Il movimento politico Noi torna in piazza
Ospedale Tatarella e Palazzo Carmelo le questioni irrisolte che allarmano il gruppo di opposizione
Cerignola - lunedì 26 giugno 2023
12.39
Quello di ieri sera del movimento politico Noi di fronte alla villa comunale è stato più una rimpatriata tra amici che un comizio, nel senso più positivo del termine. Un comizio che ha rischiato anche di non vedere la luce visto che l'autorizzazione dal comune è arrivata solo venerdì.
Per ammissione del suo maggior esponente Tommaso Sgarro, che ieri era sul palco con i consiglieri Marcello Moccia e Luca Lombardi e con il presidente del movimento Benedetto Mandrone, non è stato facile presentarsi alla città visto il poco che c'è da discutere. Secondo l'ex candidato sindaco, dall'ultimo comizio dello scorso novembre ad oggi, a livello amministrativo in città non è accaduto sostanzialmente nulla. O perlomeno nulla di buono.
Se Mandrone ha rivendicato la scelta del movimento di appoggiare al ballottaggio delle ultime elezioni l'attuale sindaco Francesco Bonito, è pur vero che dal giorno dopo Noi non ha fatto nessuno sconto all'amministrazione, rifiutando anche qualche comoda poltrona.
Sono soprattutto due le questioni che il gruppo d'opposizione sente come maggiormente irrisolte. Quella dell'ospedale Tatarella e quella di Palazzo Carmelo. Per la prima Lombardi ha ammesso che un passo avanti è stato fatto con la costituzione del presidio di Polizia (anche se non attivo per ventiquattrore) ma il problema vero è quello che riguarda il futuro dell'ospedale.
Questo è stato anche il casus belli della lite scoppiata nell'ultimo consiglio tra il sindaco e il consigliere Lombardi. Tra aprile e maggio si sono tenuti due consigli comunali monotematici sul Tatarella a cui sono stati invitati i vertici della sanità regionale ma nessuno dei convocati si è presentato agli appuntamenti.
La maggioranza ha giustamente suggerito di aggirare il problema producendo un documento da inviare alle autorità sanitarie regionali che spieghi la situazione critica dell'ospedale ma di questo documento, a due mesi di distanza, non c'è nessuna traccia. Alla richiesta di chiarimenti da parte di Lombardi ha fatto seguito l'ira del sindaco nei suoi confronti (poi scusatosi privatamente con il consigliere).
Il crollo di palazzo Carmelo del febbraio scorso ha provocato invece un debito fuori bilancio più di quattrocentomila euro spesi per la messa in sicurezza dell'edificio. La ratifica della spesa imprevista dovrebbe avvenire nel consiglio previsto per giovedì prossimo alle 9.00. Una decisione che Moccia invita a far passare prima dalla giunta e non portare direttamente in consiglio annunciando l'abbandono dell'aula da parte del gruppo quando ci sarà la votazione.
Le ultime stoccate di Sgarro non sono state dedicate però agli avversari politici ma ai cittadini, invitati più volte a sentirsi parte della comunità e a partecipare attivamente alla vita politica della città. È un lavoro duro ma se non lo fa la politica qualcun altro deve pur farlo.
Per ammissione del suo maggior esponente Tommaso Sgarro, che ieri era sul palco con i consiglieri Marcello Moccia e Luca Lombardi e con il presidente del movimento Benedetto Mandrone, non è stato facile presentarsi alla città visto il poco che c'è da discutere. Secondo l'ex candidato sindaco, dall'ultimo comizio dello scorso novembre ad oggi, a livello amministrativo in città non è accaduto sostanzialmente nulla. O perlomeno nulla di buono.
Se Mandrone ha rivendicato la scelta del movimento di appoggiare al ballottaggio delle ultime elezioni l'attuale sindaco Francesco Bonito, è pur vero che dal giorno dopo Noi non ha fatto nessuno sconto all'amministrazione, rifiutando anche qualche comoda poltrona.
Sono soprattutto due le questioni che il gruppo d'opposizione sente come maggiormente irrisolte. Quella dell'ospedale Tatarella e quella di Palazzo Carmelo. Per la prima Lombardi ha ammesso che un passo avanti è stato fatto con la costituzione del presidio di Polizia (anche se non attivo per ventiquattrore) ma il problema vero è quello che riguarda il futuro dell'ospedale.
Questo è stato anche il casus belli della lite scoppiata nell'ultimo consiglio tra il sindaco e il consigliere Lombardi. Tra aprile e maggio si sono tenuti due consigli comunali monotematici sul Tatarella a cui sono stati invitati i vertici della sanità regionale ma nessuno dei convocati si è presentato agli appuntamenti.
La maggioranza ha giustamente suggerito di aggirare il problema producendo un documento da inviare alle autorità sanitarie regionali che spieghi la situazione critica dell'ospedale ma di questo documento, a due mesi di distanza, non c'è nessuna traccia. Alla richiesta di chiarimenti da parte di Lombardi ha fatto seguito l'ira del sindaco nei suoi confronti (poi scusatosi privatamente con il consigliere).
Il crollo di palazzo Carmelo del febbraio scorso ha provocato invece un debito fuori bilancio più di quattrocentomila euro spesi per la messa in sicurezza dell'edificio. La ratifica della spesa imprevista dovrebbe avvenire nel consiglio previsto per giovedì prossimo alle 9.00. Una decisione che Moccia invita a far passare prima dalla giunta e non portare direttamente in consiglio annunciando l'abbandono dell'aula da parte del gruppo quando ci sarà la votazione.
Le ultime stoccate di Sgarro non sono state dedicate però agli avversari politici ma ai cittadini, invitati più volte a sentirsi parte della comunità e a partecipare attivamente alla vita politica della città. È un lavoro duro ma se non lo fa la politica qualcun altro deve pur farlo.