Territorio
Il laboratorio per la sussidiarietà orizzontale arriva a Cerignola
Frisani: "Con Labsus puntiamo a creare nuove sinergie per rendere sempre più i cittadini parte attiva della comunità"
Cerignola - venerdì 19 ottobre 2018
11.57 Comunicato Stampa
Nel consiglio comunale di mercoledì 17 settembre è stato approvato il progetto Labsus: laboratorio per la sussidiarietà orizzontale.
Spesso gli ordinari strumenti amministrativi non appaiono, nella maggior parte dei casi, idonei a regolamentare le attività di privati che, per amore "comune" bei beni circostanti e facenti parte della comunità, vogliono partecipare attivamente per curarli.
"Si tratta di un progetto innovativo rispetto al passato -ha commentato Ale Frisani, consigliere comunale di maggioranza- ed unico nel suo genere. Proporre un nuovo strumento giuridico che riconosca la possibilità dei cittadini attivi di partecipare alla cura dei beni comuni attraverso una nuova modalità collaborativa già presente ma questa volta regolamentata".
Quindi i cittadini mediante percorsi partecipati potranno prendersi cura dei beni definiti "comuni": beni cioè che possono essere usufruiti da tutti, la cui esistenza beneficia ed avvantaggia l'intera comunità mentre, corrispettivamente, la loro frustrazione si ripercuote su tutta la popolazione.
Nasce così il Regolamento per l'amministrazione condivisa, il cui proposito è quello di dare una nuova veste giuridica al trasporto tra pubblico e privato, tra cittadini ed Amministrazione, tra amministrati ed amministranti.
"E' l'inizio di un nuovo tipo di amministrazione, che non riceverà più impulsi esclusivamente dall'alto, con lo scopo di ritenere il cittadino non più mero destinatario dei servizi erogati dall'Amministrazione, ma renderlo parte attiva, avviando progetti di cogestione e condivisione di ogni tipo di scelta che possa riguardarlo. L'attività dei privati, viene poi realizzata attraverso i cosiddetti patti di collaborazione, ossia i singoli accordi con i quali i cittadini dichiarano di volersi prendere cura di un bene comune. Abbiamo mirato quindi a permettere di sprigionare l'enorme energia di tutti i cerignolani interessati a prenderci cura dell'ambiente circostante, instaurando un nuovo tipo di rapporto tra cittadini ed Amministrazione. Come Amministrazione abbiamo sentito forte l'esigenza di poter introdurre uno strumento di tale portata perché già in passato abbiamo avviato percorsi di sussidiarietà orizzontale, creando anche nuove sinergie e rapporti interpersonali che sicuramente si rafforzeranno con la nascita di questo nuovo percorso". Ha concluso Ale Frisani, consigliere comunale di maggioranza del comune ofantino.
A beneficiare quindi saranno anche i cittadini che vorranno rimanere estranei all'attività concreta, che godranno di un ambiente circostante reso maggiormente fruibili ed accessibile a tutti.
Spesso gli ordinari strumenti amministrativi non appaiono, nella maggior parte dei casi, idonei a regolamentare le attività di privati che, per amore "comune" bei beni circostanti e facenti parte della comunità, vogliono partecipare attivamente per curarli.
"Si tratta di un progetto innovativo rispetto al passato -ha commentato Ale Frisani, consigliere comunale di maggioranza- ed unico nel suo genere. Proporre un nuovo strumento giuridico che riconosca la possibilità dei cittadini attivi di partecipare alla cura dei beni comuni attraverso una nuova modalità collaborativa già presente ma questa volta regolamentata".
Quindi i cittadini mediante percorsi partecipati potranno prendersi cura dei beni definiti "comuni": beni cioè che possono essere usufruiti da tutti, la cui esistenza beneficia ed avvantaggia l'intera comunità mentre, corrispettivamente, la loro frustrazione si ripercuote su tutta la popolazione.
Nasce così il Regolamento per l'amministrazione condivisa, il cui proposito è quello di dare una nuova veste giuridica al trasporto tra pubblico e privato, tra cittadini ed Amministrazione, tra amministrati ed amministranti.
"E' l'inizio di un nuovo tipo di amministrazione, che non riceverà più impulsi esclusivamente dall'alto, con lo scopo di ritenere il cittadino non più mero destinatario dei servizi erogati dall'Amministrazione, ma renderlo parte attiva, avviando progetti di cogestione e condivisione di ogni tipo di scelta che possa riguardarlo. L'attività dei privati, viene poi realizzata attraverso i cosiddetti patti di collaborazione, ossia i singoli accordi con i quali i cittadini dichiarano di volersi prendere cura di un bene comune. Abbiamo mirato quindi a permettere di sprigionare l'enorme energia di tutti i cerignolani interessati a prenderci cura dell'ambiente circostante, instaurando un nuovo tipo di rapporto tra cittadini ed Amministrazione. Come Amministrazione abbiamo sentito forte l'esigenza di poter introdurre uno strumento di tale portata perché già in passato abbiamo avviato percorsi di sussidiarietà orizzontale, creando anche nuove sinergie e rapporti interpersonali che sicuramente si rafforzeranno con la nascita di questo nuovo percorso". Ha concluso Ale Frisani, consigliere comunale di maggioranza del comune ofantino.
A beneficiare quindi saranno anche i cittadini che vorranno rimanere estranei all'attività concreta, che godranno di un ambiente circostante reso maggiormente fruibili ed accessibile a tutti.