Territorio
Il Piano Invasi finanzia tre interventi in Capitanata per un totale di oltre 15 milioni di Euro.
Dopo aver perso i fondi del PSR nazionale dedicati all'irrigazione, è solo grazie ai consorzi nel foggiano che la Puglia riesce a catturare fondi. Un quarto progetto potrà essere finanziato grazie alle economie di gara.
Cerignola - mercoledì 14 novembre 2018
9.55 Comunicato Stampa
Sono tre, con l'aggiunta di un potenziale quarto, i progetti sul territorio pugliese approvati dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni dopo il via libera al Piano straordinario per gli invasi multiobiettivo, la diffusione di strumenti mirati al risparmio di acqua negli usi agricoli e civili, la pianificazione degli interventi volti a contrastare le perdite delle reti acquedottistiche ed a contrastare la siccità e il dissesto idrogeologico. Tutti gli interventi saranno in Capitanata mentre il resto della Puglia non è stato in grado di intercettare alcuna somma dei fondi previsti dal piano nazionale, istituito dall'art. 40 della Legge di Bilancio 2018, pari a 250 milioni complessivi, a scaglioni di 50 l'anno sino al 2022.
"Il sistema invasi attualmente cattura appena l'11% dell'acqua piovana ed è pertanto fondamentale iniziare ad intervenire in una strategia di lungo periodo - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate (M5S) - Dei 30 interventi che il Governo potrà sostenere con la dotazione economica a disposizione, 19 sono dotati di progettazione esecutiva e 11 di definitiva. Dopo aver perso il treno dei fondi irrigui del PSR nazionale, la Puglia riesce a catturare quantomeno i finanziamenti del piano invasi con ben tre progetti del Consorzio per la Bonifica della Capitanata. Un quarto -prosegue L'Abbate (M5S) - risulta il primo dell'elenco dei non finanziati e potrà essere eseguito con le economie di gara degli altri tre. Nel resto della Puglia, invece, emerge tutta la cattiva gestione dei Consorzi di Puglia dovuta alla mala gestio politica degli ultimi 15 anni, da Fitto ad Emiliano passando per Vendola. A pagarne le conseguenze, ovviamente - conclude il deputato 5 Stelle - sono gli agricoltori che si vedono penalizzati nel loro lavoro quotidiano e che sono costretti ad ulteriori sforzi per rimanere competitivi sui mercati".
Il primo dei progetti di Capitanata riguarda l'ammodernamento del sistema di acquisizione, elaborazione e trasmissione dati dell'impianto di monitoraggio e telecontrollo dell'adduzione primaria dei distretti 9-10-11 del comprensorio irriguo del Fortore. Unico dotato di progettazione esecutiva, necessita di 5 milioni di euro. Gli altri due interventi finanziati e dotati di progettazione definitiva riguardano invece gli impianti irrigui Sud Fortore. Il primo di questi necessita 6,35 milioni di euro per l'ammodernamento delle tratte ammalorate dell'Adduttore Primario "Triolo Foggia" mentre il secondo, pari a 4,3 milioni di euro, riguarda l'ammodernamento tratte ammalorate dell'Adduttore Primario "Foggia Candelaro". Se il Consorzio di Capitanata si dimostrerà virtuoso, sarà possibile accantonare i fondi per finanziare altri 5,4 milioni di euro per il ripristino della tratta dell'Adduttore Primario 5B, riguardante sempre gli impianti irrigui Sud Fortore. In totale, pertanto, nel foggiano giungeranno oltre 15,6 milioni di euro.
"Il sistema invasi attualmente cattura appena l'11% dell'acqua piovana ed è pertanto fondamentale iniziare ad intervenire in una strategia di lungo periodo - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate (M5S) - Dei 30 interventi che il Governo potrà sostenere con la dotazione economica a disposizione, 19 sono dotati di progettazione esecutiva e 11 di definitiva. Dopo aver perso il treno dei fondi irrigui del PSR nazionale, la Puglia riesce a catturare quantomeno i finanziamenti del piano invasi con ben tre progetti del Consorzio per la Bonifica della Capitanata. Un quarto -prosegue L'Abbate (M5S) - risulta il primo dell'elenco dei non finanziati e potrà essere eseguito con le economie di gara degli altri tre. Nel resto della Puglia, invece, emerge tutta la cattiva gestione dei Consorzi di Puglia dovuta alla mala gestio politica degli ultimi 15 anni, da Fitto ad Emiliano passando per Vendola. A pagarne le conseguenze, ovviamente - conclude il deputato 5 Stelle - sono gli agricoltori che si vedono penalizzati nel loro lavoro quotidiano e che sono costretti ad ulteriori sforzi per rimanere competitivi sui mercati".
Il primo dei progetti di Capitanata riguarda l'ammodernamento del sistema di acquisizione, elaborazione e trasmissione dati dell'impianto di monitoraggio e telecontrollo dell'adduzione primaria dei distretti 9-10-11 del comprensorio irriguo del Fortore. Unico dotato di progettazione esecutiva, necessita di 5 milioni di euro. Gli altri due interventi finanziati e dotati di progettazione definitiva riguardano invece gli impianti irrigui Sud Fortore. Il primo di questi necessita 6,35 milioni di euro per l'ammodernamento delle tratte ammalorate dell'Adduttore Primario "Triolo Foggia" mentre il secondo, pari a 4,3 milioni di euro, riguarda l'ammodernamento tratte ammalorate dell'Adduttore Primario "Foggia Candelaro". Se il Consorzio di Capitanata si dimostrerà virtuoso, sarà possibile accantonare i fondi per finanziare altri 5,4 milioni di euro per il ripristino della tratta dell'Adduttore Primario 5B, riguardante sempre gli impianti irrigui Sud Fortore. In totale, pertanto, nel foggiano giungeranno oltre 15,6 milioni di euro.