Territorio
Il Piano delle Fosse Granarie è semi abbandonato
Due bancali in legno sono “parcheggiati” da oltre un mese, i resti di una vetrata distrutta sono disseminati sul pavimento del bene sottoposto a vincolo tutelativo della Sovrintendenza per i Beni Artistici
Cerignola - sabato 7 novembre 2020
10.55
Piano delle Fosse Granarie, monumento a cielo di enorme valenza storica, ultimo esempio in Capitanata di un'antica modalità di conservazione del grano, sottoposto a vincolo tutelativo emesso dalla Sovrintendenza per i Beni Artistici, Archeologici e Storici della Puglia risulta essere semi abbandonato.
Raccogliamo la lamentela di alcuni residenti in zona che risultano essere scoraggiati per quanto accade sul monumento di importanza mondiale. Usato come area di sgambamento cani, il più delle volte come raccoglitore di feci, scarsamente mantenuto, semi abbandonato e, nell'ultimo mese, come piccola discarica.
Nell'area sinistra, l'ultima in direzione del Murale dedicato a Giuseppe Di Vittorio, risultano essere "parcheggiati" due bancali in legno, son lì da più di un mese. Prima c'era anche una vecchia porta in vetro, frammentata dopo pochissimi giorni dall'abbandono, i resti di quella porta sono disseminati sulla pavimentazione che costò milioni di euro, anche questa semi distrutta.
I residenti temono che, non essendoci più bidoni in zona visto l'avvio della raccolta differenziata, il Piano delle Fosse Granarie possa diventare nuovo centro di raccolta rifiuti a cielo aperto. Di fatto i bancali "parcheggiati"sono presenti da oltre un mese. Nessuno li raccoglie, l'azienda che si occupa della raccolta rifiuti non li vede, l'azienda che si occupa della manutenzione e sorveglianza dei parchi non li nota.
Raccogliamo la lamentela di alcuni residenti in zona che risultano essere scoraggiati per quanto accade sul monumento di importanza mondiale. Usato come area di sgambamento cani, il più delle volte come raccoglitore di feci, scarsamente mantenuto, semi abbandonato e, nell'ultimo mese, come piccola discarica.
Nell'area sinistra, l'ultima in direzione del Murale dedicato a Giuseppe Di Vittorio, risultano essere "parcheggiati" due bancali in legno, son lì da più di un mese. Prima c'era anche una vecchia porta in vetro, frammentata dopo pochissimi giorni dall'abbandono, i resti di quella porta sono disseminati sulla pavimentazione che costò milioni di euro, anche questa semi distrutta.
I residenti temono che, non essendoci più bidoni in zona visto l'avvio della raccolta differenziata, il Piano delle Fosse Granarie possa diventare nuovo centro di raccolta rifiuti a cielo aperto. Di fatto i bancali "parcheggiati"sono presenti da oltre un mese. Nessuno li raccoglie, l'azienda che si occupa della raccolta rifiuti non li vede, l'azienda che si occupa della manutenzione e sorveglianza dei parchi non li nota.