Il nuovo "caso Metta" fa il giro del mondo
Da "La Stampa" fino al "Daily Telegraph", il sindaco cerignolano fa discutere
Cerignola - domenica 11 dicembre 2016
11.26
A southern Italian mayor has spoken of his disgust after he was offered a tin of Christmas biscuits that turned out to be a €20,000 bribe.
Si apre così l'articolo firmato dalla giornalista Josephine McKenna, pubblicato sulla pagina online del prestigioso tabloid britannico Telegraph e dedicato alla vicenda che ha visto come protagonista il sindaco di Cerignola, Franco Metta.
Il pezzo ripercorre i fatti già descritti dal primo cittadino in una nota facebook , aggiungendo altresì come "l'illecito e la corruzione sono comuni in appalti di lavori pubblici italiani, in particolare sulla gestione dei rifiuti".
McKenna ha poi ricordato l'episodio di qualche mese fa, quando l'avvocato cicognino balzò alle cronache nazionali per aver severamente rimproverato un bambino per non aver studiato abbastanza in un video subito diventato virale.
Ma anche nel nostro Paese l'ultimo episodio ha fatto rapidamente parlare e discutere.
Sulle colonne de "La Stampa", la rubrica quotidiana firmata da Massimo Gramellini dello scorso nove dicembre era intitolata "Chi più ne Metta". Come nel suo stile, parole caratterizzate da ironia e serie riflessioni hanno ripercorso i fatti.
"Franco Metta è il sindaco di Cerignola che ha ricevuto una scatola di biscotti, l'ha aperta e si è accorto che non erano biscotti, ma ventimila euro finemente arrotolati in due pacchetti da dieci. Da appassionato di dolci, ci è rimasto male. Ed è corso a denunciare l'imprenditore che per ammorbidire un appalto gli aveva appena allungato la stecca di Natale", scrive nel suo editoriale ricollegando Metta alla ramanzina al bambino negligente: "E se ci fosse un nesso tra i due episodi? Nelle grandi città ci riempiamo la bocca di «valori», forse per non farci entrare lo smog. Mentre in provincia, almeno a Cerignola, i «valori» galleggiano in una dimensione meno eterea e più semplice. Studia e non rubare. A pensarci, un vasto programma per il futuro."
Il fatto non poteva risparmiare neppure la radio e la televisione.
Sulle frequenze di Radio 24, all'interno del programma La Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha provato a contattare telefonicamente il sindaco di Cerignola. Alla richiesta di chiarimenti, però, l'avvocato sembra irritato: "Se qualcuno ha dei dubbi può venire a vedere le telecamere col signore e il pacco. Se questo è un imbecille… che ci posso fare io. Quello che mi ha dato i soldi è un imbecille, un disonesto". Poche parole, prima di chiudere la cornetta.
Sempre Gramellini, stavolta in tv su Raitre nel corso della trasmissione "Le parole della settimana" ha addirittura invitato Metta. Tra battute e serietà con la partecipazione delle pungenti Serena Dandini e Geppi Cucciari, il primo cittadino ha spiegato "di essere rimasto offeso da gesto, arroganza e disinvoltura con cui si è tentato di corrompere un amministratore". Elogiato dai presenti e dal pubblico, Metta ha concluso dicendo che "un 20% di di persone mi ha criticato, mettendo in dubbio che la notizia fosse vera". Il sindaco ha fatto quindi ritorno a casa omaggiato da una scatola di biscotti, stavolta non contenente denaro.
La vicenda dunque fa discutere: ma perchè tanto scalpore? Non dovrebbe essere ovvio e normale per chi gestisce denaro pubblico rispedire al mittente tentativi di corruzione?
Si apre così l'articolo firmato dalla giornalista Josephine McKenna, pubblicato sulla pagina online del prestigioso tabloid britannico Telegraph e dedicato alla vicenda che ha visto come protagonista il sindaco di Cerignola, Franco Metta.
Il pezzo ripercorre i fatti già descritti dal primo cittadino in una nota facebook , aggiungendo altresì come "l'illecito e la corruzione sono comuni in appalti di lavori pubblici italiani, in particolare sulla gestione dei rifiuti".
McKenna ha poi ricordato l'episodio di qualche mese fa, quando l'avvocato cicognino balzò alle cronache nazionali per aver severamente rimproverato un bambino per non aver studiato abbastanza in un video subito diventato virale.
Ma anche nel nostro Paese l'ultimo episodio ha fatto rapidamente parlare e discutere.
Sulle colonne de "La Stampa", la rubrica quotidiana firmata da Massimo Gramellini dello scorso nove dicembre era intitolata "Chi più ne Metta". Come nel suo stile, parole caratterizzate da ironia e serie riflessioni hanno ripercorso i fatti.
"Franco Metta è il sindaco di Cerignola che ha ricevuto una scatola di biscotti, l'ha aperta e si è accorto che non erano biscotti, ma ventimila euro finemente arrotolati in due pacchetti da dieci. Da appassionato di dolci, ci è rimasto male. Ed è corso a denunciare l'imprenditore che per ammorbidire un appalto gli aveva appena allungato la stecca di Natale", scrive nel suo editoriale ricollegando Metta alla ramanzina al bambino negligente: "E se ci fosse un nesso tra i due episodi? Nelle grandi città ci riempiamo la bocca di «valori», forse per non farci entrare lo smog. Mentre in provincia, almeno a Cerignola, i «valori» galleggiano in una dimensione meno eterea e più semplice. Studia e non rubare. A pensarci, un vasto programma per il futuro."
Il fatto non poteva risparmiare neppure la radio e la televisione.
Sulle frequenze di Radio 24, all'interno del programma La Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha provato a contattare telefonicamente il sindaco di Cerignola. Alla richiesta di chiarimenti, però, l'avvocato sembra irritato: "Se qualcuno ha dei dubbi può venire a vedere le telecamere col signore e il pacco. Se questo è un imbecille… che ci posso fare io. Quello che mi ha dato i soldi è un imbecille, un disonesto". Poche parole, prima di chiudere la cornetta.
Sempre Gramellini, stavolta in tv su Raitre nel corso della trasmissione "Le parole della settimana" ha addirittura invitato Metta. Tra battute e serietà con la partecipazione delle pungenti Serena Dandini e Geppi Cucciari, il primo cittadino ha spiegato "di essere rimasto offeso da gesto, arroganza e disinvoltura con cui si è tentato di corrompere un amministratore". Elogiato dai presenti e dal pubblico, Metta ha concluso dicendo che "un 20% di di persone mi ha criticato, mettendo in dubbio che la notizia fosse vera". Il sindaco ha fatto quindi ritorno a casa omaggiato da una scatola di biscotti, stavolta non contenente denaro.
La vicenda dunque fa discutere: ma perchè tanto scalpore? Non dovrebbe essere ovvio e normale per chi gestisce denaro pubblico rispedire al mittente tentativi di corruzione?