Cronaca
Il mega traffico di droga, criminale cerignolano nell'organizzazione
25 mandati di cattura tra Chieti, Pescara e Teramo, tre diversi gruppi dediti alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, un cerignolano nell'organizzazione
Italia - martedì 3 settembre 2019
12.04
La Squadra Mobile della Questura di Chieti, del Servizio Centrale Operativo e della Compagnia della Guardia di Finanza di Chieti, alle prime luci di questa mattina ha avviato la grande operazione nell'ambito delle attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, dando esecuzione ad ordinanze di misure cautelari coercitive, emesse dal gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis, su richiesta avanzata dai PM titolari dell'indagine della locale Procura della Repubblica, procuratore capo Francesco Testa e sostituto procuratore Giancarlo Ciani, nei confronti di 25 persone, resesi responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono stati individuati tre sodalizi composti da soggetti albanesi e italiani che operavano nelle Province di Chieti, L'Aquila e Pescara trafficando nel settore dedito alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il primo gruppo, quello di soggetti provenienti dai balcani e gestito da un trentenne albanese, aveva base operativa e logistica all'interno di una tenuta agricola appartenente al comune di Bucchianico ed operava in una fitta rete di spaccio sul territorio teatino.
Il secondo gruppo, denominato "gruppo scalino", era composto da soggetti caratterizzati dall'appartenenza alla tifoseria organizzata della Chieti Calcio "89 mai domi". Aveva per quartier generale due noti locali della movida di Chieti Scalo. In questi locali giungevano, pronte per la lavorazione, grandi quantità di sostanze stupefacenti e cocaina che poi venivano inserite nel commercio di sostanze stupefacenti che caratterizza una parte della movida teatina.
Il terzo gruppo era quello pescarese per arrivare al quale, gli inquirenti, hanno dovuto investigare approfonditamente sul conto di un pregiudicato di Cerignola di elevato spessore criminale. Il cerignolano, al fine di operare in questa provincia, si avvaleva della collaborazione di una ragazza cubana che faceva da tramite con i boss della mala pescarese.
Le articolate e approfondite attività di indagini hanno consentito di eseguire 10 arresti in flagranza,sequestrare ben oltre 32 chili di marijuana, elevati quantitativi di cocaina, hashish, e somme di denaro pari a 73mila euro in contanti.
Sono stati individuati tre sodalizi composti da soggetti albanesi e italiani che operavano nelle Province di Chieti, L'Aquila e Pescara trafficando nel settore dedito alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il primo gruppo, quello di soggetti provenienti dai balcani e gestito da un trentenne albanese, aveva base operativa e logistica all'interno di una tenuta agricola appartenente al comune di Bucchianico ed operava in una fitta rete di spaccio sul territorio teatino.
Il secondo gruppo, denominato "gruppo scalino", era composto da soggetti caratterizzati dall'appartenenza alla tifoseria organizzata della Chieti Calcio "89 mai domi". Aveva per quartier generale due noti locali della movida di Chieti Scalo. In questi locali giungevano, pronte per la lavorazione, grandi quantità di sostanze stupefacenti e cocaina che poi venivano inserite nel commercio di sostanze stupefacenti che caratterizza una parte della movida teatina.
Il terzo gruppo era quello pescarese per arrivare al quale, gli inquirenti, hanno dovuto investigare approfonditamente sul conto di un pregiudicato di Cerignola di elevato spessore criminale. Il cerignolano, al fine di operare in questa provincia, si avvaleva della collaborazione di una ragazza cubana che faceva da tramite con i boss della mala pescarese.
Le articolate e approfondite attività di indagini hanno consentito di eseguire 10 arresti in flagranza,sequestrare ben oltre 32 chili di marijuana, elevati quantitativi di cocaina, hashish, e somme di denaro pari a 73mila euro in contanti.