Il Partito Democratico di Cerignola solidale con Teresa Cicolella per gli insulti ricevuti
Il gruppo politico si schiera con l’Assessora dopo gli attacchi di Fratelli d’Italia
Cerignola - sabato 26 ottobre 2024
9.00 Comunicato Stampa
Si accende il dibattito politico attorno alla questione "sicurezza". Il Partito Democratico di Cerignola risponde alle dichiarazioni del consigliere Nicola Netti di "Fratelli d'Italia" con la nota stampa che pubblichiamo qui di seguito:
"Non replichiamo nemmeno agli insulti rivolti all'assessore Teresa Cicolella da parte di Fratelli d'Italia e dei suoi rappresentanti istituzionali, che l'hanno definita "Wanna Marchi", "Stefania Nobile", "ranger americana". Non fanno ridere; anzi, qualificano coloro che li esprimono. Dispiace vedere, ancora una volta, scendere il livello del confronto da parte di un partito che oggi governa l'Italia e che ambisce ad amministrare la città, utilizzando offese da bar, sospetti e insinuazioni, nella peggiore tradizione del "metodo Metta" a cui ormai vanno a ruota.
L'unica cosa condivisibile del comunicato stampa di Fratelli d'Italia è la prima frase: "la sicurezza è un problema di ampia portata che oggettivamente non può essere risolto in toto da questa o da qualsiasi amministrazione locale, destra o sinistra che sia".
La sicurezza delle città italiane è un problema di rilevanza nazionale, e Cerignola non ha – né più né meno – problemi di sicurezza rispetto a tutte le altre città del nord e del sud d'Italia. È impensabile che i Comuni affrontino, con le sole forze della polizia municipale, la questione della pubblica sicurezza sostituendosi alle forze di polizia dello Stato.
È il Governo nazionale che può e deve dotare la Polizia di Stato e i Carabinieri di nuovo personale e di nuove dotazioni. È il Governo nazionale, con a capo Fratelli d'Italia e la loro leader Giorgia Meloni. Se davvero la destra ha a cuore questa città, chieda ai propri rappresentanti un maggiore interesse per Cerignola, invece di scatenare ad arte l'ennesima polemica.
Quello che un Comune può fare, e che sta facendo il nostro assessore alla sicurezza Teresa Cicolella, a cui va la nostra solidarietà per gli insulti ricevuti, è sotto gli occhi di tutti.
L'assessore Cicolella ha, in tre anni, fatto risparmiare 450.000€ al Comune rivedendo il contratto sugli autovelox, scelleratamente sottoscritto dalla passata amministrazione sciolta per mafia; ha raddoppiato l'organico di polizia locale, passato da 20 a 40 unità; ha introdotto il Daspo Urbano; ha avviato azioni di contrasto all'uso sconsiderato di biciclette elettriche con provvedimenti diventati modello per altri Comuni; ha implementato il sistema di fototrappole, prima assente; ha reso possibile la linea autobus verso gli aeroporti di Bari e Foggia; ha potenziato il trasporto locale con nuove corse verso le borgate; è intervenuta sulla sicurezza stradale con l'installazione di nuovi dossi; ha firmato un accordo quadro triennale per la manutenzione delle buche stradali; è intervenuta sul rifacimento di circa 15 km di strade. Questo solo per citare alcune delle azioni intraprese: Teresa non merita di essere definita Wanna Marchi.
Proprio ieri si è tenuta la commissione congiunta Sicurezza-Ambiente per discutere della questione dei roghi e dei relativi cattivi odori. L'unico assente era proprio il consigliere di Fratelli d'Italia Nicola Netti".
"Non replichiamo nemmeno agli insulti rivolti all'assessore Teresa Cicolella da parte di Fratelli d'Italia e dei suoi rappresentanti istituzionali, che l'hanno definita "Wanna Marchi", "Stefania Nobile", "ranger americana". Non fanno ridere; anzi, qualificano coloro che li esprimono. Dispiace vedere, ancora una volta, scendere il livello del confronto da parte di un partito che oggi governa l'Italia e che ambisce ad amministrare la città, utilizzando offese da bar, sospetti e insinuazioni, nella peggiore tradizione del "metodo Metta" a cui ormai vanno a ruota.
L'unica cosa condivisibile del comunicato stampa di Fratelli d'Italia è la prima frase: "la sicurezza è un problema di ampia portata che oggettivamente non può essere risolto in toto da questa o da qualsiasi amministrazione locale, destra o sinistra che sia".
La sicurezza delle città italiane è un problema di rilevanza nazionale, e Cerignola non ha – né più né meno – problemi di sicurezza rispetto a tutte le altre città del nord e del sud d'Italia. È impensabile che i Comuni affrontino, con le sole forze della polizia municipale, la questione della pubblica sicurezza sostituendosi alle forze di polizia dello Stato.
È il Governo nazionale che può e deve dotare la Polizia di Stato e i Carabinieri di nuovo personale e di nuove dotazioni. È il Governo nazionale, con a capo Fratelli d'Italia e la loro leader Giorgia Meloni. Se davvero la destra ha a cuore questa città, chieda ai propri rappresentanti un maggiore interesse per Cerignola, invece di scatenare ad arte l'ennesima polemica.
Quello che un Comune può fare, e che sta facendo il nostro assessore alla sicurezza Teresa Cicolella, a cui va la nostra solidarietà per gli insulti ricevuti, è sotto gli occhi di tutti.
L'assessore Cicolella ha, in tre anni, fatto risparmiare 450.000€ al Comune rivedendo il contratto sugli autovelox, scelleratamente sottoscritto dalla passata amministrazione sciolta per mafia; ha raddoppiato l'organico di polizia locale, passato da 20 a 40 unità; ha introdotto il Daspo Urbano; ha avviato azioni di contrasto all'uso sconsiderato di biciclette elettriche con provvedimenti diventati modello per altri Comuni; ha implementato il sistema di fototrappole, prima assente; ha reso possibile la linea autobus verso gli aeroporti di Bari e Foggia; ha potenziato il trasporto locale con nuove corse verso le borgate; è intervenuta sulla sicurezza stradale con l'installazione di nuovi dossi; ha firmato un accordo quadro triennale per la manutenzione delle buche stradali; è intervenuta sul rifacimento di circa 15 km di strade. Questo solo per citare alcune delle azioni intraprese: Teresa non merita di essere definita Wanna Marchi.
Proprio ieri si è tenuta la commissione congiunta Sicurezza-Ambiente per discutere della questione dei roghi e dei relativi cattivi odori. L'unico assente era proprio il consigliere di Fratelli d'Italia Nicola Netti".