dipendenti sono senza stipendio da febbraio perché la cassa integrazione non è ancora arrivata. La regione Puglia, a differenza di altre regioni italiane che hanno assicurato un contributo di 2000 euro, non ha previsto agevolazioni. Avrebbero potuto eliminare per un anno il bollo, avrebbero potuto incontrarli preventivamente come dovrebbe fare un bravo amministratore, avrebbero potuto prevedere contributi una tantum, avrebbero potuto rassicurarli prospettandogli la possibilità di essere impiegati per garantire il distanziamento sociale alla ripartenza delle scuole. La politica deve preoccuparsi di questi imprenditori e professionisti del trasporto viaggiatori su strada, deve aiutarli in tutti i modi ad attraversare il guado e le sabbie che da dorate sono diventate mobili e rischiano di inghiottirli per sempre".